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da Celeste
Si può mettere in gioco sé stessi, ma non si puó più decidere liberamente quando in gioco ci sono gli altri.
Così quando la mafia prende un tuo figlio, tu paghi il riscatto, anche se non è giusto.
Così io non riesco più a dire, scegliere liberamente, quello che sarebbe giusto, anche se ingiustamente va contro di me.
Ma non è nemmeno giusto, e non si può nemmeno, cedere al ricatto quando questo non si basa su nessuna ragione, su nessuna colpa di altri, altrimenti queste sarebbero palesate e non nascoste, e quindi si tratta invece di pura volontà distruttiva,
perché questo sarebbe l'avvio di un'altro corso maligno di distruzione ancora peggiore... non posso dire chiaramente, ma dovrebbe essere chiaro che alcune condizioni non sono la salvezza ma la distruzione, e se distruzione non si può evitare è inutile cercarsi quella più stupida e abietta
alla fine mi sembra tutto un farsi dire con la forza che si è migliori e più intelligenti,
...a dire la verità vorrei dirti, fai qualcosa per lei, e io penserò diverso di te, ma non è così, perché i fatti, il significato dei fatti parlano chiaro e balzano all'evidenza anche se non vuoi vederli, almeno per alcuni, ma credo, non tenterò di far capire anche io la mia risposta... Il fatto è che questo non mi sembra vita per nessuno... ma si può ragionare ancora con logica davanti al dolore degli altri? Che diritto si ha? Perché noi forse, nelle stesse condizioni non vorremmo le stesse cose?
Certo la logica dice che dal dolore e dalla morte non si può scappare. Però non si può; siamo umani; e il male, come sempre, prevale...
21 settembre 2015
Categoria: Carta Bianca
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