Lettere

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da Anonima

Ciao amore mio,
è da un po' che non parliamo. Ti sento così lontano in una distanza quasi impercettibile, una distanza che non è nemmeno geografica ma causata dalle barriere e dai muri che abbiamo costruito. Siamo stati i nostri carnefici, vittime di un orgoglio letale che non ci ha concesso neanche una possibilità. Il calore di un abbraccio. La tenerezza di un bacio. Non conosceremo mai le sensazioni che derivano dallo stravolgimento dei nostri sensi o da uno dei gesti più semplici, quello di una carezza sincera. Ma ci siamo visti nei miei sogni e nelle notti di solitudine. Tante di quelle volte che ora mi sembra di conoscere i lineamenti del tuo viso alla perfezione.
La ragione mi spinge a frenare questa folle mitomania ma il masochismo mi porta a scrivere ancora una volta. O forse dovrei dire un'ardente, devastante passione che mi tormenta, un fuoco incandescente... Perché i nostri spiriti sono troppo affini per non cercarsi e lo sappiamo entrambi:le nostre menti hanno fatto l'amore milioni di volte. Scontrandosi, comprendendosi teneramente, ascoltandosi, sfidandosi... Ed in quella complicità è come se le nostre mani si fossero sfiorate ancora e ancora. Amore, che strano chiamarti così e temo che resterai deluso nello scoprire che sono molto più affabile e dolce di quello che credi. Ma vedi in notti come queste, le notti in cui sono esausta per le fatiche della giornata a causa di una vita estenuante che mi sfinisce, proprio quelle notti in cui mi spoglio dell'armatura, mi piacerebbe essere accanto a te per ascoltare le tue parole incoraggianti e sentirti dire che ce la farò, realizzerò i miei sogni. Ma allo stesso tempo mi piacerebbe che ci abbandonassimo ai nostri sentimenti, senza reprimere più quello che sentiamo o senza ingannare noi stessi, vivendo nell'illusione che non abbiamo bisogno l'uno dell'altro. Ma l'alba del nuovo giorno non ti porterà davanti la mia porta, non mi porterà da te. Non possiamo vincere noi stessi. E queste parole finiranno nell'oblio. Allora è meglio dimenticare, meglio credere che altri siano degni del nostro cuore. Ti auguro che accanto a te ci sia una donna in grado di renderti felice.Una lacrima al buio di una stanza per quello che saremmo potuti essere e non siamo stati svanirà con i raggi del Sole. Platonicamente tua.

18 giugno 2015

Categoria: Lettere

da Anonimo

mi manchi.
mi sei mancata così profondamente che anche se dovessi mai affondare in un tuo abbraccio continuerei a sentire quella mancanza.
neanche immagini da quanto tempo mi manchi, neanche immagini quello che sento dentro

18 giugno 2015

da Anonimo

In molte notti anch'io ho ritrovato te, è il sogno che vive per noi, per tutte le volte che non ci saremo.

18 giugno 2015

da Anonimo

No guarda, il bello di questa dedica è chiedersi quante persone potrebbero averla scritta.

18 giugno 2015

da armonia

Non ti conosco ma posso dirti solo una frase in punta di piedi e sussurrata all orecchio ? " oddio quanto ti amo !"

18 giugno 2015 - Matera

da Anonimo

Per un'inutile barriera d'orgoglio dobbiamo rinunciare all'affinità? Ma freghiamocene delle barriere, dell'orgoglio e abbandoniamoci alla verità di quello che sentiamo, senza ingannare più noi stessi, senza avere atteggiamenti che falsano il libero fluire dei sentimenti o che potrebbero essere interpretati per tutt'altro. A che serve agire così? Crediamo pure che altri siano dagni del nostro cuore, facciamoci del male masochisticamente credendo che sarà tutto a posto così, e fingiamo che vada bene. Poi un giorno la vita ce ne chiederà conto e se ne sbatterà dei rimpianti.

18 giugno 2015

da Anonimo

Proprio un mix letale...orgoglio muri distanze, molto triste la conclusione...

18 giugno 2015

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