Lettere

da Gabibbo per Pollon

Perché la vita è così? Perché così crudele? E con crudele, non intendo per la fame nel mondo la guerra o cose del genere, parliamoci chiaramente, nessuno è così tanto altruista ed io non faccio alcuna eccezione... Parlo della felicità personale, perché anche inconsapevolmente, è quello a cui punto ogni singolo individuo, ora che sia attraversi i soldi, lo sport, il lavoro o l'amore... Perché tutto sto ragionamento? Perché io mi chiedo, ca**o, ma non andavano bene così come stavano le cose? Perché mandarla da me? Perché mandare proprio lei? Per punirmi? Certo non posso dire di aver passato le pene dell'inferno, ma in generale le cose non mi sono mai andate troppo bene, tra l'amore, le amicizie, la famiglia, i soldi...Praticamente ho accumulato debiti dall'adolescenza, da poco risolti e presto ricomincerò con un altro immenso debito che mi durerà per almeno 20 anni, ma alla fine alla vita di “prima” ero abituato! Potevo farcela, potevo viverla, ne ero il cinico padrone, si era creato quello spesso strato di gelo, che nemmeno il sole cocente d’agosto poteva più sciogliere, o almeno così credevo… Avevo sinceramente deciso di non scriverti più, di staccarmi da te, dal tuo pensiero, dalle tue parole….Penso e ripenso alla cosa che mi dissero, alla cosa che mi disse una persona anni fa, al fatto che me ne sarei pentito, al fatto che prima o poi mi sarei accorto dello sbaglio più grande della mia vita, soltanto che non sapeva o almeno non sapevo io, che non stessimo parlando di lei in quelmomento, ma di te!!!
Poi che vedo? Controvoglia, perché non volevo, perché non avrei dovuto, perché sapevo di non doverlo fare… La dedica mi dirai? No quella forse l’aspettavo, ma di trovare sulla tua bacheca la canzone che da giorni mi perseguita la testa senza lasciarmela in pace no, quello no! E adesso so che questo addio ha una colonna sonora… Di quello dolci, di quelle tristi, di quelle che non si dovrebbero, che non dovresti ascoltare, eppure una volta, ed un'altra, ed un’altra ancora, a rimettarla su, a riascoltarla, come se si volesse sadicamente tenere aperta una ferita, senza un perché, forse magari per farla sanguinare, forse per cercare anche col dolore stesso di riempire quel vuoto che ormai dentro si è creato!
Il vuoto… Quello è il mio problema più grande, tu, tu, così dolce, così tenera, così piccola, il mio “Ground Zero”!!!!
Ti odio, di odio e mi odio con tutto me stesso…
Mi odio perché con la mia “esperienza”, avrei dovuto avere più “fiuto” e capire che una “saputella” come te non avrei dovuto farla entrare nella mia vita… Non avrei dovuto farla avvicinare alla mia anima… Non avrei dovuto farle toccare le corde del mio cuore, perché artisticamente parlando “me le avrebbe suonate o cantate nel tuo caso”!
Mi hai fatto riscoprire cose che non dovevo e non dovevi riportare su, su in superficie… L’impatto con te è stato devastante, ma i danni collaterali sono molto peggio, un epidemia perla quale non esiste vaccino e mai esisterà… Per combattere una guerra bastano i mezzi, ma se la mia guerra è un virus per lo più invisibile, impalpabile ma che stritola il cuore, giorno per giorno, come faccio a combatterla? Per di più quando quel virus io me lo farei cucire addosso, per poterlo tenere sempre con me!
Non è bello dire ad una persona che sta diventando la tua malattia ma è così!
Il tuo sogno, il tuo mondo parallelo, sono il mio incubo ricorrente….Vuoi sapere fino a che punto? Ho parlato con lei, le ho chiesto se mi amasse davvero, se fosse davvero pronta a dividere la vita con me, se fosse disposta a sopportare tutto ciò che “sono”…. Mi sarebbe bastato un cenno, il minimo tentennamento per mandare tutto per aria, ma non c’è stato! E tutto questo per cosa? Per l’unica cosa che tu ammiri di me e che io detesto, mantenere le promesse! Perché il mio senso del dovere mi impedisce di fuggire, di spezzare un altro cuore, perché mi impedisce di essere come “lui” a discapito della mia stessa felicità, quel sano egoismo che deve avere una persona per essere felice, quell’egoismo che non “avremo” mai!
E così… Mi ritrovo ad odiare tutto quello che più al mondo vorrei… Quella casa, quei profumi, quella musica, quelle coccole… te! Il poter stringere un coso cicciotto come me, e morbidoso come te, con i miei occhi, la tua bocca, il mio senso del dovere, la tua sensibilità ed il nostro amore da portarsi dentro! Tra un’ora, rimetterò la maschera, in modo “dolcemente freddo” ed ancora una volta farò finta di nulla, questo mi resta!
Questo ti resta quando addosso ti passa un tir di circa 1 metro e 60 carico d’amore, senza volante e senza freni.. Può soltanto schiacciarti… Dolcemente Schiacciarti!
TI odio, ti odio, e ti odio ancora… Io un terremoto del genere non l’avevo mai vissuto! Le mie fondamenta le hai scosse in un modo così profondo, che non so né se, né per quanto reggeranno!
La vita di ogni giorno si fa sempre più faticosa, i respiri affannosi, ho un mal di stomaco quasi perenne (non perché vuoto ovviamente, prima che tu faccia stupide battutacce), mi stai distruggendo!
Potrebbe bastare tutto questo? Ovviamente no... Si è aggiunto anche il fatto che adesso ho voglia, voglia di scrivere senza fermarmi, di gridare a tutti che nell’amore vero si deve credere, lo si deve cercare, si deve insistere ed una volta trovato afferrarlo con tutte le proprio forze, passando su tutto e tutti, a costo di farsi il vuoto intorno, non importa come, non importa cosa dirà la gente, perché altrimenti quel vuoto si sarà costretti a portarlo dentro!!!
Sii, felice, provaci, ti prego, fallo per me, fallo per tutti e due, perché è l’unica cosa, l’unico pensiero che mi da la forza di continuare…
Un’ultima cosa… Forse ho capito un motivo in più del perché questa canzone mi lega a te!
Quando l’ascolto e chiudo gli occhi, mi viene in mente una scena ovviamente se non ricordo male perché di sicuro come al solito saranno state le 2 o 3 di notte quando è successo…
Ad ogni tocco di pianoforte, immagino le mie dita che scivolano lungo la tua fronte, al tuo nasino, alla tua bocca… Ricordo che una volta facendo questo gesto ti scappò un sorrisino, e chiedendoti il perché mi dicesti che la cosa ti aveva fatto sorridere perché era un gesto che faceva una persona a te cara che adesso non c’è più…
Oltre alla moto, sapere che c’è anche qualcos’altro che mi lega al suo ricordo mi fa piacere, perché io avrei fatto così, ti avrei protetta sempre e comunque ad ogni costo proprio come avrebbe fatto lui!

Ti Amo!

Tuo F.

15 novembre 2015 - Napoli

Categoria: Lettere

da Farfalla

Woooewww. Splendida. Fossi Lei correrei da te ad abbracciarti e coccolarti tutto. Hai un anima enorme, un cuore gigante, puro, splendente, meraviglioso.
Qual è la canzone??

15 novembre 2015

da Pollon

Io non ho più parole, le hai usate tutte tu. Hai parlato di malattia, io sono la tua malattia??? Te la sei procurata da solo. Ti sei scottato con le tue mani, ci siamo bruciati insieme.
Lo sai che la notte non dormo più perché ho paura di sognarti? Lo sai che anche la più piccola sciocchezza la ricollego a te se anche vagamente mi ricorda qualcosa che abbiamo fatto, o qualcosa che mi hai detto?
Tu parli di malattia... Tu sei diventato in mio "incubo" sei ovunque. Sei nel sorriso di quel bambino cicciotto che non avremo mai, sei nei litigi riappacificati facendo l'amore che non avremo mai, sei nelle parole che non ti sussurrero mai più, sei nelle fitte al cuore che sento, sei nel rombo di una moto che mi porta lontano, sei nel sorriso spento di chi si è rassegnato, sei nella rabbia di chi non c'è l'ha fatta e si accontenta.
Sei nell'aria, ed io non riesco a respirare.

17 novembre 2015

da Anonimo

Questa malattia si può curare basta solo volerlo perché vivere nel dolore quando potete essere felici ?

17 novembre 2015

da Anonimo

Alessandra amoroso stupendo fino a qui.

17 novembre 2015

da Anonimo

sto urlandoooo TI AMOOOO

17 novembre 2015