Lettere

da Norma

Devo usare il mio nome vero per farmi riconoscere, perché oggi mattina dell' 8 novembre 2015, ho deciso amor, ti ho mandato sms sul cellulare per dirti che scrivo qui su dediche.it, per te amore. Ciao piccolo dolce. Che bello poterti scrivere. Dunque sai che mi succedeva a volte di sognarti e ti raccontavo sempre i miei sogni. Stanotte ti ho sognato, che eri nel letto sdraiato accanto a me e avevi il braccio sul mio collo la mano destra vicino al mio viso e ti davo un bacino sul pollice dove tieni sempre la fedina, che poi ne avevo comprata una simile argentata e la metto sempre ora. Mi sono svegliata con cuore sereno, con la sensazione precisa che eri lì col tuo pensiero e anima. Mi viene sempre da sorridere quando penso che ogni cosa che portavi addosso mi piaceva tanto che volevo comprarmela uguale identica ma non ci riuscivo mai, simile ma identica non la trovavo e mi arrabbiavo tanto con me stessa! Ti ricordi quando mi ero fissata di comprarti io una fede che doveva essere di fidanzamento? Ne volevi una particolare larga. Ne avevo trovata di dolce e gabbana, bella ma non l'avevo comprata perché non sapevo come fare per le misure. Pensa che ora quando sono dentro l'ipermercato vicino a dove vivo ora c'è la gioielleria e quando ci passo davanti penso continuamente alla fede che non ti ho mai comprato. Chissà se c'è? Ho pianto tanto quando ho realizzato che non ci saremo mai sposati, ma tu mi dicevi che noi siamo già sposati con l'anima. Si è vero. Ma ho sempre bisogno che tu confermi quello io già ho forte nel cuore. Poi ti ho chiesto di fantasticare un po', immaginare come ti saresti vestito se invece avremo potuto sposarci. Ho chiesto se sportivo od elegante visto che noi vestiamo molto casual-sportivo di abbigliamento quotidiano, mi hai risposto elegante con giacca, lo so che hai detto azzurra solo perché è il colore con il quale descrivo sempre la tua anima dolce. Ma non so se vorresti proprio azzurro. Io non te l'ho mai detto te lo scrivo ora, elegante, lungo il colore ero indecisa, ne avevo visti di carini stile donna greca, poi avrei messo un'acconciatura con un cerchietto sottile tra i capelli. Ciao amor, a presto.

8 novembre 2015

Categoria: Lettere

da Anonimo

Che te ne fai di quel Luca? Tu sei innamorata cotta, gli stai appresso mentre lui non ti pensa, gli scrivi messaggi chilometrici e lui ti risponde con quattro parole, lo vuoi sposare e lui non vuole, gli dici che sei su dediche e scrivi in vano sperando che a lui passi per l'anticamera del cervello di dirti una piccola cosa. Io a questo punto me ne sarei trovato un altro. Sveglia ragazza che lui con te non c'è voluto mai stare. Si vede lontano un miglio.

9 novembre 2015

da Noma

Si è vero, purtroppo io me ne sono innamorata perdutamente. Non posso incolparlo di nulla. La vita mi ha costretto a scegliere, e ora devo stare senza di lui. Lui non mi ha mai promesso nulla e nonostante ciò mi ha dato tanto perché ho bisogno di amare, ecco si è lasciato amare e mi ha salvato l'anima, non mi sono inaridita né inacidita, ti pare poco? Però certo prendo atto che devo cambiare soggetto. Solo che il mondo di oggi offre amori mordi e fuggi io voglio quello eterno

11 novembre 2015

da Norma

E' vero, con me non c'è voluto mai stare, io me ne sono innamorata perdutamente, punto, questa è la verità e basta, poi mi arrampico su mille ipotesi e teorie, ma vedi ho passato dieci anni, non uno, dieci anni a sperare e a lottare per cercare di farmi amare da lui, questa speranza mi ha tenuto tenuto compagnia mi dato una sferzata di energia ogni volta che mi sentivo inutile e triste, probabilmente ha subito un trauma perché è stato lasciato dalla donna che amava e da lì si è chiuso, forse riesce a vivere solo così ormai, io mi sono intestardita perché mi ha fatto provare grandi emozioni e non volevo che finisse tutto, tanta volte abbiamo mollato tremila volte ci siamo ripresi, ma è ancora precipitato tutto, non voglio che cambi ormai il suo equilibrio che lo fa vivere, ma quando mi dice che sono io che non ho più voluto vederlo devo rispondere la verità, e magari mi fa ritornare sul punto che forse si poteva trovare una soluzione ai problemi. Non so cosa dire ormai, sarà quel che sarà.

12 novembre 2015