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da sasso per stagno
Ho scritto qualcosa qui, a volte, come sfogo personale e sperando sempre che qualcuno leggesse e comprendesse.
Come il lancio di un sasso in uno stagno, le parole colpiscono e vibrano, richiamano quelle di altri che, in qualche modo, si rispecchiano in esse.
E' stato interessante osservare il fenomeno, associazioni di idee che richiamano altre, fino a che qualcosa mi ha particolarmente turbata.
L'amore non c'entrava affatto con il rimandarsi di accuse e rancori.
I rimpianti diventavano sempre più dolorosi, specie per chi, come me, avava sofferto molto degli equivoci subiti e creati, tanto da arrivare a considerarsi, alla fine, l'unica colpevole, per aver assecondato, inconsapevolmente, è vero ( ma l'ingenuità è pur sempre una colpa, alla mia età) un gioco al massacro.
Ora voglio davvero porre fine ad ogni equivoco o, per lo meno, credere di poterlo fare, dicendo la mia per l'ultima volta : non so che farmene dei sensi di colpa di qualcuno nei miei confronti, ciò che è andato, evidentemente, non poteva andare diversamente.
Con la stessa benevolenza, finalmente, vorrei guardare me stessa: ho commesso un unico, grandissimo, errore nei confronti di una persona che invece mi era molto cara, indotta da comportamenti di altri, che non avrei dovuto ascoltare.
Ho pagato per quell'errore più di quattro, lunghissimi anni..
Ora vorrei vivere, serena ed in pace.
La vendetta non mi appartiene per niente, e per questo, pur non ritenendo nessuno esente da colpe, neanche me stessa, ripeto, considero chiusa tutta la storia ed invito anche gli altri attori a dormire sogni più che tranquilli.
Mi perdonerete se preferirò non incontrare nessuno di voi, penso comprenderete.
15 aprile 2013
Categoria: Pensieri
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