Lettere

da Meg

Cosa potevi aspettarti.Da come ti sei comportato pare tu sapessi che tutto questo sarebbe arrivato ad esplodere, pareva anzi che tu ne fossi profondamente convinto fin dagli albori della nostra conoscenza.
É per questo che il tuo preservare nel confondermi e nell'intorpidirmi con i tuoi comportamenti sorprendentemente illogici mi ha lasciata stupefatta.
Pareva quasi che tu non aspettassi altro che avermi davanti eppure a parole tiravi in ballo grandi discorsi nei confronti dei quale tu stesso non eri all'altezza.
Non ci si può riempiere la bocca di parole come giustizia, rispetto e stima e poi non avere più nulla da dire quando ti sono davanti al viso.
Se perlomeno fossi stato coerente o almeno avessi fatti valere le tue giustissime parole, ora potrei dire anche io di avere stima di te.
Ma di te non posso valutare le parole.
Perché vedi, tu mi hai sempre detto tutto e il contrario di tutto facendomi perdere ogni briciola di tranquillità.
Per cui le tue parole sono solamente parole, e perciò di te valuto i fatti.
Valuto i messaggi a notte fonda, il tuo cercarmi insistentemente anche se io non ti rispondevo.Questi sono i fatti.
Io non mi riempivo la bocca di grandi parole perché non mi sentivo cosi leale e giusta difronte a te, mi sentivo in tuo potere.
Io sono stata mediocre ma sono stata vera, pormi sul viso una candidissima maschera che non mi apparteneva non mi avrebbe resa veramente migliore, una maschera é soltanto una maschera.
Io ti ho detto semplicemente che non mi importava salvare l'onore o la mia rispettabilità, o la tranquillità delle nostre vite.Io ti ho detto solamente che avevo bisogno di guardarti e respirare, pur passando per una mezza matta che palesa senza problemi una cotta clamorosa per il ragazzo sbagliato.
Il punto é che poi eravamo uguali io e te in quel buio mentre quella maledetta pioggia non faceva che cadere e cadere ancora.
Io e te eravamo uguali, nonostante le tue nobili intenzioni, le tue legittime premesse e le tue sacrosante reticenze, tu eri li a respirare polvere e voglie languide esattamente come me, CON ME, e credimi non c'era nulla che ci distinguesse in quei frangenti.
Quel desiderio era perfettamente uguale, ma che io difronte alle tue labbra tremassi lo sapevo già.
Mi ha sorpreso sentir tremare te.

12 dicembre 2014

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