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da Brando per Beatrice
05 luglio 2007...La fine di tutto... Sono passati 6 anni e 4 mesi e 14 giorni, anzi esattamente sono passati 76 mesi e mezzo, 333 settimane, 2331 giorni, 55945 giorni, 3356700 minuti...man mano che scrivo le ore e i minuti passano, scorrono veloci...e in tutto questo tempo non c'è stato un attimo in cui non ti abbia pensata...
Sto facendo un torto a molte persone scrivendo questa lettera, lettera che scrivo qui perché devo sfogarmi e lettera che tra qualche giorno ti verrà recapitata, è da troppo tempo che tengo tutto dentro, e ho bisogno no che gli altri sappiamo, ma che tu sappia la verità, che tu sappia i veri motivi dei miei gesti e delle mie scelte, che tu sappia tutto... Lo so che è sbagliato, sono passati troppi anni, anni dove il dolore mi ha logorato, anni nei quali ci siamo rifatti entrambi una vita, una vita rifatta dopo quasi un anno che ci eravamo lasciati per dimenticare il passato...sto facendo un grave torto a lei, e al tuo lui scrivendo qui, ma il torto più grande l'ho fatto a te e a me, l'ho fatto a noi...
Mia mamma, una volta mi aveva detto, che amare significava mettere da parte la propria felicità, per la felicità della persona che sia ma, anche se ciò avrebbe portato a scelte dolorose e sofferte...io ho fatto così, quel giorno dopo 7 anni di amore dove oltre ad amarti senza misura purtroppo credo anzi so di averti fatto veramente star male ha causa della mia vita complicata e complessa...col cuore che mi scoppiava e il dolore che mi uccideva ho fatto l'unico gesto che tu non mi avresti mai perdonato, con il viso rigato delle lacrime ti ho tirato uno schiaffo dandoti come scusante la gelosia, e tu toccandoti la guancia mi hai guardato dritto negli occhi, con gli occhi gonfi pronti a scoppiare in un pianto a dirotto, mi hai urlato che era finita che non saresti tornata da me, perchè un gesto del genere era inconcepibile, e cosi hai fatto, ti sei voltata e non ti sei più girata indietro, mi hai lasciato lì a piangere, e ti ho guardata andare via abbracciata alla tua amica e da lui che ti sorreggevano...credimi ha più fatto a me tirarti quello schiaffo che a te che l'hai ricevuto...pure in quel caso ho voluto che fossi tu a scegliere, perchè sono sempre stato un codardo, non riuscivo a pronunciare le parole "è finita" nemmeno ora che è finita da 6 anni riesco a pronunciarle...e ho preferito che fossi tu a dirle, tu che per me avevi dato anima e cuore, che ti eri messa contro la tua famiglia per me, tu che mi hai insegnato ad amare, e mi hai amato incondizionatamente, tu che hai pianto giorni e notti per me...mi dispiace sono stato codardo ed egoista...ma ti giuro che io sapendo che non potevo darti una vita felice, ho agito per amore, perchè meritavi una vita migliore...solo mia mamma sapeva i reali motivi del mio gesto...solo lei...
Da quel giorno ti rividi solo 8...
...ti rividi due anni dopo quando mia madre sapendo che aveva solo pochi giorni di vita ti chiese ti andarla a trovare di stare tranquilla, che io non avrei fatto nulla...arrivasti a casa mia bella come sempre con una fedina al dito che non era la mia, ma quella di Chicco, ed io già avevo la fedina la dito di Elena, abbracciasti le mie sorelle e mio padre, io ti guardai dalla porta finestra, tu ti girasti e fra noi ci fu uno sguardo interminabile, e in un secondo scomparisti chiudendoti alle spalle la porta della camera da letto dove c'era mia madre...uscisti dalla camera dopo tre ore, col volto provato, gli occhi pieni di lacrime nascosti dai tuoi occhiali da sole e la voce rotta...salutasti di nuovo tutti, dicendo alle mie sorelle di chiamarti per qualsiasi cosa e di tenerti aggiornata sulla situazione di mia madre, io ero fuori e quando tu uscisti da casa chiudendoti il portone alle spalle, ancora non ti eri accorta della mia presenza nel cortile, e poi eccoci uno di fronte all'altra, immobili non sapendo cosa fare o cosa dire, presi coraggio e ti dissi grazie, tu mi sorridesti quasi tirata, e e quando mi sfiorasti il braccio per dirigerti verso la macchina, avrei voluto fermarti...ma ti lasciai andare...non seppi mai e ancora non so cosa ti disse mia mamma...
Ci rincontrammo la seconda volta al suo funerale, che momento orribile, mi manca terribilmente, ti vidi appoggiata alla colonna infondo alla Chiesa, straziata dal dolore con al collo la catenina che mia madre ti regalò anni prima che ancora porti, ebbi una crisi al cimitero, imploravo il nome di mia mamma, e cercavo i tuoi occhi, le tue braccia nonostante Elena fosse accanto a me, appena ti vidi ti corsi incontro piangendo e ti abbracciai continuando ad implorare il nome di mia mamma, e tu li mi stringesti a te solo come tu sapevi e sai fare, ti chiesi di portarmi via da lì, tu mi guardasti, guardasti tutti mio padre, le mie sorelle, i miei cognati, mia nonna ed Elena, e tutti compresa Elena fecero il cenno di si con la testa, ti voltasti verso Chicco, lui come Elena a malincuore ti fece di si, solo allora mi prendesti la mano e mi portasti verso la macchina, salimmo in auto ed incominciasti a guidare con le lacrime che ti scendevano, rimanemmo in silenzio per tutto il tragitto, poi ti chiesi di guidare io, ti fermasti e facemmo cambio di posto, guidai ed arrivammo in quel posto che mia mamma tanto amava...in quella piccola casa piena di ricordi...incominciò a piovere, prima piano poi sempre più forte, ti chiesi di fermarti con me quella notte in quella piccola casa, all'inizio mi dicesti di no, poi accettasti, anche perchè il tempo peggiorava e tornare a casa era impossibile, non ti so dire come presero la notizia Elena e Chicco, non fecero discussioni forse rassegnati dalle circostanze. Accessi il fuoco, mi preparasti un thè caldo, e me lo portasti e io ti chiesi di sederti accanto a me, ebbi l'occasione di dirti tutto e non lo feci, parlammo di mia mamma, e poi tu crollasti nella poltrona dolcemente ti presi tra le braccia e ti misi nel letto, mi sedetti sulla sedia a guardarti dormire, cosi bella, cosi innocente...chiedendomi perchè fui cosi stupido a non lottare per te invece di continuare a dannarmi per tutto il resto della mia vita, erano le 04.00 di notte ed io ancora ti guardavo dormire, tu apristi gli occhi e mi guardasti, scoppiasti a piangere, corsi vicino a te, erano passati due anni, ma ti presi il viso tra le mani e ti baciai, tu all'inizio ti opponesti ma poi no, facemmo l'amore, sembrò di tornare indietro nel tempo, era come se il tempo si fosse fermato, eppure erano passati due anni.
Il mattino seguente tornammo a casa mi accompagnasti a casa, dicendomi che non doveva succedere, che era stato un momento di debolezza, so che non pensavi quelle cose, ma feci finta di pensarle pure mio, sarebbe stato più facile, ma soprattutto mi dicesti che l'avresti detto a Chicco, perchè lui non si meritava quel tradimento, continuasti a parlare dicendo che Chicco era un bravo ragazzo, che come io ben sapevo, lo conoscevi e conoscevo dal 2000, che lui sapeva che tu dal 2000 al 2007 avevi amato solo ed unicamente me, come io te, era il nostro migliore amico all'epoca, che sapeva tutto, che quando si dichiarò un anno dopo esserci lasciati lui si sarebbe accontentato anche solo del bene, perchè sapeva che l'amore vero si prova solo una volta, che tu dai tuoi 13 anni fino ai tuoi 20 anni come io dai miei 15 fino ai miei 22, mi avevi amato con tutta te stessa, che il nostro rapporto ti aveva fatto crescere in fretta dato le situazioni, ma non eri pentita, perchè altrimenti non potevi essere quella che eri. Ti ascoltai in silenzio pronto a scoppiare e dirti di tornare con me, non lo feci, non potevo rovinarti di nuovo la vita, accostasti arrivata al cortile, e scesi dalla tua macchina, chiedendoti scusa per tutto, e ringraziandoti, ti accorgesti delle mie lacrime, e prima di scoppiare totalmente chiusi lo sportello e ti vidi andare via.
Non ci fu giorno, notte, ora, minuto, secondo che non pensai a te, mi dannavo l'anima e ancora mi danno...
Dopo due mesi mi chiamasti dicendomi se ci potevamo vedere che dovevi parlarmi...ci vedemmo nel tuo appartamento, e mi dicesti che aspettavi un bambino, il nostro bambino, che di Chicco non poteva essere, ebbi uno shock, sai quanto desideravo un figlio da te? L'ho sempre voluto dalla prima volta che abbiamo fatto l'amore ma all'epoca eravamo troppo giovani, i tuoi già lo sapevano, Chicco anche, accettando la situazione anche questa volta ha accettato, come Elena quando poi gliel'ho detto, hai subito messo in chiaro che non volevi niente da me, ma solo che volessi bene al bambino, come potevo dirti che già amava e amo il nostro bambino quanto amavo e amo la sua mamma, che tramite le mie sorelle se io avrei voluto mi avresti tenuto aggiornato sulla gravidanza, accettai accettai tutto, l'ennesima occasione di dirti la verità svanita, ho sempre sognato una famiglia con te, maledette convinzioni che tu e nostro figlio senza di me state meglio. Ti ho rivisto il giorno del parto, sembravi una rosa appena sbocciata, e il nostro piccolo Matteo il tuo bocciolo appena nato, porta sia il mio che il tuo cognome, perchè tu hai detto desidero che tu sia presente come padre, hai fatto sempre di tutto per farlo, sono io che non volevo venire all'ecografie, perchè vederti e non poterti stringer emi procurava e mi procura dolore, ma hai documentato tutto e quindi ho saputo tutto ciò che c'era da sapere.
E poi eccoti il giorno del battesimo bellissima con Matteo, vi ho riempito di nascosto di foto, Chicco sempre al tuo fianco ma ormai non state più insieme, hai detto che non era giusto per lui, che si merita qualcuno che lo ami davvero senza misura e non si deve accontentare di chi non può dargli quell'amore profondo, ma a lui non gli interessa, gli basta avresti al fianco, come Elena si accontenta, mi dispiace pure per lei, ormai sa che non voglio stare con lei e credo che lei stia iniziando a capire, ma a me sta scoppiando il cuore, e non posso permettermi di farvi del male, siete preziosi e rari. E poi ci siamo rivisti ad ogni compleanno di nostro figlio...dovrei dirti che ancora ti amo e non ho mai smesso di amarti, ma tu non mi perdoni quello schiaffo. Vedo nostro figlio ogni due giorni, o lo porti tu dalle mie sorelle o vengono loro a prenderselo, ma io vorrei stare con voi ogni secondo, ma potrò mai rendervi felici, potrò mai farlo...non mi si capacita il cuore...spero che tu mi capisca, che mi perdonerai, che tornerai con me.
Ti amo.
Beatrice perdonami se puoi.
Brando.
21 novembre 2013
Categoria: Lettere
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