Pensieri

da Anonimo

Sentimenti negativi di odio, rabbia sanno solo rendere peggiori le persone. Se mi capita di sentirne un accenno subito cerco di liberarmene sostituendoli con altri… piuttosto che immaginare cause che non ci sono ci si è mai chiesti se una scelta tanto estrema non fosse stata causata da qualcos’altro? Quella reazione che non credevo possibile in una persona che diceva di avere considerazione e affetto, mi ha spinto a considerare l’idea di essermi del tutto sbagliato.. Non riesco a credere che si possa fare così con qualcuno a cui si dice di tenere. L’ho trovata esagerata A quel punto ho cominciato seriamente a chiedermi che tipo di persona avessi di fronte e ho scelto un’altra strada non per punire (cosa gliene sarebbe importato?), non perché non m’interessava, ma appunto guardarmi un attimo intorno e dirmi in cosa mi fossi messo. Dovevo riprendere il distacco, prendere consapevolezza. Sì, è vero, potrei avere avuto dei comportamenti non piacevoli. Ma meritavo una risposta del genere? Uno che prova certe cose è in una posizione delicata, basta un niente a ferirlo e lei si è permessa di farlo. Le cose si sono susseguite molto più naturali di quello che tanta immaginazione potrebbe suggerire. E’ normale, se mi tratti male, mi allontano. A questo punto sono io a chiedermi quale affetto sarà mai questo che ti permette di reagire così e, se pure c’è del buono, cosa avrà mai potuto pensare di me da scatenare tanta violenza. Non so… sarà che sono stato poco chiaro e questo l’ha portata a vedere scaltri demoni dove non c’erano. D’altronde anch’io mi sono sempre chiesto un sacco di cose. Ad esempio ho sempre avuto anch’io i miei dubbi che il suo fosse amore, questo mi ha portato a difendermi restando sulle generali, parlando poco. Ho sempre pensato che fosse plausibile un sentimento del genere da me a lei, ma da lei a me è un po’ meno facile. Certo non è impossibile, ma ci vorrebbe un me leggermente diverso, uno che poteva tenergli testa. L’ho sempre saputo ed è ok, non me la prendo, lei non si sente portata in questo modo nei miei confronti. E’ così e mi va bene. Fra l’altro nemmeno il mio si può dire amore o almeno non ancora. C’è qualcosa che deve ancora riconfermarsi su basi più concrete. Cosa si può pretendere quando non ci si conosce davvero? A parte certi piccoli grandi screzi, credo che comunque mi piacerebbe capirne di più. Non mi sono più permesso di avvicinarmi, sembrava potesse andare solo male. Non c’era una porta chiusa… solo tanta paura di far soffrire ancora. Può anche darsi che non ne deriverà niente, che man mano capiremo che si trattava di una bella illusione o forse chi sa… qualunque cosa andrà bene. A me basta solo trovare pace, cercare una dimensione che permetta di star bene con me e col resto e se ci sarà qualcosa ben venga altrimenti basta solo un po’ di serenità.

13 aprile 2012

Categoria: Pensieri

da braveheart

la porta è aperta...anche se ancora per poco...che aspetti a "bussare"?anche solo iniziando a dire:ehi come stai?nessuno davanti ad un come stai ti s**tterebbe la porta in faccia...sempre le solite paure

14 aprile 2012