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da Baby
da Lalla
Credo che sia bene accontentarsi quando si è coscienti che comunque non si potrà ottnere nulla di più, ma nella maggior parte dei casi credo che accontentarsi sia l'inizio della fine, nel senso che protendo molto per il pensiero che noi contribuiamo parecchio, con le nostre singole azioni, a determinare il nostro destino.
31 ottobre 2012 - Biella
da Max
Accontentarsi è una forma di costrizione, voglio di più ma non ci riesco, mi accontento, limito il desiderio. L’atto del godere non può conoscere limitazioni a priori, nel senso che non puoi stabilire coscientemente il limite al tuo godimento, perché è una reazione inconscia di stimoli psicofisici, per controllare un effetto devi agire sulla causa.
Per limitare il godimento devi regolare questi stimoli, oppure imparare a controllare le energie psicofisiche, perché non siano in balia di questi stimoli esterni.
Lo yoga è una teconica pensata per dominare gli istinti e trasformare queste energie, non c’è limitazione ma trasformazione di forze fisiche in spirituali, senza la rinuncia a godere, come descrivono le antiche scritture induiste dei Veda.
1 novembre 2012
da Baby
Amo una tua frase! "ma nella maggior parte dei casi credo che accontentarsi sia l'inizio della fine"..attualmente mi riflette parecchio questa frase!!
1 novembre 2012
da la
chi si accontenta gode così così!!
5 novembre 2012
da mah
Mah... accontentarsi è un lusso che non tutti possono permettersi..
12 novembre 2012
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