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da sabrina
Le persone servono a questo, a testimoniare la nostra storia, a metterci in relazione con noi stessi, per scoprire le nostre risorse, e anche i nostri limiti..perchè spesso vediamo la nostra vita troppo da vicino, con gli occhi di un viaggiatore stanco e finiamo per chiamare problemi quelle che sono semplicemente le nostre caratteristiche, uniche e irripetibili..noi siamo quello che siamo e ognuno ha la sua storia da raccontare
28 maggio 2012
Categoria: Pensieri
da io
X Sabrina
Belle parole, visto che sono curioso... allora se non ti dispiace inizia a raccontare la tua di storia, vediamo se è interessante. ciao
31 maggio 2012
da sabrina
Era un semplice pensiero, penso che l'ascolto, quello vero, autentico, sia la piu' alta forma d'amore che un essere umano possa dare all'altro e sentirsi capiti dall'altro aiuta noi stessi ad essere piu' benevoli con la nostra storia, senza giudicarci, senza vedere negli "errori" degli impedimenti al percorso..ma al contrario, delle vere opportunità di crescita..per questo dicevo, è importante non chiudersi agli altri..tu sei curioso della mia storia e non so il perchè, forse conosci una persona con il mio stesso nome..anche io conosco un'altra sabrina e tanti anni fa le ero amica proprio qui, lei di roma, io di milano..spesso venivamo scambiate l'una per l'altra, anche perchè avevamo una sensibilità molto simile. ciao
1 giugno 2012
da io
ciao sabrina.
No! sinceramente non conosco questa tua amica di Roma e non mi sembra che abbia letto mai una sua dedica.
La mia curiosità di sapere la tua storia è dettata dal fatto delle tue parole, sembri una persona ferita, delusa, amareggiata dalla vita e quindi mi farebbe piacere sapere visto che anche io come te ne ho passate un bel pò, ma se non ti fa piacere non fa niente.
4 giugno 2012
da sabrina
Ma no, mi fa piacere raccontare, anche se non è facile, ma visto che sei disposto ad ascoltare anzi, ti dico grazie per questo..hai detto di percepire amarezza nelle mie parole, forse si, è vero, io sono piuttosto una persona che come tutti cerca di gestire le proprie emozioni nel modo meno indolore, ma forse rientro nella categoria di quelle persone u po' troppo vulnerabili, per questo più esposte alle normali vicende della vita, ma le vivo come delle vere e proprie "tempeste"..ultimamente, forse con un po' di esperienza in più, visto che ho 41 anni, sto riuscendo a cavalcare meglio le onde senza farmi più travolgere, ma per fare questo c'è voluto un lungo e doloroso percorso, mi sono fatta aiutare, all'inizio mi ero chiusa in me stessa sbagliando, poi ho capito che da sola non potevo farcela e umilmente ho cercato qualcuno che mi ispirasse fiducia.Una volta trovato qualcuno che ti faccia sentire capito hai già diviso tutto quello che contenevi dolorosamente dentro di te con un altro essere umano e la sofferenza si fa più sopportabile. Ho avuto un'infanzia difficile, un padre pieno di nevrosi, una madre assente, un matrimonio in cui credevo alle spalle fallito..forti momenti di sconforto al limite della sopportazione...ma sono ancora qui, in piedi e devo dire che ora da un anno sorrido al semplice sorgere del sole, sorrido anche a un giorno di pioggia, sorrido per il solo fatto di essere viva, perchè peggio di quello che ho sentito negli anni addietro non ce n'è..quindi in fondo adesso sono fiduciosa e il bicchiere è mezzo pieno :)
Ora ti avrò annoiato, me lo avevi chiesto tu di raccontare, non lamentarti (scherzo)
e tu? vuoi scrivermi qualcosa della tua vita? mi sembra che le delusioni abbiano segnato anche il tuo cammino. Mi farebbe piacere che le condividessi qui con me, ti va?
ciao, Sabrina
5 giugno 2012
da mimi
Ciao carissima Sabry,
sono contenta che sei tornata e ti sento anche in ottima forma. Ti senti viva e ne sono veramente felicissima.
Anch'io mi comincio a sentire viva, nel senso che mi stanno capitando cose che non mi aspettavo che mi capitassero più. Sono corteggiata, desiderata da un UOMO, già, finalmente, ma... c'è sempre il ma. Ma io mi sto tenendo a distanza, non riesco a lanciarmi, mi sento ancora frenata, ho paura di lasciarmi andare. Lo so, mi dirai che è del tutto normale, ma non mi piace sentirmi così. Sento di doverlo tenere a freno ogni volta che lo sento anche per telefono, lui è... ma che te lo dico a fare, si è lanciato e si sente un ragazzo diciottenne, ma io no.
Comunque spero di tenerlo al passo con il mio cuore e con i miei tempi, perchè ci tengo e mi piace tantissimo.
A presto, Mimì
14 giugno 2012
da sabrina
..davvero di cattivo gusto..incollare risposte a dediche vecchie di 6 anni fa..so bene che questa è la risposta che mimì/sabrina, la mia alter ego di roma mi aveva dato, ben 6 anni fa, perchè ricordo perfettamente le parole e poi non ci vuole molto, basta andare a cercarla e si trova..non capisco il senso di tutto questo, e semplicemente non lo voglio capire..anche se immagino che dietro debba esserci tanta sofferenza e confusione, anzi direi frustrazione.
sabrina(milano)
15 giugno 2012
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