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da Anonimo
Vi scongiuro pubblicate queste mie parole, ho bisogno di aiuto. Ho bisogno di essere ascoltata per una volta, e non so a chi rivolgermi. Per favore... ho vent'anni e non riesco a non pensare al suicidio, perchè soffro troppo... non ho nessuno con cui parlare, nessuno mi può capire. Andavo da una psicologa ma non mi ha mai aiutata, e nessuno dei miei ''amici'' sa del mio dolore... Io non ce la faccio più... ci sono solo tanta delusione e tanta sofferenza nella mia vita... non mi sento voluta da nessuno, ho sempre l'impressione che tutti mi odino e preferiscano non avermi intorno... mi sento superflua, disgustosa. Non ho mai avuto un ragazzo perchè la cosa mi ha sempre spaventata, e ora temo che non avrò mai più occasioni di stare con qualcuno visto che nessuno mi considera più, e poi... cosa potrei dare, io? Non sono buona a niente, sono solo un rifiuto, una montagna di fallimenti e paure e insicurezze e non merito di avere qualcuno accanto che mi ami... non so cosa dire, non so cosa fare, non so dove sbattere la testa. Aiutatemi.
2 novembre 2013
Categoria: Aiuto
da Anonima
Ehi, piccola!!! Non fare stupidaggini, ti prego, molte volte può capitare di sentirsi sbagliati, inadeguati, non amati, specie nei momenti di passaggio, i tuoi vent'anni lo sono.. Aspetta un attimo, perché non racconti qualcosa di più, cosa fai, con chi vivi, cosa ti ha ferito ultimamente. Perché non ti sei sentita compresa dalla Psicologa? E i tuoi genitori? Facciamo così, scrivi ancora, tutto ciò che ti viene in mente, a volte mettere nero su bianco aiuta ad individuare i nodi, non può esser tutto nero, hai soltanto bisogno di affetto e calore, in questo momento.. Può bastare un abbraccio virtuale, in attesa di nuovi amici ? Buonanotte cucciola, aspetto tue notizie!!
3 novembre 2013
da Anonimo
Sono la persona che ha scritto la lettera. Grazie per aver risposto, ero convinta che non mi avrebbe considerata nessuno.
Il mio problema non è l'età purtroppo. Sono conscia che a 20 anni stati d'animo e mentali come quelli che sto vivendo io siano normali, ma nel mio caso... nel mio caso la situazione è un po' diversa. Da quando ho 15 anni sono scivolata in problemi quali disturbi alimentari, autolesionismo e depressione (quest'ultima persiste, gli altri due meno), perchè è molto facile che queste tre cose vadano a braccetto. Non amo alcolici o droghe (mai ubriacata e mai provato una canna, per dire), quindi le mie valvole di sfogo erano (e appunto sono ancora, ogni tanto) tagli e abbuffate. In passato andavo da una psicologa, e per un periodo anche da una psichiatra, perchè mio padre soffre di disturbo bipolare, e per qualche mese la psichiatra mi aveva prescritto uno stabilizzatore dell'umore in modo tale da ''tutelare il mio cervello'' dallo ''sviluppare'' quei ''meccanismi chimici'' che provocano il disturbo bipolare. Meglio prevenire che curare, insomma.
Tutto questo ovviamente mi DISGUSTA, perchè io vorrei essere diversa... vorrei avere tanti amici (ne ho una manciata, e non sto bene con loro, vorrei conoscere persone nuove), uscire e divertirmi (non esco mai, preferisco stare in casa), provare piacere nello stare in compagnia, nell'andare al cinema, vorrei riuscire a RIDERE... vorrei avere un ragazzo che mi voglia bene... sono STANCA di vivere in questo modo... e sono così affranta, che sono stanca... di vivere in GENERALE.
VORREI poter amare la vita, ma ora come ora non trovo stimoli, non provo desideri, nè emozioni che non siano dolore...
Comunque, attualmente sono iscritta al primo anno di università. Frequento psicologia. La scelta di questo corso di laurea è ovvia: spero un giorno di poter aiutare chi sta male come me, o come mio padre.
Inizialmente mi trovavo bene, ma non riesco a inserirmi più... ho conosciuto un ragazzo e una ragazza e passo il mio tempo con loro, ma mi sento esclusa perchè tra loro c'è feeling, e non riesco a farmi sentire... nel senso che sono più legati loro due, e io sto lì ma di fatto non riesco più nemmeno a parlare in loro presenza... ho conosciuto anche altri tre ragazzi che con me e miei due ''amici'' hanno studiato un pomeriggio della settimana scorsa, ma anche lì non riuscivo a parlare... non mi sento all'altezza, non mi sento abbastanza intelligente o bella o simpatica o... GIUSTA per poter anche solo rivolgere loro la parola...
Non so, ho fondamentalmente paura di farmi vedere e sentire dagli altri perchè non mi sento abbastanza, e non voluta. Nemmeno mia madre o mio fratello mi fanno sentire voluta (vivo con loro, i miei sono separati), e mio padre non mi considera... SE ANCHE CHI DOVREBBE AMARMI ''PER FORZA'' NON MI FA SENTIRE AMATA O VOLUTA, perchè dovrei CREDERE che io abbia il diritto di essere amata o voluta da qualcuno?!
Non sono degna dell'amore di nessuno, c'è qualcosa di profondamente sbagliato in me.
Ps: davvero, GRAZIE per aver risposto, mi sono commossa a leggere le tue parole. Un abbraccio anche a te
3 novembre 2013
da Anonima
Ciao! Avevo compreso che la situazione fosse un pò più complessa di quanto può generare una crisi dell'età, ciò nonostante è proprio l'età ad indurti a considerare il tutto in termini così drastici..la tua è l'età della purezza assoluta, bianco o nero, giusto o sbsgliato, di qua o di là..gli altri sembrano giusti, sanno stare bene insieme..magari sono stati soltanto più fortunati, con genitori più incoraggianti...tu sei tu, tesoro, e la tua bellezza la devi immaginare come quell'abbraccio di bianco e nero che c'è nel simbolo dello Yn e dello Yang.
Se frequenti psicologia ci sarà di sicuro la possibilità di frequentare una psicoterapia di gruppo, informati in facoltà, potrebbe aiutarti molto di più di una terapia individuale, in questo momento... a volte basta poco, si scoprono emozioni e dolori comuni, si vedono altre prospettive...prova ! Un abbraccio forte
3 novembre 2013
da Anonima
Ciao io posso dirti che non come te, ma alla tua età anche io ho passato una cosa del genere. e sono stati momenti difficili, sono una persona timida, non ho mai creduto in me stessa ed in presenza di molte persone spesso restavo così senza dire una parola e dopo iniziavo a farmi tanti problemi mentali e pensare che non ero all altezza degli altri e che nessuno mi capiva, che nessuno se ne frwegava di me. Però ad un certo punto, è successa una cosa che mi ha fatto dare un senso diverso alla vita. Mio padre ha avuto un cancro che fortunatamente è andata a buon fine, in quel periodo, vivendo quella situazione e parlando con persone che erano malati come lui, io ho iniziato a dare un senso diverso alla vita, ho iniziato ad avvicinarmi molto di più a Dio e questo mi ha dato la forza di affrontare la situazione. Ho capito da dove veniva quel mio stato depressivo, ho deciso di affrontare le mie paure decidendo che dovevo vincere io perchè lì fuori ci erano persone che volevano vivere e non potevano a causa di malattie brutte. Sono diventata più forte e ti dico che credere in qualcuno ti aiuta molto. Quando ti senti così Prega a Dio chiedigli di darti la forza, chiedigli aiuto, prega tanto ma Credici con il cuore, ti posso garantire che le cose miglioreranno. Più si va in basso e più le cose che arriveranno dopo saranno meravigliose. Non smettere mai di crederci e di sperare.Quando ti senti così scrivi qui tutto ciò che senti. Noi ti rispondiamo e ti aiutiamo almeno per quello che possiamo. Un bacio. Fatti forza e non smettere di sperare.
4 novembre 2013
da sarà
ciao cucciola, posso capirti perché ho passato un Po delle tue sofferenze... inizio col dirti che la tua vita e un dono prezioso e non devi assolutamente pensare o dire ci erte cose fermati un attimo e prova a pensare a quante persone che stanno morendo e darebberono tutto per vivere anche solo cinque minuti in più... questo ti dovrebbe far capire come la tua vita sia preziosa, avvolte ci sentiamo un inulita, altre che un sassolino niente e nessuno però per chi ti ama e chi ti vuole bene tu sei un tesoro prezioso! ti ammiro molto per quello che stai facendo e per il tuo Studio che sicuramente ti porterà ad aiutare tantissime persone ricorda che avvolte un sorriso può cambiarti la giornata prova a sorridere di più e ad amare te stessa un bacione amica
19 gennaio 2014 - Matera
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