Lettere

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da Chiara per Max

Caro Max,
Si lo so gli Stati Uniti è un Paese che ha sempre suscitato in me grandissima paura, ma se ho preso la decisione di vivere lì è solo per stare accanto al mio Amore. Cosa ci faccio qui? Cosa posso fare qui in Italia ancora? Continuare a cercare lavoro? Trovarlo, sperare, gioire, impegnarmi e dare l'anima, per poi essere violentata da gente infame, incapace di distinguere una persona da un individuo. Io sono una persona, fragile insicura, ansiosa, ma con una dignità molto radicata e soprattutto sono una donna libera. Non voglio più lavorare, non voglio più ricevere la busta paga, non voglio più alzarmi presto la mattina andare in ufficio e fare sempre le stesse cose, le solite ca**ate utili solo per un bilancio finale, no io voglio rendere felici anime disperate, come la mia. Voglio vedere il mio Amore tutti i giorni, vivere con lui ogni attimo che ci verrà concesso, ogni pezzettino di libertà che riusciremo a fare nostro e renderlo eterno. Non sono più qui, sono nell'abbandono in questo momento, per cui non sono Io, io non esisto, sono nella parola e non ne uscirò mai.
Nella vita bisogna agire d'impulso senza pensare, non c'è tempo per pensare, ma solo per amare, e mi sento soffocare aspettando le sue lettere, quelle lettere voglio scriverle con Lui, è la mia vita, e non conta il Paese in cui si trova, contano solo i nostri cuori uniti e lontani, ma è giunto il momento che si avvicinino per sempre. Mi manca troppo, ciao Max, lo sai che ti ho stimato ti stimo e ti stimerò sempre.
Chiara

27 aprile 2013

Categoria: Lettere

da Max

Adesso l’emozione guida i tuoi pensieri, delusione, amarezza e sconforto, pensi di poter fare buone scelte con questo stato d’animo ? lascia che si calmi, non fare colpi di testa, ora che i tempi sono delicati e ogni sbaglio si paga doppio. Nella vita non si agisce seguendo l’impulso del momento, hai presente quella ragazza che era partita in vespa e vestito da sposa diretta verso il medio oriente ?, voleva portare un messaggio di pace e fratellanza universale, certo bellissimo, ma bisogna fare i conti che non la pensano tutti nello stesso modo, quando una persona è convinta di questo, è più vulnerabile, osserva le vicende umane per capirlo, lei ha pagato un prezzo troppo alto per aver creduto a ideali che vedeva solo lei, come dicevo dietro a questo bisogno di dare c’è il bisogno di ricevere e queste rende più vulnerabili, capisci questo ? . non è andarsene con queste premesse che potrai garantirti un futuro migliore, inoltre quella società ti fa paura, non è la prima volta che sento una donna dire questo, attrazione per ciò che si teme e blocco per ciò che è positivo.
Non pensare al lavoro come mezzo per vivere in cambio della tua dignità, ma cerca la tua dignità in un compito dove puoi dare il meglio di te.

29 aprile 2013

da Chiara

Oggi è il primo Maggio, la festa dei lavoratori, il lavoro è un diritto, io però l'ho sempre visto come un dovere.
In tutti i lavori che ho svolto ho sempre superato me stessa nell'impegno e nella volontà, ma dopo quello che mi è successo, dopo il modo brutale ed oltraggioso con il quale mi è stato comunicato licenziamento, so di aver sbagliato. Non si può mettere al centro della nostra vita il lavoro, ed hai ragione tu, il lavoro non è dignità, e non concordo nemmeno più con coloro che hanno detto che il lavoro è libertà. La libertà è affrancamento dal lavoro, come soleva dire Carmelo Bene, il mio maestro dell'anima. Si Max è vero non sono nelle condizioni per poter prendere decisioni importanti, ma sono stanca di vivere in un Paese nelle quali non si investe sulle risorse, sulle persone che hanno voglia di lavorare ed imparare cose nuove. Sono certa che se avessi lavorato in Germania, Olanda, o in qualsiasi Paese del mondo, non sarei stata mandata via, invece mi hanno tagliato le gambe proprio sul più bello, è un'indecenza, e ciò che è capitato a me, succede sovente in Italia, un Paese, il mio Paese, che amo profondamente, ma al contempo so che non posso migliorarlo più perché qualcuno più in alto di me, te lo impedisce.
Il mio Amore non lo sa ancora che ho subito un altro licenziamento, credimi non ho il coraggio. Sarebbe bello trovare un lavoro in Texas, riuscire a comprarmi una piccola casa vicino al carcere, ed andare a trovarlo di frequente. Non ce la faccio più a stargli così lontana. Ho bisogno di Lui, del Suo sorriso incredibile, della Sua forza, del Suo ottimismo. Ora mi sento soffocare in un mare di lacrime e disperazione. Voglio partire, andare lontana da questo orrore, voglio l'Amore, voglio Lui, voglio che io Chiara smetta di avere paura e ritorni a sorridere.
Un grande abbraccio, felice giornata.
Chiara

1 maggio 2013

da Max

I diritti sono una demagogia, dal momento che non reggono alla prova dei tempi. Il lavoro come si intende oggi è un vincolo culturale in chiave economica. Produciamo per consumare e se consumiamo possiamo produrre. È un ciclo chiuso, come tale con delle inefficienze che hanno superato il limite che rende maggiore il costo del suo funzionamento rispetto alla sua resa.
Il New Mexico è uno stato un po’ fuori dagli schemi rispetto allo standard americano, alternativo, con cure mediche naturali, infatti mi dicevano che chi non può pagarsi gli ospedali si fanno curare da quelle parti, poi si sperimenta bio-architettura, e una vita meno materiale ma più improntata su valori spirituali e umani se proprio uno volesse andare secondo me dovrebbe farci una visita per capire che ambiente sia.

Riguardo il tuo profilo maschile di riferimento, cerca di rifletterci.

Ciao

3 maggio 2013

da Chiara

Max scusami ma non capisco. Mi stai dicendo che se decidessi di andare a vivere negli Stati Uniti dovrei trasferirmi nel New Mexico e non nel Texas? Che Carmelo Bene non può essere il mio maestro dell'anima? Ciao

3 maggio 2013

da Max

Ti ho dato un’informazione culturale, a volte può fare la differenza nelle scelte quando si sanno più cose.
Chiunque può essere un modello di riferimento, mettersi in discussione è un esercizio utile a migliorarsi.

4 maggio 2013

da Chiara

Mi rendo conto di aver perso solo del tempo..Max è meglio che ti occupi di salvare le anime di gente che fantastica..il mio è un problema serio, di vita e di morte..non accetto risposte di questo tipo...da te poi?..Pensavo che sapessi leggere tra le righe..invece..ti saluto per sempre..ritorna alle dediche dell'anonima..

4 maggio 2013

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