CATEGORIE
da Christian per Beatrice
<< Lei era diversa, sembrava che nemmeno poggiasse i piedi per terra quando camminava.
Aveva quell'aria sognante ma i suoi occhi erano attenti.
Era dolce ma sapeva allontanarti con uno sguardo, era piena di "quel non so che"; aveva un mondo dentro che teneva ben nascosto e lui ne era affascinato. Non sapeva mai cosa aspettarsi, era bella, ma non bella da esposizione : bella da amare, da stringere forte, da riderci insieme, da scherzarci insieme come due bambini. Era piccola, da abbracciare con cura e faceva paura.
Il suo sorriso esagerato non copriva il dolore in fondo ai suoi occhi...
È lui, perdendosi in quegli occhi, non avrebbe potuto fare altro, che andare via e dannarsi l'anima per il resto dei suoi giorni o innamorarsene perdutamente...>>
[Cit.Vjollca Lika]
Con questa citazione ho voluto iniziare la mia dedica per te, perché ciò che penso di te e tu lo sai, e racchiuso in questa citazione.
Quando ti ho visto la prima volta, non nutrivo una particolare simpatia per te, anche perché ero fidanzato, notai subito che eri bella da togliere il fiato, ma notai pure che sembrava che chi ti stesse attorno, non esistesse... mi bastarono pochi giorni, amici che conoscevano tuo zio, svelarono il tuo doloroso segreto, tu e tuo fratello siete cresciuti da soli, senza genitori, i vostri genitori decedettero quando voi eravate appena adolescenti a causa di un incidente stradale...ma non era solo questo il dolore che nascondevi...stavi con un ragazzo, stavi con lui da anni, 8 per l'esattezza, dovevate sposarvi ma poi sei anni fa lui dopo due anni di chemioterapia ti morì tra le braccia...
Non parlavi con nessuno all'inizio, solo con tuo fratello, i tuoi zii e i tuoi cugini, poi basta, non amavi parlare con la gente, ti chiudevi nel tuo dolore...passavi le tue giornate a leggere nella biblioteca dei tuoi zii, dove lavoravi con tuo fratello, ma non volevi contatti con le persone, stavi seduta dietro la scrivania ad inserire i dati delle schede che ti porgevano...io frequentavo la biblioteca ogni giorno...tu non alzavi lo sguardo mai...ti osservavo di nascosto...quando leggevi avevi uno sguardo attenta ma un'aria sognante...era come se immaginasi ogni singolo particolare della tua lettura...ero affascinato da te...
Volevo parlarti, essere tuo amico, ma non sapevo come rapportarmi con te...dopo qualche settimana, il caso volle che ci ritrovammo con i tuoi cugini e tuo fratello a casa dei tuoi zii a festeggiare il compleanno di tuo cugino...non amavi i festeggiamenti ma per lui avevi fatto un'eccezione...quasi ti costrinsi a parlarmi...eri diffidente ed altezzosa, non ti lasciavi andare...sapevi che la gente sapeva tutto del passato tuo e di tuo fratello, e pensavate che tutti vi guardavano con compassione e pietà...fu uno dei giorni più difficile di tutta la mia vita...capi che stavo perdendo la testa per te, sapevo di fare un torto alla ragazza che mi stava accanto da anni, e decisi di parlare con lei e dille tutto, reagì male, mi disse che con te non avevo speranze, non perchè non fossi bello, ma perchè tu eri fredda col mondo, non mi lascia impaurire dalle sue parole, il giorno dopo mi presentai davanti a te, invitandoti per un caffè, mi guardasti sconvolta, dovetti insistere per farti accettare, ma ne valse la pena...
...non parlasti quasi mai per tutto il tempo del caffè, ti limitavi ad annuire o a dare risposte secche, fu cosi per una settimana...poi iniziasti a scioglierti, ad essere un po' più morbida nel parlare, più rilassata, facevi timidi sorrisi ma sempre distaccata, ti nascondevi dentro il tuo mondo e ti logoravi col tuo dolore...
Un giorno chiesi a tuo fratello di vederci da soli, ormai eravamo diventati amici, giocavamo a calcio insieme, qualche volte insieme ai tuoi cugini uscivamo, non fu sorpreso da quella richiesta tuo fratello, aveva capito che ero affascinato da te, dal tuo "non so che", aveva capito che nonostante i tuoi modi di fare duri mi avevi rubato il cuore, mi avvertì che non eri facile da fare innamorare, che avevi sofferto troppo, che avevi paura che le persone ti abbandonassero, anche se i vostri genitori e il tuo ragazzo non ti avevano abbandonato volutamente, ma avevi paura dei legami, avevi paura di soffrire...
Ti corteggiai per mesi...ti feci sciogliere, ti corteggiai per sei mesi senza sosta, poi avevi incominciato ad apprezzare il mio corteggiamento, avevi cominciato ad aprirti di più con me, facevamo coppia fissa, ridevi sinceramente anche se provavi dolore,
ma ti conquistai, mi raccontasti tutto, ti promisi che non ti avrei abbandonato, che ti avrei reso felice, te lo promisi tre anni fa.
La fine della citazione che ho scritto all'inizio dice: "È lui, perdendosi in quegli occhi, non avrebbe potuto fare altro, che andare via e dannarsi l'anima per il resto dei suoi giorni o innamorarsene perdutamente..", tra anni fa decisi di non dannarmi l'anima per tutta la vita ma di innamorarmi perdutamente di te...non sono pentito di questa decisione, sono felice come non mai, perchè tu tra qualche mese diventerai mia moglie, lo so che tu ti senti in colpa, perchè dici che stare con te non è facile, perchè ancora la notte hai gli incubi, perchè ci sono giorni che ti chiudi nel dolore, ma ti ho amato da subito e insieme condivideremo gioie e dolori...e la cosa che mi fa felice è che so che mi ami e me l'hai dimostrato in tutti modi, spaventandoti di essere capace a farmelo capire... Tu sei la donna della mia vita...sei la mia felicità...e te lo prometto amore mio avremo una vita felice insieme...e so che anche tu pensi questo...perchè mi hai permesso di entrare nel tuo mondo, mi hai permesso di conoscere i segreti più profondi del tuo dolore...mi hai permesso di conoscere la vera te...e mi hai permesso di renderti felice...come tu col tuo amore di amare mi rendi felice. Tuo per sempre Christian.
26 settembre 2013
Categoria: Lettere
© 2001-2021 by SCRIVILO - Tutti i diritti riservati
p.iva 01436330938