Ti do ragione sul passare oltre! A volte è necessario. Per noi stessi prima di tutto, affrontando i dubbi e le paure. Però odio è una parola forte. Lei magari sta come te.

21 marzo 2013

no è un lui e starà ridendo con altri amici sull'inferno che ho passato io

21 marzo 2013

No, io invece concordo con Anonima. Non so ovviamente cosa sia successo realmente, e comprendo anche il punto di vista che esprimi. Ma è troppo facile attribuire agli altri un odio che magari non esiste... e questo non solo non corrisponde a verità, ma è anche un atteggiamento poco costruttivo verso noi stessi. Il problema è molto più banale: si può amare qualcuno, ma questa non è la stessa cosa che comportarsi con giusta considerazione verso quella persona.

Non chiedetemi però come fare per affrontare una situazione del genere, perché conosco un solo modo: fare presente opportumanente il problema e dire no grazie.

Il resto, permettetemi di dirlo, è davvero di poco conto. Neanche a me piacerebbe dire addio in una situazione simile: se non altro, sono comunque disponibile a sentire gli altri punti di vista, e magari a cambiare opinione. Però anche io ho le mie esigenze personali, proprio come è stato detto molto giustamente. E quindi, davanti a quelle che mi appaiono come mancanze di rispetto evidenti, non vedo perché dovrei essere proprio io a prendermi altre responsabilità...

22 marzo 2013

nessuno a lui ha mai tolto rispetto per quello non si capisce perchè invece di toccare il cuore di una persona l'abbia caplestato per poi riderne con amici.

23 marzo 2013

Forse le risposte ci sono ma è orribile volerle vedere.
Capisco il rifiutare una persona, ma il ridere sul suo dolore e le sue lacrime no, per quanto ci possano sembrare insensate le emozioni degli altri sono sacre e non dovrebbero essere etichettate mai.
Mah.. io credevo di avere a che fare con un gruppo di persone, addirittura.

24 marzo 2013