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da Luca per Norma
Ciao Norma. Spero che la giornata di oggi abbia portato un po’ più di sole anche a te. Hai visto che tempo bellissimo? Fa freddo, è vero, ma la luce ha mutato radicalmente forma diventando più primaverile. Si comincia a percepire in giro un po’ di quell’odore di erba e fiori che si sente fortissimo a Maggio. Oggi mentre passeggiavo in città non ho potuto fare a meno di pensare e ripensare alle parole che mi hai scritto ieri. Sarebbe stato bello se non ci fossero state solo piazzole d’erba, fiori, alberi e mura assolate. Ho pensato che con te quel quadro sarebbe stato perfetto. E’ anche vero però che quel paesaggio ha una sua bellezza anche senza di noi all’interno. ci passano vicino ogni giorno un sacco di piccoli particolari senza che gli diamo peso. E’ come se la bellezza di ciò che è più semplice urlasse verità che aspettano di essere ascoltate in silenzio. Ci sono cose così perfette che potrebbero renderci già felici. Sarebbe sufficiente farsele bastare. Ed è qui il problema perché questo non basta perché sembra che crescendo siamo come portati a volere altre cose più grandi a cui prima non pensavamo. Chissà se davvero qualcuno riesce a vivere sereno solo di questo. A volte vorrei ritornare la persona spensierata di una volta per godermi una passeggiata nella sua semplicità. Chissà se si può essere sereni anche se qualcuno ti manca... comunque grazie di esserci. Una tua semplice lettera è stata in grado di allontanare un po’ il senso di nostalgia. Come è andata la giornata a te? Mi preme un po’ chiedertelo. Oggi avevo un presentimento insolito… ti stringo in un forte abbraccio di quelli che lasciano le pieghe sui vestiti. Mi manchi cucciolotta.
16 febbraio 2012
Categoria: Lettere
da Norma
Ciao Luca, oggi è stata una giornata divisa a metà, una prima parte dal mattino abbastanza bene, sto facendo progetti pratici come sai, non sto a dirteli qua. Poi verso sera: male. E' come se sentissi che la mia vita stia subendo ancora una involuzione indietro. Purtroppo mi ritorna il peso della mia nascita. Ho sempre creduto che il destino ce lo facciamo noi, con l'impegno e la costanza, ma bisogna lottare contro il destino che ti era stato assegnato durante la nascita primaria quella anagrafica per intenderci. Una cosa che non sapevo prima è che la lotta è coninua. Quando ero bambina pensavo che una volta scelto il percorso che è di impegno per modificare in meglio la nostra vita predestinata, questa l'avrei prima o poi al momento adatto, dimenticata. Invece ritorna quando incontri difficoltà che intralciano il percorso.Come ti ho già raccontato altre volte io non sono stata desiderata alla nascita, non do colpe perchè non ce ne sono è andata così capita a tanti, e sono nata in un momento molto brutto per la mia famiglia di origine, appena allontanati dal loro paese di origine lavoro ancora da iniziare, in una casetta ancora spoglia e trise, non sarei proprio dovuta nascere, poi sono pure nata femmina e mio padre in un primo momento non voleva vedermi, sola in un contorno di tristezza e restristezze economiche, insomma porto un peso molto grande che mi ha condannato in maniera inappellabile alla solitudine. Sono nata sola, nessuno intorno che mi avesse cercata desiderata voluta, mio padre a lavorare, mia sorella da una vicina, mia madre si è ammalata subito e ha dovuto curare se stessa, dal quel momento un marchio si è impresso nel mio cuore e ho saputo che la mia vita sarebbe stata solitudine. Da subito, infatti mia madre ricorda i miei giochi di bambina, sempre da sola, proprio da piccolissima, poi avanti più grandicella mi isolavo, sapevo che era il mio destino e semplicemente lo stavo seguendo, serbavo in un angolino la speranza della situazione che a un certo punto col mio impegno mi avrebbe permesso di mettere in atto la lotta contro questo destino. Avanti così la mia vita è andata avanti cercando di accettare solo sempre tutto quello che mi riusciva da sola, senza cercare tanto la compagnia o accettare l'aiuto di nessuno, sapevo che nessuno avrebbe potuto aiutarmi. Poi quando ho conosciuto il mio ex marito ho avuto paura, paura di illudermi che lui potesse salvarmi da queto destino infame, ma era la situazione che il mio angolino di speranza mi aveva regalato, lui ha esattamente il mio stesso destino l'ho riconosciuto e mi sono fidata, anche lui mi ha riconosciuto simile ha insistito. Ricordo che nel terrore, accettai finalmente di uscire con lui perchè mi scattò un pensiero nella mente: stiamo unendo due solitudini. Poi quando ci siamo separati è stato il nostro infame destino che ancora ci ha sorriso beffardo. Quando pensavo perchè?.Riecco il mio pensiero lucido: le solitudini tornano solitudini. Il destino della nascita ci rincorre sempre. Poi ho urlato dentro di me che avrei lottato fino alla fine contro questo destino orrendo, che avrei lottato fin dopo la mia morte contro la solitudine del mio essere, e ho trovato te. Ma a volte senti che ti è dietro e ti soffia il fiato freddo sul collo, e io corro ma lo sento questo respiro affannoso, e inorridisco, e mi chiedo se ha senso o se è meglio lasciare che mi prenda del tutto di dargli anche quell'angolino di speranza che mi ha sempre permesso la lotta, e mi porti via una volta per tutte, perchè tanto torna, torna sempre.E' questo che mi fa rabbia, una rabbia cieca che mi sconquassa che mi fa urlare contro il mondo ingiusto contro le persone indifferenti che permettono, che accettano semplicemente il mondo senza amore, pertanto la solitudine condanna soprattutto quelli come me predestinati dall'inizio. Stanotte ho sognato che stavo uscendo dalla casa dei miei genitori e sono stata avvolta dal buio più totale, risucchiata dal buio. Seguendo e leggendo molto sulle religioni di tutti i tipi, ho letto che gli antichi aborigeni pregano molto per i figli nati senza amore, perchè pensano siano quelli col destino peggiore. Ecco perchè, ora capici perchè riesco a vivere il solo virtuale di questo legame, forse è una difesa estrema del mio essere perchè mantiene intatta una parte di solitudine, penso che se lascio questa al mio destino crudele io possa almeno tenermi una parte di vita per l'amore, per il tuo amore. Ma ora le difficoltà pratiche mi stanno tirando indietro, mi inchiodano in casa, nascosta e sola più che mai. Mi sento che il percorso di lotta contro la solitudine si concluda quì, tra le mie quattro mura di casa, dietro un computer, sola a spingere sui tasti, ripiegata su me stessa, mi guardo sembra che stia scomparendo anche fisicamente, il corpo è al mio minimo. L'unica cosa di positivo che ho pensato stamattina è che io scelgo ora un'altra cosa: scelgo di rinascere. Sì lo dico a te amore: scelgo ora di rinascere in ogni secondo della mia vita, voglio rinascere per darmi in ogni secondo un destino felice, per cancellare infine quello tremendo della mia nascita, così che ogni secondo da ora tutti insieme possano superare CANCELLARE e ANNIENTARE UNO UNICO MA DECISIVO DELLA NASCITA BIOLOGICA.
17 febbraio 2012
da Norma
Non voglio rattristarti troppo con tutto questo infatti il termine della risposta sopra è di speranza. E volevo correggere un errore, quando mi hanno concepita erano appena arrivati al luogo dove abitano ora e ancora il lavoro non c'era ma subito dopo hanno assunto mio padre, che lavorava appunto il giorno della mia nascita.
17 febbraio 2012
da Luca
Ricordo quando mi raccontasti la storia della tua famiglia, del trasferimento, delle difficoltà iniziali. Quella serie di eventi negativi deve averti segnato. Posso solo immaginare cosa deve aver significato per una bambina diventare “autonoma” da piccolissima e sinceramente non so se al posto tuo avrei reagito lo stesso. Sei stata forte, ma forse questa forza è stata un’arma a doppio taglio. Te lo posso dire perché per certi versi mi hai ricordato alcune mie piccole esperienze. Ho un’idea di cosa vuol dire prendersi carico di tutto e di più senza contare su nessuno. E’ uno sforzo travagliato che se da un lato ti rende più ricco e maturo di tanti dall’altro ti chiude e ti fa soffrire. Vivono sicuramente meglio quelli meno forti che nella vita hanno potuto contare un po’ più sugli altri. Comunque non credo che per loro la vita sia più felice perché se da una parte sono stati facilitati dall’altra sono diventati meno forti proprio per questo. Forse da un certo punto di vista potresti ringraziare il passato per averti insegnato tante cose prima. D’altra parte non puoi nemmeno ringraziarlo del tutto perché quando le hai imparate la sofferenza passata aveva già lasciato il suo marchio di solitudine. Credo che in questo stia la vera gara. Da una parte ci sono i propri limiti, le proprie debolezze e dall’altra i propri pregi. E con ciò che abbiamo di forza, di positività dovremmo provare ad avere una rivalsa. A me non piace parlare in termini di destino, come vedi. Mi dà fastidio credere che la nostra storia sia già scritta. Può darsi che un po’ sia così perché non cambieremo mai del tutto il nostro carattere riservato e una certa tendenza alla solitudine ci sarà sempre. Ma non posso credere che questo debba significare per forza infelicità. In fondo l’infelicità sta un po’ dappertutto. Anche nelle famiglie più serene in apparenza possono nascondersi impensabili scheletri nell’armadio. In fondo il dono più grande è poter contare su stessi perché alla fine chi ci sta a fianco rare volte finisce per accompagnarci per sempre. Lo ripeto spesso anche a me stesso. Certo ci sono tanti altri che complessivamente vivono meglio. Forse però in altri campi non hanno ricevuto tutti i benefici che solo la forza interiore può dare. Tu hai una ricchezza che altri non hanno e che ti tornerà utile per raggiungere una felicità che altri possono solo sognare. Forse non sarà così, ma intanto in quanti altri campi ne sarai stata avvantaggiata? Forse ogni tanto faresti bene a non ricercare troppi significati come quello che la tua vita è predestinata e a tirare fuori lo spirito guerriero di sempre perché non potrai che riceverne altri benefici, nuove possibilità, nuovi compagni di viaggio, nuova ricchezza d’animo. Certo i periodi negativi ci sono anche per i forti. Posso immaginare cosa significhi ritornare alla solitudine dopo averci messo tante energie, dopo aver fatto sacrifici. Qualcosa però mi dice che tu avrai fortuna. Potrebbe essere solo una sensazione, ma non è la prima volta che ce l’ho nei tuoi riguardi. Quando poi hai parlato del tuo ex marito, mi hai un po’ preoccupato. E’ facile intuire perché. Non voglio però credere che due solitudini saranno sempre destinate a finir male. Non possono esistere solitudini che stanno bene insieme? Non mi piace il concetto di destino. Credo piuttosto che diversi atteggiamenti producono risultati diversi. Sono anch’io una persona che ha avuto una vita non facile come sai. Per certi versi la mia famiglia somigliava un po’ alla tua: ho avuto un padre che se ne fregava e una madre che ha sofferto. Tuttavia da me c’è stato amore in modo sbagliato. Per questo poi sono rimasto solo. Questa condizione non è cambiata nemmeno per un giorno perché non ce l’ho fatta a farla cambiare. Evidentemente non ho risorse sufficienti per essere felice. Per quanto riguarda la paura che ci perderemo andando oltre il virtuale, rispetto i tuoi tempi e le tue necessità. Capisco come devi sentirti dopo la precedente esperienza matrimoniale. Anche io tra l’altro non sono pronto. Forse non vale la pena però aver paura di perdersi. Io almeno non ho le tue. Mi sono alquanto abituato all’idea di dover stare solo. Però certo non posso biasimarti perché non è che non abbia paura anche se in maniera diversa. Per il resto ogni esperienza va bene. Basta che abbia la motivazione per affrontarla e fra le tante cose non c’è nulla che mi motiva più dell’amore. Certo ho anch’io i miei numerosi crucci. Forse dovrei prendere un po’ esempio da te e lottare per la rinascita. Ma sinceramente non so se poi avrò l’energia per arrivare fino in fondo. Tu potresti farcela. Ma a me non ci sono possibilità. Mi è successo già di aver fallito su una cosa per la quale ci avevo messo anche l’anima. Adesso forse non sarei più in grado di produrre lo stesso sforzo, con la stessa costanza e la stessa convinzione. Quindi credo che i giochi siano fatti almeno per quanto riguarda le grandi cose come la felicità. Mi rimangono solo le cose quotidiane e qualche colpo di fortuna. Come vedi ho anch’io la mia bella dose di pensieri negativi che ritornano. Però rimane la speranza di poter raggiungere qualcosa di meno che la felicità. Poi certo non è mai detto nulla.
18 febbraio 2012
da Luca
Non preoccuparti, amore, non mi hai rattristato, anzi mi ha fatto piacere leggerti. Ciò che dici ci accomuna, riesco a sentirlo mio in qualche modo. Forse dovremmo cercare di capirli questi genitori. Non deve essere stato facile crescere un figlio con delle difficoltà economiche. Forse, se ci hanno fatto mancare delle cose, è perché non potevano di più.
18 febbraio 2012
da Norma
Hai capito la mia preoccuazione? Non so se l'hai capita veamente. Ti rispiego. Cioè le persone appunto che hanno dovuto contare sempre solo sulle proprie forze si chiudono e stanno sole. Io e te stiamo bene insieme ma abbiamo tendenza a chiuderci sia come carattere che come vita difficile. E allora penso che ci sarà complicato unirci realmente molto più di come avviene ora. Per quanto riguarda il mio ex marito, ti preoccupa in che senso? Tanto è tutto infinitemente lontano e finito tra noi ogni rapporto, sono anni che non ci vediamo. Dobbiamo guardare avanti. il passato è chiuso. Sai invece cosa mi fa tremendamente paura? Il fatto che lui come sai era riuscito dove io ancora non sono arrivata con te, lui aveva una compagna, e l'ha lasciato. Perchè? Mi sono chiesta. Non è giusto. Ero convinta che avremo avuto una famiglia allargata belissima, non col bisogno di frequentarci tutti insieme, per carità, che si creano confusioni. Ma io ormai sapevo che tra me e lui era chiuso tutto da tanto, pertanto lo prendevo come esempio, esempio positivo di avere con te una storia reale come lui già l'aveva, senza convivenza non importa ma reale viva e vissuta. Ora lo vedo come uno specchio, un presagio negativo, continua a insinuarsi nella mia mente che anche tu mi lascerai, proprio come ha fatto quella tipa col mio ex marito è solo questione di tempo, che se permetti ho una rabbia contro di lei! E' stata cattiva, tanto cattiva, anche se capisco che è una persona molto debole si è fatta raggirare dalla famiglia che non avevano mai approvato la relazione col mio ex marito, proprio come succede a te!! Capisci ora le mie paure!!! Sono simili queste situazioni!!! . Ma per questo ora Luca tu devi amarmi ancora di più, devi sovvertire questo andamento tragico, non sono abituata perchè era il mio ex marito a tirare avanti le prospettive future, ma ora tocca a me e aTE soprattutto amore, tieni a me facciamo in modo che il nostro amore riporti il sole e che sia di auspicio favorevole che questa tizia ritorni, perchè il mio ex marito la sta aspettando. E IO RIVOGLIO PENSARE ANCORA ALLA MIA BELLA FAMIGLIA ALLARGARTA. MA NON POSSO COMBATTERE SE TU NON COMBATTI!!!. Non esiste la mia felicità senza di te! coraggio amore, coraggio.Voglio il nostro sogno ma reale finalmente reale!!!, io vinco se vinci tu, dai su dobbiamo vincere insieme sei una tigre, voglio che tiri fuori la tua tigre, fallo per te stesso, e poi per nostro sogno e infine quello della famiglia allargata viene da sè, facciamolo per migliorarci: io miglioro me, tu migliori te, e così insieme realizziamo un sogno. Comunque io non dico che mi sono mancate le cose materiali da parte dei miei genitori, di quelle ho fatto a meno un pò ero triste, ma poi ho sempre considerato molto ma molto più importanti l'amore e i legami. Mi è mancata una famiglia con il coraggio di affrontare in una maniera più diretta meno dimessa e remissiva la vita. Certo hanno fatto quello che hanno potuto e li ringrazio sempre perchè seguendo i loro modi ho percorso parte della mia vita. L'unica cosa è che non mi hanno capito quando ho dovuto usare un comportamento meno remissivo ma molto molto più battagliero per la mia sopravvivenza. Ma non è colpa loro hanno fatto quello che hanno potuto e loro devono continuare nel loro modo la loro vita. Però la conseguenza è sempre una unica: sono da sola in queso mio nuovo cammino per la sopravvivenza e per raggiungere anche una vita migliore, forse avrei voluto che anche loro potessero seguirmi, invece così posso godere in manoera quasi nulla della loro compagnia, li destabilizzo nel mio modo di vivere ora. E sono anziani devono stare sereni.AMORE HO BISOGNO DI TE. Amore, hai visto "Rochy" OCCHI DELLA TIGRE. DAI! VOGLIO I TUOI OCCHI DELLA TIGRE.
19 febbraio 2012
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