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da Chiara
A Settembre di otto anni fa sono entrata in quella palestra la prima volta, non avevo proprio idea di quello che stavo per vivere..
Ricordo ancora tutto alla perfezione..
Ero piccola, eravamo piccole e tu coach eri il nostro secondo papà ! Oltre ad insegnarci la pallavolo, ci insegnavi a stare al mondo..
Che coach fantastico sei stato, quattro anni insieme, i più belli, mannaggia a me che poi ho cambiato squadra..
Mi ricordo le tue urla, il pallone che con cattiveria lanciavi sopra al soffito quando non ti davamo ascolto ma ricordo benissimo le urla di gioia dopo una vittoria i festeggiamenti i tuoi complimenti gli abbracci e i cinque dopo ogni partita, vinta o persa.. All'inizio e alla fine di ogni allenamento tutte attorno a te..
Mi sembra ancora impossibile che tu te ne sia andato via per sempre.. Un campione, IL coach non un coach perchè tu eri davvero il migliore.
Ti vedrò a bordo campo ad ogni mia partita, ti sentirò urlare 'chiama quella pallaaaa',con il tuo maledettissimo quaderno in mano a segnare gli errori.. Ad ogni partita sentirò la tua voce dirmi quello che devo fare, ed ogni punto, ogni cosa sarà per te ! Sei tu che mi hai insegnato e fatto amare la pallavolo. Ti ricorderò sempre campione... Ed ora coach, continua a correre ed insegna lassù a giocare a pallavolo !
17 agosto 2012
Categoria: Drammatiche
da Anonimo
Mi dispiace. Un'abbraccio. Sono gli insegnati più severi quelli che si ricordano con affetto. Sono loro, infatti, ad insegnarti ad amare davvero una disciplina, uno sport o una materia.
1 settembre 2012
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