Lettere

da Swallow

Non riesco a diluirti. Danzi incessantemente nei miei occhi e i tuoi passi arrivano al mio cuore come lame che incidono col tuo nome questo ghiacciato inverno che mi vive dentro.
Sei neve in me..lacrime ormai cristallizzate dai riflessi di te e soprattutto della tua fredda distanza.
Ma, al contempo, mi risuoni dentro sempre così soffice in tutto il tuo splendido candore.
Piovi dentro intensamente e ininterrottamente coi tuoi bianchi fiocchi gelati, ma, nonostante tutto, allieti.
La tua discesa s'infrange sui campi del mio cuore e son carezze taglienti per la mia anima che oramai prova quasi piacere nel sentirti graffiare perché pur sempre significativo della tua presenza in me.
Il mio sguardo teso a te, al tuo color niveo che ricopre i miei paesaggi interiori, ne rimane rapito e assorto a tal punto che non capisco più dove inizi tu e dove finisco io, quanto di me c'è e quanto di me manca.
Ho bisogno sempre che qualcuno mi rapisca da me stessa per smettere di pensarti, quantomeno per qualche istante.
Tu mi porti fuori da ogni cosa tangibile, resto sospesa tra me e il mondo senza riconoscere più nulla, come intrappolata tra due vetrate, al di là delle quali non posso arrivare e alla fine sono io che m'infrango.
Mi spezzo sotto al peso della presa di lontananza che mi vuoi far arrivare, della tua assenza di cui ormai mi ritrovo involontariamente ereditiera, da molto tempo ormai.
Mi sgretolo perché mi rendo conto di non esser capace di far sciogliere questo gelo, perché il mio amore non basta a riscaldare il tuo cuore..ed esso è tutto ciò che ho.
La cosa più forte e intensa che posseggo, ma che di fronte a te diventa evanescente, quasi impercettibile.
So di non poterti amare più intensamente di così, come so che questo non ti basta.
E m'inabisso dentro di me, e poi dentro di te che sei in me, e poi ancora dentro ciò che provo io ed infine in ciò che provi tu che arriva a me..e m'ingarbuglio in mezzo a mille sentire che soffocano i miei sensi e mi sento mancare, sento mancare te.
Io lo so che hai capito, come so che basti che mi scappi mezza parola o pensiero affettuosi in più, per farti allontanare e farti tornare istantaneamente a mostrarmi '"indifferenza"..
Ma devi anche cercare di capire un'altra cosa, io non sono un robot, vivo del mio sentire, sono fatta di profondità e sensibilità che anche se con te cerco di arginare, non riesco a far sempre finta che non esistano.
Quello che provo per te è prorompente, dirompente..talmente irruente che la mia volontà e tutto l'impegno che ci metto non sempre bastano a contenerlo.
Soffoco da tanto di quel tempo parole ed emozioni intense come non le ho mai provate prima che ogni tanto mi straripano dall'anima, anche se cerco di trattenerle con tutte le energie che ho.
Ma so rispettarlo il tuo argine. Ci sono confini che non sconfino mai. Anche a prezzo di ringoiarmelo il cuore, come nell'ultimo nostro incontro, quando volevo aprirlo a te con tutta me stessa e non l'ho fatto proprio perché mi fai sempre arrivare che non vuoi che lo faccia.
L'hai visto anche tu che avevo qualcosa che non andava, ma non ho potuto parlartene e ho mandato giù tutto quello che avrei voluto dirti con le lacrime agli occhi.
Sappi, comunque, che tutti gli atteggiamenti che metti in campo quando mi scappa un mio piccolo frammento di cuore, sono superflui per quanto ci riguarda, finiscono soltanto col farmi star male, ma tu cosa ne ricavi davvero..ci hai mai pensato veramente?
Se solo capissi quanto tengo a te..non avresti bisogno di allontanarti ogni volta così, ti rispetto sempre, te, i tuoi spazi, la tua volontà, la tua libertà, la tua iniziativa e il suo contrario, a prescindere. Non ho mai sconfinato dai limiti che implicitamente mi poni.
O forse non è di me che hai paura, ma di te.. Ma cosa ne posso sapere davvero alla fine..tu non me ne parli mai.
Ad ogni modo, come ogni altra volta, col giusto tempo, tornerò a ritrovare il mio equilibrio in mezzo a tutti questi frastagliamenti dell'anima che rimangono del tuo scorrermi dentro ruvido della tua presa di distanza e allora la mia anima tornerà un po' più asciutta, al sole della tua sola presenza dentro di me.
Ti amo come non ho mai amato prima e come non amerò più, se non in un'altra vita, sempre con te.
E mi dispiace infinitamente che adesso non ti arrivi nel pieno della sua essenza e tu non lo veda per tutta la bellezza che è, che i nostri cuori paiano parlare due linguaggi differenti e non riescano mai a comprendersi davvero fino in fondo.
Vorrei solo poterti stare vicino, so farlo in mille maniere, anche con le dovute distanze, non ne esiste una maniera sola che è quella che tu chiaramente non vuoi.
Spero solo, con tutto il mio cuore, che un po' di serenità sia tornata ad accarezzarti.
Vorrei tanto sapere come stai, ma per adesso non me la sento di chiedertelo, mi hai riempita nuovamente della paura di finire per invaderti.
Allora me ne resto qui in silenzio, ma sempre col cuore accanto al tuo che non spera altro che vederne un suo sorriso.

2 gennaio 2016

Categoria: Lettere

da Anonimo

Con l'Amore si scioglie tutto il ghiaccio e spesso l'indifferenza è solo finta, serve per nascondere qualcosa di così forte che non si riesce a comprendere fino in fondo, non si riesce neanche a spiegare cosa ci accade dentro, ci sono anime...che si vogliono nascondere non mostrarsi, forse dovresti avvicinarti tu un po' per volta forse è solo quello che vuole veramente...e forse la paura di cui parli è solo la paura che non sia vero niente di quello che sente, che tu cerchi di fargli capire... ci sono anche delle persone..così..che pensano che quando una cosa è troppo bella non può essere vera...

2 gennaio 2016

da Swallow

Grazie per le tue parole anonimo :)

2 gennaio 2016