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da giuly001
mia mamma, all'inizio della prima media mi ha detto: "alle medie si stringono le amicizie più forti". solo oggi ho capito che si sbagliava. ieri ero svenuta a scuola e una mia compagna mi ha aiutato. era andata a chiedere in classe una felpa pesante per coprirmi e nessuno ha detto niente. poi Ilaria ha detto: "io non gliela do prima che mi ci vomita sopra". il giorno dopo nessuno mi ha chiesto come stavo. NESSUNO. allora ho capito di essere circondata da b*stardi che dicono di essere miei amici, ma poi alla prima occasione ti scaricano...spero che almeno al liceo le cose andranno meglio. aiutatemi
16 novembre 2013
Categoria: Scuola
da anonima
Ti parlo della mia esperienza personale.Ora ho 28 anni una lurea triennale in economia e la specializzazione in finanza.Ricordo le medie con indifferenza, nonostante i miei compagni avevano fatto le elementari con me non ero per nulla popolare e i primi "gruppetti" si formano proprio alle medie.Non andavo neanche bene per gli insegnanti che mi definivano (un lupo solitario con i romanzetti in tasca),lo hanno scritto anche nel diario in modo che mia madre si rallegrasse.In realtà leggevo di tutto in quel periodo, ma se non sei una brava pecora gli insegnanti non ti premiano.Tante compagnette sembravano già donne, mentre io ero alta e magra, cominciavano a chiamarmi"manico di scopa"!!!Ti lascio immaginare la mia felicità nell'andare a scuola, ma 3 anni sono passati.Le superiori... il periodo più brutto della mia vita!Ho fatto la ragioneria e capitai il primo anno in una classe dove l'insegnante di italiano era mia zia... che "non conoscevo nemmeno perchè antiche liti di famiglia ci hanno sempre separato",subito mi fu appioppato il (raccomandata),anzi molti di loro, ignoranti e buzzurri, non mi volevano in quella classe.Mettici pure che nel frattempo avevo preso e prendevo lezioni di piano e avevo un gruppo heavy metal dove suonavo la chitarra e cantavo.Ti assicuro che i metallari in quel periodo non andavano per nulla di moda... ma almeno non ero più completamente piatta!!!HAHAAAA.Sono riusciti a mandarmi in un'altra classe dove l'insegnante "anche 2"ritenendomi figlia del diavolo mi misero infondo a destra (come il bagno),mi davano voti ridicoli anche se ero una dei pochi giovanissimi che potevano vantare una passione smisurata per la letteratura e la matematica che mi portava ad indebitarmi con le biblioteche della mia città e non conoscevano neppure autori locali.Tutto questo per dirti che tanti "bulli" che mi hanno reso la vita uno schifo sono diventati e forse lo erano già, dei falliti!!!300 kg con figli (ovviamente fatti da giovanissimi)e se lavorano(alcuni rubano)hanno dei lavori o che li disgustano o che non meritano (raccomandati dal papi),io mi sono pagata l'università facendo la cameriera, suonando nei locali il fine settimana, ho fatto anche la modella "per cataloghi"!!!!Sono riuscita a laurearmi con 110, ho conosciuto persone fantastiche, amiche fedeli, ho dato un calcio nel c*lo a tutti quelli che mi prendevano in giro...La vita cambia!!!
4 gennaio 2014
da alessia
per anonima:La tua storia è molto toccante, un pochino mi sono rivista.Le ragazzine di oggi avrebbero solo da imparare da te.Penso che ti sei presa una bella rivincita...brava!!Dovresti riscriverla e metterla in primo piano.
8 gennaio 2014
da barbarella
Ed ora, Giuly, come stai?Penso che faccia davvero male questa umiliazione, è come se per gli altri tu fossi invisibile..Certo..la scuola ti mette a contatto con tante prove, a volte si sentono superiori alle nostre forze, soprattutto se non hai alleati, qualcuno che faccia il tifo per te, che ti incoraggi a sentire che la vita NON può essere solo il dolore e la grande solitudine che provi..Ma bisogna trovarlo questo mentore-amico-alleato!Perchè può fare molta molta differenza.La ragazza che ti ha scritto si è molto immedesimata nella tua esperienza e forse da lontano fa il tifo per te..Anche questo conta.Poi nonostante tutto hai retto, non ti sei infilata nel buio tunnel della rabbia o della disperazione a tutti i costi, quindi i muscoletti ci sono.Abbi cura di te, quando senti che gli altri non ti vedono.Buon tempo, piccola Giuly!
15 gennaio 2014 - Bologna
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