Carta Bianca

Più volte ti ho sentito un po’ sotto pressione. È qualcosa che avverto anche se non me ne parli. Quindi vorrei dirti una cosa che va al di là di tutto. ..Noto in te un fortissimo senso del dovere, che sicuramente ti fa onore. ma a volte mi sembra che ti schiacci e ti risucchi come in un vortice in cui devi fare tutto per gli altri senza pensare a te. non vorrei che tu ti abituassi a questo e perdessi i tuoi slanci, emotivi e non, o quella parte di te che adoro e che si diverte sul bob anche se all’inizio non vuole salirci.
Recentemente ho letto un esperimento interessante, fatto su dei leoni. Se vengono messi in una stanza e mandano scosse su una parete, loro si spostano sull’altra per evitarle, e quando aprono la porta della stanza vanno via. Ma quando le scosse sono inviate su tutte le pareti della stanza, i leoni si abituano e non vanno più via anche se la porta della stanza è aperta. Quella diventa quindi la loro nuova condizione, anche se non se ne rendono conto.
Un’altra riflessione è quella di non vivere la vita che gli altri vorrebbero per noi. Il tempo ha un valore troppo prezioso per buttarlo via, per non seguire il cuore o per rendere felice solo “il nostro contorno”. Mia madre non approva la mia decisione di lavorare fuori. infondo non è che stavo morendo di fame o non avessi lavoro.. quello che non capisce è che mi sentivo, forse peggio, morire dentro, senza stimoli e con tanti vincoli che non mi facevano bene. non è nemmeno felice che non mi sia ancora sposata quando le figlie delle sue amiche lo sono già.. ma io per ora non me la sento… e lei lo deve accettare.
Un ultimo messaggio che voglio condividere con te riguarda la programmazione e le abitudini. Sono comode e apparentemente rassicuranti ma molto pericolose...

31 maggio 2015

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