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da io per te
Non riesco ancora a riguardare quelle foto, non ce la faccio, fanno troppo male. La cancellerei l’estate passata. Mi chiedo a cosa serve scoprire la verità se poi non la si vuole accettare? Se poi si cerca di giustificarla. È giusto combattere contro se stessi? Contro i propri sentimenti? Quanto contano davvero? Quanto senso ha invece rincorrere la ragione, avercela sempre davanti agli occhi? Quante domande mi faccio, non ho una risposta, nemmeno una. Non so qual è la realtà, non so cosa voglio, o forse sì. Vorrei vederti rincorrermi, forse mi farebbe stare meglio, mi convincerebbe che sei quello che credevo, perché non so più chi sei. Ti sei portato via tutto, una parte di me è con te, e non te ne sei ancora accorto. Mi forzo di spiegare a me stessa, perché non trovo le parole, mi sento persa, sola, tradita, ferita, calpestata, presa in giro. Avevo bisogno di te, di essere amata, protetta, coccolata, difesa, rispettata, coinvolta, sicura, ferma, presa per mano. Immaginavo insieme il nostro futuro, l’ho fatto in continuazione, sempre; pensavo sempre a noi, a come sarebbe stato, aspettavo il giorno in cui dovevo vederti, perché per me era sempre come se fosse la prima volta. Anche se ti criticavo per i tuoi i vizi, sapevo dentro di me che la cosa che avrei voluto di più sarebbe stato viziarti, prepararti la cena, comprarti la tua cioccolata preferita, vederti felice quando scartavi un mio regalo, preparare e pensare qualcosa per te. Non sono frasi fatte, per me era davvero così, per me. Se ora soffro e ho sofferto è semplicemente perché penso con quanto amore, attesa, felicità pensavo a te, e pensare che tu invece a me hai messa completamente da parte mi distrugge tutte le volte. Ti odio per il trattamento che mi hai riservato; anche io ho odiato tutti e tutto, avrei voluto stare delle ore a fissare il soffitto per cercare in me spiegazioni a quello che era successo, e non trovavo conforto nelle parole di nessuno, avevo perso la fiducia in me, me la sono presa solo con me, mi sentivo brutta e inadatta. Adesso sono più lucida, ho ricominciato a credere in me, in quello che faccio, e sono felice di essere quella che sono, adesso sto bene con me stessa, sto bene da sola, so che ci posso stare, so che solo io so quello che provo, che solo io posso capirmi e consolarmi fino in fondo e lo faccio da sola; ma lo faccio come se tu stessi con me, vicino a me, è incredibile come affondo pensando a te e risalgo pensandoci. Sento la tua mancanza ogni giorni, e mi tornano da soli ricordi belli e brutti allo stesso momento, si confondono tra loro. Ti odio, forse non ti perdonerò mai, non so cosa potrebbe farmi cambiare idea, mi fa stare malissimo pensare a quello che mi hai fatto, ma mi manchi, e non te lo dirò mai, non meriti di saperlo, non meriti nulla da me! Eppure vorrei abbracciarti, dirti che è passato tutto, riguardarti negli occhi e credere ancora in te. Sto malissimo se penso a te che sto male, lo so è assurdo, ma mi distrugge, ti augurato di soffrire come sto soffrendo io, non so se sta accadendo veramente, ma se ci penso mi fa stare male!
Devo lasciarti andare, perché non voglio perdonarti, non è giusto per me, forse. È difficile, molto difficile. Ma queste cose non le dirò mai a nesuno, mi vergogno, non potrebbero capire, perché loro non ti hanno amato come ti ho amato io.
7 maggio 2012
Categoria: Pensieri
da Michele
Invece, penso che queste cose dovresti dirle al diretto interessato. Si ama, si soffre, si rimane delusi, ci si perde e lascia. Restano solo quei sentimenti li... che faticano ad andare via e ti fregano. Poi ci son storie che possono iniziare nuovamente... si possono salvare, ma per paura di non aprirsi e di non voler dare certezza al partner che nessun errore si ripeterà, vanno alla deriva. La cosa che fà più star male in un rapporto è l'incertezza dei sentimenti perchè crea tanti dubbi nella testa e nel cuore delle persone.
8 maggio 2012
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