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da Anonima
Che stupida, chissà perchè mi ostino a cercare qualcosa di te qui dentro... forse perchè nel quotidiano devo accontentarmi di vederti da lontano... tu hai la tua vita e io la mia...vorrei che fossi tu a scrivere, ti sto cercando come non ho fatto mai con nessun altro...mi fermo a parlare per aspettare il momento in cui vai via... con la speranza che prima o poi ti fermerai... mi prenderai per mano, mi farai salire… stretta alla tua schiena… e mi porterai con te… anche solo una volta, anche solo per un’ora… una pazzia! Potessi attraversare la strada che ci divide, guardarti negli occhi e senza dirti niente, farti sentire l’effetto che hai su di me, lo farei… ma tu, come reagiresti? Sicuramente non sei tu ad aver scritto… non ti accorgi di quante volte ti passo davanti e mi perdo a guardarti preso dal tuo lavoro… anzi ultimamente sembra che cerchi di evitarmi, quando mi vedi passare rientri o giri lo sguardo da un’altra parte… avrei voluto almeno saperti parlare, come fanno gli altri quando si fermano lì… ma non ne sono capace e a te non interessa… avresti trovato un modo, se non altro, per cercarmi… Forse è così che deve andare, comincerò a passare sempre meno, porterò via anche lei, così non sarò costretta a tornare giù e vederti… nella mia nuova vita non posso portare il desiderio di te. E’ passato un anno da quando ci siamo incontrati in quel bar, siamo sempre stati a due passi l’uno dall’altra, ma chissà perché da quel giorno non sono più riuscita a non pensarti. Ma che senso ha?
5 luglio 2012
Categoria: Lettere
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