Lettere

da Anonimo

Ho creduto nell’amore sperando che il tempo bastasse a dimostrarlo; ho pensato a torto che il semplice fatto di provare un sentimento avrebbe significato produrre azioni degne e che comunque nel tempo sarebbe divenuta chiara la sua presenza attraverso il rafforzarsi di un rapporto; c’è anche l’impossibile purtroppo…ho sperato che bastasse la volontà, l’impegno per cambiarlo e renderlo anche di un poco possibile e ho fatto ciò che potevo ogni volta, non mi sono risparmiata in nulla; ho sperato che come in tutte le cose, anche nell’amore, fosse sufficiente usare le proprie risorse ed è qui che mi sbagliavo. Credo ancora nell’amore, tengo all’amicizia, ma adesso so che tutto questo non serve quando si conducono vite così diverse. Ho continuato sempre a testa bassa, incurante dei segnali che mi avvertivano di fermarmi, perché ci tenevo talmente tanto che era come se già sapessi che prima o poi l’avremmo trovato quel punto d’incontro, quella sintonia, quel sospirato stare bene insieme. Questo è stato il mio errore e forse è stato anche il suo quando per la prima volta è cambiato nei mie confronti, mi è venuto incontro cercando di stabilire una relazione di maggiore confidenza. Per me che non ero per niente preparata a tutto questo è stato quasi un salto nell’ignoto dove ho trovato mille cose da sapere e mille errori da fare. Lui si proponeva, dava come sapeva fare e io restituivo come sapevo, col solito fare irrazionale, estremamente spontaneo e forse ingenuo e si sa che nell’irrazionalità ognuno vede ciò che vuole, nell’irrazionalità si possono vedere le peggiori cose, il riflesso di paure, di un male che si conosce già. Così basta un assenza o un comportamento non proprio pertinente magari motivato da stanchezza, da tristezza, da dolore che subito si taccia l’altro delle peggiori colpe quando lui la pensa ancora in positivo. Nonostante questo cercavo di dar voce ai sentimenti, di tradurli in azioni sperando che col tempo sarei riuscita a restituire tanto per tanto, a farmi capire, ma niente non riuscivo a farlo nel modo giusto (non potevo saperlo); il risultato è che ogni volta venivo vista male. Ci tenevo e per questo ho perseverato ottenendo solo di peggiorare la situazione. In qualunque caso avrei fatto lo stesso anche se mi avesse dato una disponibilità poco più che nulla. E mi hanno dato della viziosa quando per lui avrei rinunciato anche a chiedere amore pur di averlo vicino. Tante volte scherzo, esagero, voglio essere spensierata per rifarmi da altro male, ma alla fine sarei molto più seria di altri perché in fondo dei vizi e dei piaceri in genere m’importa ben poco. Quello che mi vale è l’amore, ciò che ho sempre inseguito e non ho solo perché devo ancora fare un sacco di tappe per poterne trovare. Semplicemente in queste condizioni non posso permettermi un certo genere di frequentazioni. Questo è stato solo uno dei tanti passaggi che va chiuso e ce ne saranno degli altri. Lascio quindi spazio a chi può fare di meglio per lui, anche se nulla è davvero finito in me. So che ne soffrirò. E’ tutto rimasto chiuso in una scatola. Chi sa se riuscirò mai a dimostrare solo il bene senza rovinare tutto con azioni poco lineari dettate dal momento, da un po’ di tristezza, da paura… . Piuttosto che essere odiata preferisco stare con me stessa per ora. Odiata… quasi mi trattenessi dal dare qualcosa… come se per me stessa riuscissi a fare di più…. assurdo. Comunque se ci si può permettere poco ben venga. Voglio vivere con serenità di quello che posso. So che mi mancherà sempre quel qualcosa in più, ma, poco male: vivrò ancora nella speranza che arrivi un giorno. In verità non avevo speranza nemmeno che lui si avvicinasse. Chi sa cosa l’ha spinto a cambiare nei miei confronti. Forse una fase particolare, un po’ di simpatia, affetto, voglia di affetto, forse un po’ di colpa per degli errori fatti in passato. So che avrebbe dovuto tenere un comportamento diverso nei miei confronti. D’altronde è anche vero che era un momento particolare e poi ci sono state delle conseguenze, certamente non volute, che sono costate a entrambi. Adesso basta però, andiamo avanti per le nostre strade col patto che non ci siano odi né rancori né paure. Basta stare ognuno nei propri confini senza fastidi per entrambi. Per il resto saremo io e me stessa a confronto. Questa è la miglior cosa che possa fare per lui.

28 marzo 2012

Categoria: Lettere

da Anonimo

Nessuno ti accusa di nulla, condanna o giudica i tuoi comportamenti, sono i tuoi, scaturiscono dalla tua anima, da ciò che senti, da come sei.
Capita però che anche chi ti ama si aspetti da te un comportamento che lo rassicuri del tuo amore, che lo metta al riparo dalle sue paure, dal timore di soffrire; capita che magari non sia una persona forte e sicura nella gestione dei sentimenti, uno che vive col pensiero di sbagliare, di non essere amato, consapevole solo di voler essere soffocato d'amore per aprirsi totalmente.
Capita che tutto questo tu non lo hai capito, non è una colpa, probabilmente non potevi saperlo e poi gli "errori" ci sono stati, da entrambi le parti, alcuni molto importanti.
L'amore conta, l'amora sbaglia, l'amore vero dura per sempre anche se non può più realizzarsi e comunque forse è impossibile unire due caratteri e due modi di pensare e intendere la vita molto differenti tra loro; non è però impossibile che il sentimento duri per sempre, questo mi dice la mia esperienza.

1 aprile 2012

da Ultima

Si...non è impossibile che duri per sempre, è anche la mia esperienza. Ti auguro il meglio, domani e sempre, col mio migliore sorriso:)

5 aprile 2012

da io

Molte volte capita questo a chi ha sofferto, cioè scoprire di amare solo quando questo amore è perso, ma se è amore no può finire così, no bisogna sentirsi degni dell'altra persona, ma bisogna esserne innamorati, e nonostante puoi restare in silenzio senza che lui lo sappia.
Corri abbraccialo digli che lo ami, nonché lasciarlo perdere l'amore che hai Pre lui ritornerà sempre, basterà un odore un raggio di sole che riaffiorirà, e brucerà per sempre il tuo cuore.

25 novembre 2014 - Taranto