Lettere

da Luca

Ciao Norma, spero che la Domenica sera stia passando abbastanza serena. :) Stasera stavo pensando a te in un’atmosfera fra il nostalgico e lo speranzoso. Stavo ascoltando la canzone Angoli nel Cielo di Lucio Dalla. Mi sembra una bella sintesi di ciò che vorrei esprimere. Non so bene quale sia il significato proprio della canzone, ma a me piace vederla come la realizzazione di un sogno. La maggior parte del testo si svolge attraverso i ricordi e poi alla fine si scopre che quella persona del passato era al fianco del protagonista. E’ successo un po’ così con te. Credevo che sarebbero rimasti ricordi e invece. :) Sono contento che ci sei. Non preoccuparti, non potrei sostituirti. Sei una di quelle rare persone che riescono a capirmi. Avevi ragione quando dicevi che parliamo la stessa lingua dell’anima. Un sacco di volte mi è sembrato palese che siamo portati a fare scelte simili e non credo sia solo buon senso comune. Forse succede perché abbiamo vissuto delle esperienze simili come quella di trovarci ad essere rifiutati da un gruppo. Si vede che ne sai qualcosa. Mi sono ritrovato tantissimo quando hai detto che alcuni ti disprezzano solo perché amandoti per quello che sei sarebbero sbagliati loro. E’ qualcosa che mi ha fatto riflettere perché spesso mi sono accorto che certa gente non sarebbe stata così serena se fossero state imposte altre opinioni diverse dalle loro. Spesso mi va di tenermele per me certe cose solo per non procurare sofferenza ad altri. Ma purtroppo bisogna affrontarli certi passaggi per stare bene noi. Poi non è escluso che la situazione si calmi al punto da assicurare la pacifica convivenza fra tutti. Avevi ragione quando dicevi che gli artigli vanno comunque usati con moderazione. Difendersi nella maniera sbagliata procura danni almeno quanto non difendersi. Non è da tutti coglierle certe differenze appunto perché sono molti coloro che si sono sempre omologati. Tu le hai vissute certe situazioni, non è stato mai facile nemmeno per te. Scommetto che ti sarà successo un sacco di altre volte dopo che sei andata via di casa: mi piacerebbe un giorno ascoltare la storia della tua vita. :) Magari sulla famosa panchina quando ci vediamo? Mi sento vicino a te in questo essere spregiudicati e liberi da ogni regola se non le proprie dettate dal giudizio personale. Spesso mi capita di risentirlo questo senso di fraternità insieme al resto. E’ raro che succeda anche perché è raro che mi capiscano così.

12 marzo 2012

Categoria: Lettere

da Norma

Ciao Luca, è stata una serata serena nell'attesa del sonno ho letto le tue risposte alle mie dediche un pochino infastidite, e come sempre mi sono vista proprio esagerata, perchè ti sento sincero e positivo, senza malizia di voler volutamente crearmi il fastidio, ma si sa l'amour... vuol dir un pò anche gelosia!..Dunque mi sono addormentata con il sorriso rilassato.Poi stamattina mi sono svegliata serena.:)Per quanto riguarda la canzone di Lucio Dalla, ho letto il testo e anche a me piace molto perchè il finale è proprio felice, si ritrovano, e quello che ho considerato importante sono le parole che indicano il fatto che quando c'è il tuo amore vicino non c'è bisogno di altro, proprio come ti dico sempre, non c'è bisogno di avere successo sociale, non c'è bisogno di essere protagonisti di un film, basta essere insieme anche sotto un faro spento, anche in mezzo ai disagi della vita l'importante è essere insieme.Sì amore, ti racconto tutto, la mia vita prima di incontrarti, già molto ti ho raccontato, ma non standoti vicino seduti sulla panchina inondata dal sole, non a voce, con la voce e con la vicinanza si trasmettono di più le emozioni, anche tu se te la sentirai potrai dare voce alla storia della tua vita, mi piace ascoltarti, sarà bellissimo. Certo lo possiamo fare, non c'è nulla di preoccupante o pericoloso per nessuno nel fare due chiacchere io e te stando accanto riscaldati dal sole. Sul fatto del difendersi è sempre un fatto di equilibrio, se si esagera si passa dalla parte del torto. Allora copio, cioè se una persona mi ha detto no ad un favore, la volta successiva che lo chiede a me uguale, identico allora io rispondo negativamente e faccio bumerang. Capiscono sai. Eccome!! Ma ci rimangono tanto male che ho osato mettermi alla loro pari che rincarano la dose nella maleducazione con dispetti che sanno dare fastidio. Ma io a quel punto mollo, cioè non copio sempre, lascio che si prendano una minuscola rivincita, pensando ad altro non ci faccio caso e mi lascio scivolare il fastidio. E così si calmano e torna l'equilibrio, e ti dirò che si ricordano, perchè si tengono a distanza, nel senso che non se ne approfittano ancora infinite volte, ma poi anzi mi considerano di più e stanno calme. Ecco cerco di fare così, anche se è per me fatica perchè io non farei neanche quella risposta bumerang, è una fatica per me che non ce ne sarebbe mai bisogno se ci fosse il famoso rispetto di cui parlo sempre. Però mi adatto e a volte prendo la fatica di rispondere copiando la maleducazione, e così un pochino mi rispettano. Poi sempre penso:che mondo orrendo nel quale mi devo abbassare a comportamenti maeleducati per ottenere rispetto! Per me è sentirmi piccola e povera di spirito!! Ma è più forte la sopravvivenza e alzo le spalle, perchè comunque la mia è solo difesa! Mi perdono, un tempo non potevo perdonarmi se copiavo questi comportamenti, mi sentivo brutta e antipatica, quindi li evitavo e piuttosto soffrivo atrocemente la loro continua tortura di dispetti e ingoiavo. Ora so perdonarmi so volermi bene anche in questi brutti comportamenti di difesa. Quando ti dicevo che non dobbiamo preoccuparci di ripetere alcune nostre osservazioni, intendevo proprio che mi piace raccontarti tutto, senza filtri nè preoccupazioni di dire cose sbagliate per l'altro, nè banali, nè scontate, proprio tutto con sincerità. Quindi ora ti dico questo con sincerità: riesco a perdonarmi perchè ti ho conosciuto, prima mi sentivo sbagliata per il gruppo e quindi mi accusavo sempre, pensavo che era colpa mia se non mi accettavano per il mio essere diversa. Ma ora ci sei tu, tu che mi comprendi, che hai sopportato questo dolore uguale al mio del rifiuto degli altri, e allora sento che c'è al mondo una persona come me, non sono sola e quindi unica colpevole, divido la colpa con te amore!!! Ed è leggera ora!! Ora sento che posso amarmi!! Sì mi amo, perchè ci sei tu con me, siamo in due ora, e anche per te pesa meno vero amore? Riesci ad amarti di più per come sei ? A perdonarti se il gruppo ti ha escluso? Ti amo.

12 marzo 2012

da Luca

Non è difficile rispondere alle domande finali, cara Norma. Tu mi hai dato una grande prova, quella che si può essere amati nel modo più bello, per come si è, senza se e senza ma. Non che qualcuno mi abbia mai odiato, ma certo ci sono stati parecchi che si sono messi a giudicare e quando vedevano qualcosa che non gli andava a genio mettevano dei limiti al loro amore. Dicevano o fai come dico io oppure se non lo fai, non vieni accettato. Il fatto di non essere accettato non vuole per forza dire che non si è amati. Significa che si comincia ad essere amati in modo sbagliato. Si è amati con tutta una serie di conseguenze. Il messaggio che passa è o sei come noi o dovrai sentirti sempre bandito e in colpa per ciò che tu stesso hai scelto. Allora finché non hai la prova per rispondere a questo trattamento resti in balia dei giudizi. Cominci a pensare che abbiano ragione. Ma dopo aver conosciuto gente più comprensiva, aperta, che nel tuo modo di agire non vede cose dell’altro mondo allora sai che forse non c’erano tutte queste ragioni di accusarti e ti giuro avevo creduto davvero che fosse necessario diventare un’altra persona per essere almeno un po’ accettato.Avevo conosciuto solo gente che voleva ti adeguassi alle loro regole o la morte. Era quasi impossibile che accadesse e così mi disperavo. Con te adesso sento di poter trovare pace. So che non ci vuole tutto questo disprezzo per se stessi, che si può stare bene così e che ci sono tante persone in grado di capire. Basta solo impegnarsi a cercarle. :) Non preoccuparti per le dediche infastidite. Si sa che qui è facile confondersi perché le parole non rendono bene le emozioni che uno prova al momento. Magari uno scrive con un sorriso di gioia e chi legge la prende come una beffa. Poi non preoccuparti per la gelosia. Ti voglio bene comunque. Dopo quell’attimo di smarrimento in cui mi sono chiesto il perché di quella reazione, ti ho capita. Non me la sono presa, tranquilla. Anzi direi che non mi danno per niente fastidio le tue scenate. Un po’ di gelosia va benissimo perché vuol dire che si tiene ad una persona, che si vuol essere speciali per lei. Lo sei, amore, lo sei eccome. Sta serena e non te la prendere troppo per chi ti dà fastidio. C’è gente che è fatta in un certo modo. Magari non lo fanno nemmeno con coscienza. Tu fai benissimo a farglielo notare in modo garbato o meno, anche se lo so che fa male essere maleducati. L’importante è che capiscano. La maggior parte infatti, dopo aver capito, si ravvede vergognandosi di quel che ha fatto. Devo tenere presente queste cose per quando mi troverò a trattare con gente difficile. Intanto pensiamo alle cose belle come quell’amore tanto essenziale che non può essere paragonato a nulla nemmeno alla fama, la bellezza e i soldi di chi gira film. Sono d’accordo che quando si ha l’amore la ricerca d’altro diventa relativa. Si è già ricchi, belli e realizzati perché c’è chi ti fa sentire così. Non sarebbe lo stesso se si avessero tutte queste cose senza l’amore.Per questo ora sento di poter fare tutto. Amando si ha tutto ciò che conta. Il resto viene di conseguenza.

13 marzo 2012