Carta Bianca

da Anonimo

Ma smettila di trattarlo come un bambino…l’unica differenza fra te e lui e che tu vivi nel costante bisogno di avere qualcuno e lui no. Chi è più bambino fra voi due allora? Si sta bene anche da soli.. hai mai provato questa sensazione di estrema e totale completezza? Vorrei vedere che cosa faresti tu senza la tua cricca di sostenitori..ti perderesti probabilmente, non riusciresti a andare avanti perché sei forte solo quando puoi fare gruppo.. credi che si possa stare bene solo quando ho il fìgo che mi fa sentire importante, oppure faccio casino oppure quando la sera esco e faccio passerella fra gli amici col vestitino atticcato… lui no, lui sta bene anche così.. e ne sei talmente sorpresa, talmente credi all’impossibilità della solitudine da pensare addirittura che provi invidia.. sì ne prova eccome, ne prova tantissima per chi è talmente inconsistente da riuscire a credere che quanto più saprà rendersi popolare, spesso a scapito degli altri, tanto più aumenterà la sua felicità… quanta compassione gli fate.. quanta pietà mi fai.. quanta disperazione si coglie in questo assurdo volersi aggrappare all’esistenza per coglierne una pienezza che è solo illusoria e passeggera, questo idolatrare la giovinezza e le sue follie.. e non credere che non l’abbia provato il tuo stile di vita.. l’ha provato e l’ha vissuto.. ed è riuscito solo a dirsi è “tutto qui?”.. è per così poco che ritenete di essere migliori di altri? Sembrate solo un branco di scimmie esibizioniste, una sfilata di baccanti. Siete così piccoli, così deboli che basta un fuoco di paglia per distruggervi. Lui non sente la necessità di gettare fango per sentirsi migliore, non sente la necessità di distruggere l’altro, vorrebbe tanto essere stupido com’è stupida la maggior parte della gente che riesce a sentire grande la propria pochezza solo distruggendo quel che c’è di bello nell’altro e che loro non hanno e non potranno mai avere perché si sentono forti: talmente sono orgogliosi della loro vanità da tenersela cara cara così com’è; perché non essere come tutti? Perché aver bisogno di andare oltre continuamente? E anche quando in apparenza può sembrare di avere tutto c’è sempre dell’altro? Perché la stupidità della pienezza che hanno tutti sembra troppo poca? Perché non fermarsi e dire, sì, l’esistenza di tutti è stupida ed io sono strafelice di questa stupidità? Perché sentirsi infelici del nulla altrui e felici del proprio che gli altri tentano di distruggere? Lo incuriosisti. Non sembravi come tutti. Gli sembrava di aver trovato la famosa eccezione in quel suo stare un po’ per conto suo… in quell’essere assorti che a tanto faceva pensare… e invece… l’ennesima anima di paglia.. e dire che ancora crede a quello che gli occhi del cuore avevano visto.

6 gennaio 2014

Categoria: Carta Bianca

da Anonima

E fai bene a crederci perché gli occhi del cuore, non sbagliano mai

6 gennaio 2014

da tu

Non ha capito niente.

7 gennaio 2014

da Anonimo

non capisco se queste cose le scrivi per darti da solo delle spiegazioni o perche' conosci davvero l'esistenza di questa persona.
capisco giudicare un comportamento secondo il proprio criterio ma addirittura avere la presunzione di conoscere l'anima di qualcuno mi pare esagerato nonche' impossibile.
forse avevi bisogno di sfogate qualcosa.

non c'e' nulla di piu' sbagliato del vivere portandosi in tasca le verita' che ci si crea.

7 gennaio 2014