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da Anonimo
Cerchiamo di non mischiare le carte. Chi è andato a parlar male di me a mezzo mondo sei tu e non io che mi sarei fatto volentieri i fatti miei perché di fatti miei ne ho tanti che non hai l'idea e non avrei certamente tempo e voglia di pensare a quelli altrui se non fosse per tutto ciò che mi hai combinato. Sappiamo entrambi quel che è successo quest'estate a Giugno e che si è reiterato per ben quattro volte. Perché giungere a tanto? Perché trasformare l'amore nel suo totale opposto? Cosa ti ho fatto di tanto grave? Pensavo di aver di fronte una persona per bene, una con cui si potesse parlare tranquillamente senza timore di venir traditi. Mi fidavo. Pensavo che fossi libero di dir tutto quel che mi passava senza pericoli e senza timore che queste cose uscissero fuori di lì. Credevo che fossero tutti un pò come me, persone leali e per bene, incapaci di pensare e far male. Invece proprio dove dovevo trovare maggiore sicurezza ho trovato le mie peggiori paure. Che ci posso fare se sono così? Le mie emozioni riuscivo a controllarle alla perfezione prima. Prima non avrei dato motivo di lamentarsi a nessuno. Tanto che fossi felice o meno non importava nemmeno a me. Nemmeno adesso m'importa, nonostante molti mi diano dell'egoista. Sono diventato così e me ne vergogno tantissimo. Non ne posso più e nessuno sembra capirlo. Pensavo che almeno lì con te, non avessi di che preoccuparmi, che fossi lì per capirmi, aiutarmi e ascoltarmi. Invece... incredibile. E vorrei che almeno per una volta capiste che se mai da questa cosa uscirò tornerò come prima, non dando a nessuno motivo di lamentarsi, perché sono così, una persona tranquilla, pacifica. Perché dovrei pensare a guastare la vita degli altri quando ci sono tante cose meravigliose e più degne da fare in questa vita, cose che potrei fare se stessi bene? Purtroppo non lo volete capire. Pensate di sapere tutto e meglio di tutti da poter decidere delle sorti di una persona. In realtà questo è un vostro grande limite perché non tutto è spiegabile con i vostri schemi. Avessi fatto quel che avete osato fare voi a me non mi riterrei più degno di continuare a fare quel che faccio, perché non potrei in scienza e coscienza, ritenermi una persona in grado d'aiutare. Invece in questo mondo di mer*a valgono i soldi, vale quello che ne penserà l'altro della cricca che potrebbe rivalersi in futuro, valgono baggianate come il protocollo. Vergognatevi. Più mi accorgo di quanto fate schifo più mi accorgo di quanto poco avevo di cui incolparmi perché su questo pianeta di schifezze dove va avanti lo schifo e non il bene quelli che stanno meglio siete proprio voi. E quando parlo di schifo non intendo quei ritegni inutili di cui vi piace ritenerci i portatori. Intendo tutto quello che è seguito ai ritegni, che tra l'altro riuscite a vedere solo voi (chi sa perché): l'inverecondia con cui mi avete messo in difficoltà, la spudoratezza con cui avete dichiarato il falso e avete osato fare in modo che non parlassi più. Non so come in tutto questo c'è ancora una parte di me che riesce a perdonare. Questa con voi non c'entra niente perchè fa parte di me e della mia persona, non certo di voi. Non ne posso più e non certo perché ho subito poco. Non so se qualcun altro al posto mio avrebbe sopportato lo stesso. Io ho continuato. Spero che Dio ti perdoni dato che sembri crederci tu.
24 dicembre 2013
Categoria: Sfoghi
da Anonima
Non ho parlato a nessuno di te
25 dicembre 2013
da Anonimo
E chi è stato allora, io?
27 dicembre 2013
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