Dubbi d'amore

da Amica per Amico

Voglio capirci qualcosa, fra me te una volta per tutte. Non posso continuare a vivere di illusioni. Sento che provi qualcosa, ma non riesco a bene a capire cosa??? E' simpatia? Fiducia? Benevolenza? Bontà' ? Altruismo? Cosa? Si può sapere cosa ti passa per il cervello una buona volta? Mi sono avvicinata a te molto rispettosamente, in punta di piedi, per non disturbare. Ogni volta che lo facevo...ritrosia. Allora mi sno allontanata a stare ad osservare...e tu qualche passo lo hai fatto. Poi ritorno io a cercarti..e tu mi scansi o ti chiudi a riccio. E via si ritorna su propri passi..ed ecco che ti riavvicini!! MA INSOMMAAAA. noN possiamo parlare chiariamente? non potresti essere più DECISO? O bianco o Nero!! in questo periodo le mezze misure non mi interessano per niente, non ho tempo e non voglio cadere in trappole nascoste. Questo atteggiamento può sembrare un piacevole gioco, forse a te piace così, a me da semplicemente sui nervi. Posso essere la persona più estroversa sulla faccia della terra se mi ci metto, priva di inibizioni...ma non posso lasciarmi andare con una persona che fa come te. Non mi fido. Vorrei semplicemente sapere cosa pensi di me, di modo da poter instaurare di conseguenza un atteggiamento appropriato. Ti costa tanto mantenere un filo conduttore? Ti costa tanto essere sempre uguale? Se ti costa così tanto..almeno puoi spiegarmene il motivo? Forse siamo troppo lunatici entrambi per trovare un accordo. Ma sai benissimo che entrambi viviamo una situazione non libera. Chi farà il prossimo passo? A te la scacchiera.

6 aprile 2012

Categoria: Dubbi d'amore

da cara amica

appunto...non si possono esprimere chiaramente certe cose o almeno liberamente quindi ci si chiude a riccio e si adottano atteggiamenti che farebbero pensare al contrario. Avvicinati solo quando saremo soli io e te e non aver paura come tu sai equivoci non ce ne saranno, non preoccuparti, ti farò capire.

6 aprile 2012

da nonlibero

Cercherò di essere il più chiaro possibile scrivendo da qui, anche se questo sito non è certo il luogo migliore per certi chiarimenti. Come hai detto tu però siamo entrambi in una situazione non libera. Già ho avuto modo qui di dare una spiegazione a quel comportamento che ho tenuto in tua presenza dicendo che al contrario apprezzo il fatto che ti sei avvicinata e che non sei stata invadente, anzi un po’ d’invadenza in più sarebbe stata addirittura apprezzata. Quelle parole ostentavano una forza che in realtà non avevo per sviare l’attenzione dalla realtà che con te divento del tutto vittima di ciò che sento.
Tante volte mi sono chiesto cosa fossero in realtà quelle emozioni e ho cercato di darvi una definizione. Ogni termine che hai usato rappresenta un aspetto di un unico sentimento. Infatti quando si ama qualcuno si prova anche simpatia (non penso che si riuscirebbe ad amare chi ci è antipatico), si vuole il suo bene, si è altruisti e contenti di fare qualcosa per l’altro, ci si fida: infatti tante volte con te ho parlato di cose personali come avrei fatto con altri. Sono tutti aspetti di cui ogni volta viene fuori uno in particolare; è normale che accada soprattutto su un sito dove non si può comunicare sempre tutto. Di persona è diverso: lì basta uno sguardo, il tono di voce a marcare la distinzione fra una semplice simpatia, l’affetto e l’amore. Parlo di “amore” anche se su questo ci sarebbero da fare delle distinzioni. Solo la frequentazione reale permette di stabilire quanto si ama una persona, se è amore vero, se durerà o meno. Per ora dico amore come termine isolato da qualsiasi esperienza. Infatti c’è quella forma d’affetto in cui si possono comprendere la simpatia, la benevolenza ecc. e c’è attrazione fisica. Usando termini noti a entrambi direi che parlare d’ ”infatuazione” è troppo poco ed è troppo dire che ci sia già un legame come quello che si stabilisce fra due che si frequentano. Quindi credo che il termine/fase che si avvicina di più sia “attrazione”. Questo è ciò che sento e che tradurrei in azioni se non ci fosse altro che mi spinge ad allontanarmi. Già normalmente seleziono molto e perché qualcuno mi stia simpatico come amico ce ne vuole. Ciò è dovuto al fatto di avere un carattere e una vita particolari che mi fa percepire molta gente come troppo distante, diversa per poterci legare qualcosa. Poi quando c’è amore si va a toccare un aspetto a cui sono sensibilissimo. Non mi sento mai davvero a posto con la coscienza quando mi piace qualcuno. E questo non perché non mi piaccia amare o non accetti che ci si innamora. Sono condizionamenti posti da quel passato che sappiamo, che non mi appartengono, ma che continuano a farsi sentire dato che pur essendomi allontanato non ci vivo ancora fuori del tutto. Per questo anche di fronte all’amore più grande tenderei a ritirarmi quando lei si avvicina. E non c’entra la persona. Potrebbe essere la migliore, la più bella, in gamba, amabile dell’universo che non cambierebbe. C’è sempre questa sensazione; col tempo ho pure imparato a gestirla abbastanza, a far finta di nulla, ad apparire forte. Quando mi sono avvicinato l’ho fatto più per necessità che nella speranza di stringere qualcosa. Ero del tutto preso e stracotto e non riuscivo più a tacerlo. Ma è anche vero che mi sarei tenuto tutto dentro se non avessi superato almeno di un po’ i fantasmi del passato. Poi quando ho visto questa tua disponibilità a parlarne mi sono detto perché non provare a stringere qualcosa, che fosse anche un simpatico scambio. E diciamo che sarei pure riuscito a tenerti testa, ignorando i condizionamenti, se non avessi constatato che facevo troppa fatica a seguirti. Ho tentato di spiegare altrove e in maniera più diretta le mie ragioni. In pratica era impossibile che fosse tutti i giorni lo stesso, era fisiologico che dovessi fermarmi per la fatica. L’impressione per chi vede e non sa è stato di uno che appariva e scompariva quasi per gioco quando invece facevo di tutto per esserci almeno quel po’ appunto perché ci tenevo. Quando però ho visto che ci stavamo solo male entrambi ti ho detto “Qui non si può, smettiamola”. Tu hai pensato che fosse disinteresse o che peggio volessi tenerti sulle spine. Questo era ciò che appariva e logicamente chi non sa pensa subito a questo con tanti str*nzi che ci stanno in giro. Ma non era così. Potendo ti avrei ricoperto di attenzioni. Invece non riuscivo a far funzionare lo scambio, mi trovavo sempre fuori tempo e, quando cercavi di avvicinarti tu, scattava quell’altro meccanismo di difesa che mi rendeva stranamente titubante o peggio assente. Quindi ho deciso che non faceva per me. Ci mancava solo che sembrassi un rompiscatole da denuncia con tutto che ci sto male e sto soffrendo per un amore ancora una volta impossibile. Ero contento di stare in compagnia in qualche modo; avessi fatto anche pochissimo mi sarei trovato benissimo, ma sto troppo incasinato per seguirti in maniera regolare. Qui non posso spiegarti tutti i perché. Ho tentato di farlo altrove. Chi sa se l’hai ricevuto. Quindi, ormai lo sai, è un relazione impossibile da realizzare. Siamo entrambi non liberi, chi in un modo, chi in un altro. Ci sto malissimo per questa situazione. Ciò che posso permettermi è la mia solita vita di compagnie non volute, non posso farci nulla. Quindi ti lascio per così dire “in pace”. Abbiamo provato in tutti i modi e sembra che non ci sia verso. Posso solo rinunciare. Forse tanti fraintesi si sarebbero potuti evitare con una comunicazione vera e diretta. Certe cose te le avrei dette meglio. Mi dispiace per com’è andata, vorrei che ci fosse una soluzione. Almeno vorrei scriverti qualche volta. Forse non potremmo legare chi sa quale amicizia ma credo che due parole ogni tanto si possano pure dire. Che ne pensi?
Ps. C’è sempre questo personaggio che risponde alle tue dediche, anche quando è chiaro che non gli sono rivolte. Non farti confondere. Ultimamente sto scrivendo davvero poco qui. Ieri non ho scritto niente e oggi solo questa risposta. Non penso che cambierà qualcosa nei giorni successivi. Quindi se vedi risposte o dediche con riferimenti strani sta certa che non le ho scritte io.

7 aprile 2012

da Amica

Grazie per le risposte, ma sono certa che non siate lui. Lo vedo tutti giorni, concretamente..ed ho anche capito che non merita più le mie attenzioni. E' un semplice...un ipocrita come ce ne sono tanti al mondo. Auguri per le Vostre storie.

9 aprile 2012