Lettere

da Orione

Spesso desidero avere di più in comune con te, ci vediamo molto raramente e ormai non andiamo oltre al banale saluto e alle quattro chiacchiere di circostanza. Sento le parole che ti sto scrivendo come un buon compromesso tra la nostra amicizia che, ahimè, sta svanendo e almeno quel po' di tempo che con te vorrei condividere. Sei la ragazza più affascinante che abbia mai conosciuto. Ammiro la tua maturità intellettuale, non vanno più di moda le persone con interessi propri ma tu per fortuna hai saputo crescere una personalità anticonformista. Hai rapito la mia attenzione senza chiedere un riscatto, da ladra sei passata a benefattrice e hai donato un sapore alle poesie della notte, un sapore di labbra che prima non sapevo decifrare.
Mi hai permesso di compiere viaggi meravigliosi:
Un giorno mi capitò di navigare in eterno nel mare più bello del mondo, non vi erano né scogli né increspature, solo vita, colori e bellezze. Purtroppo poi ti entrò una ciglia nell'occhio e lo dovesti chiudere. Peccato.
Però ora volo spesso! Gli studi ti hanno portata a prendere residenza a Bologna e ti hanno allontanata, il mio pensiero sente il bisogno di venirti a trovare, vola verso la tua direzione senza che me ne accorga, come un Jonathan Livingston che si muove per il solo bisogno dell'anima.
Vorrei finire questa dedica apostrofandoti delle parole più belle ma sarà per la mia inesperienza che non ne trovo alla tua altezza. Tu sei FORTE, BELLA e SVEGLIA, ti prego non permettere mai a nessuno di prenderti in giro.
Ciao Costanza, (spero) a presto.
Con affetto.

2 agosto 2013 - Bologna

Categoria: Lettere