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da Laura
Quando eri entrata in classe non avevo fatto molto caso a te, perché non ricordavo chi eri... Passarono i mesi, e, piano piano, incominciai a notarti di più, e anche tu facevi lo stesso. Iniziarono ad esserci le prime occhiate, i primi occhiolini, i primi baci mandati con la mano, i primi sorrisi, le prime battute, i primi abbracci... e da quel momento incomincia ai capire due cose. La numero uno: ero pazzamente innamorata di te; la seconda: eri una ragazza. Da lì inizia a capire chi ero veramente, e iniziai a farmi qualche domanda su di me: "Oddio, lo sono per davvero??", "Sono realmente così, oppure è solo un'idea venuta dal nulla??" oppure "Magari mi sto sbagliando... prima mi piaceva lui... Oddio!!" ma, man mano che i giorni passavano, i dubbi iniziarono a sparire, sopratutto quel giorno, che i nostri compagni vollero fare il 'gioco della bottiglia'... Che risate!! Non dimenticherò mai il mio cuore quando è toccato baciarti per 3 secondi... Ah!! Stavo esplodendo!! Ma poi la magia si è dissolta subito dopo che ci siamo staccate... ma era tutto finito o cosa?? No. I giorni passarono e tu ti feci più sicura di te stessa, ma quando piangevi, ero sempre lì per te.
Finché, un giorno... arrivò l'esame, e conobbi Nicola, un ragazzo simpaticissimo e carino... da lì non ci ho pensato molto a lui, lo consideravo come un amico. I giorni srotolavano velocemente e iniziammo a sentirci, e da lì, capì che non ero quello che pensavo di essere. Ero solo confusa sulla mia vita, e non capivo bene che cosa la mia mente stava progettando... Ma comunque, io, senza averti detto niente, siamo rimaste amiche lo stesso.
E che dire? Alcune volte siamo noi che ci lasciamo trasportare da sensazioni sbagliate e finiamo che combiniamo casini.
19 luglio 2012 - Sassari
Categoria: Confessioni
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