Perchè rifiuti il dialogo a priori? Hai sempre fatto così, anche prima che ti ferissi.
Ma perchè dovrebbe essere una presa per i fondelli? Cosa hai visto mesi fa quando ci siamo fissati per quelle che sembravano ore, quando a stento trattenevi le lacrime?
Hai visto odio? Hai visto voglia di vendetta? Hai visto voglia di una sveltina?
O forse hai visto tenerezza, dolcezza, voglia di stare assieme a te, amore, voglia di farti felice.
E cose vedevi nei miei occhi quando siamo stati insieme giorni interi uno affianco all'altro. Vedevi odio? Ci vedevi un trabocchetto?
E quando ti sorridevo mentre mi guardavi con attenzione ogni mio movimento, con dolcezza. Ho nel cuore ancora tutto.
La verità e che tu, per orgoglio o la situazione, per paura che qualcosa vada storto, o non so che altro, ti rifiuti di accettare il fatto che se dopo anni sono ancora qui, se dopo anni sei ancora qui a cercare le mie parole, forse è arrivato il momento di parlarne sinceramente e col cuore di quello che è successo. Magari aiuterebbe a soffrire di meno anche te.
E sono ben consapevole che tu in fondo sai che sono sinceramente pentito, che sai che ho sbagliato tutto, e sai anche che da quando ti ho rivisto sto male e non è per capriccio, ma per un reale bisogno di spiegarti. Accetta questo fatto, guarda la realtà concretamente come ti piace sottolineare; fai una lista dei motivi per cui sono qui e vedrai che ne uscirà solo una:
perchè da quando ti ho rivisto non ho in mente che te, perchè sono a pezzi per quello che è successo.
E ferirmi o farmi ingelosire non porterà a niente: i miei sentimenti non cambieranno se con alti e bassi non sono cambiati con tutto quello che è successo e a te rimarrà solo una felicità momentanea e poi il vuoto. Come faccio a saperlo? Perchè è la stessa cosa che abbiamo fatto quattro anni fa, e ogni volta non mi sentivo me stesso.
Hai sempre accettato solo le cose brutte da me, prova ad accettarne una buona almeno. Non allontanarmi, non allontanarti. Permittimi di spiegarti. so che stai soffrendo, forse piu di me, e che sei disorientata e non vuoi mostrarti vulnerabile.
Ma ti scongiuro non chiuderti a riccio per una cavolata che ho detto. Ci stavamo riavvicinando. Non voglio farti altro male, ne rinfacciarti niente. Ti sto chiedendo solo un po' del tuo tempo per parlare, perchè qui non si capisce niente. Niente più. Ti voglio bene.
4 gennaio 2013
Categoria: Lettere