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da Anonimo
Ieri sera sono stata io a venire da te.Le strade del tuo paese mi sembravano infinite, la luna pareva esplodere di bellezza e ci guardava beffarda sapendo di essere lei, la piu bella.E non ti vedevo ma dov'eri?camminavo e camminavo a testa bassa, vuota e libera, e ad un certo punto eccoti.Non ti avevo neppure visto all inizio, e poi ti ho finalmente guardato in faccia, non ti riconoscevo con quegli occhiali che non ti ho mai visto, e mi chiedo perche ti ostini a coprirti quei due occhi che illumimano.Ti ho visto si, finalmente,dopo più di un mese eccoti li, nemmeno il tempo di realizzare ed eccoti davanti a me timido e sorridente, ma lontano e beffardo come quella luna ingrata che non si fida dei mortali, cosi incostanti e bui.E ti avrei stretto a me, ti avrei abbraccciato senza trovare una scusa, e invece no.A malapena ti ho guardato in viso, ti ho salutato con un paio di quei baci inconsistenti, finti,di quelli che si danno sulle guance sfiorandosele e non baciandole.Ma ho potuto sentire ugualmente il tuo calore, intenso e sferzante, pulito.E mentre avvicinavo il mio corpo al tuo, con quei gesti rallentati dall'alcool, desideravo farti sentire anche io quanto fossi calda, desideravo che il contatto con la mia pelle ti facesse provare qualcosa, che ti donasse uno strappo sordo li dove più puoi sentirlo.E chissa se toccandomi con quella leggerezza tu non abbia sentito il bisogno di tornare indietro, di cercarmi.Non ridevamo tanto io e te, i nostri amici si salutavano allegramente ma io e te non avevamo nulla da ridere, io mi sono sentita persa come ogni volta che ti guardo, tu sembravi silenzioso e defilato.E poi nulla...pochi secondi e tutto é tornato alla normalità, maledizione.Maledetta me che son voluta arrivare fin li per sfiorarti la pelle pochi secondi, che non ti hanno lasciato ricordi.
3 luglio 2015
Categoria: Confessioni
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