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da Anonimo
Oh andiamo.Cosa pensavi di potermi fare.Mi piaci, ma non cosi tanto.Mi attrai ma non mi attrai cosi tanto di impedirmi di vedere certe cose, non riesco a fare finta di nulla.Tornare da te significherebbe questo, fingere di ignorare le tue lacune, le tue freddezze.Fingere di non vedere come continui a cercare altro per alimentare una fantasia a cui tanto aspiri ma di cui appari persino privo a tratti.Non ti manca nulla, ma Dio quanto ti giochi male le tue carte e quanto vivi male.Dico questo perche so che siamo cosi diversi che è impossibile non notarlo.Perche vivo e ragiono male anche io, ma in modo differente.Non riesco ad essere fredda come te, e quando provo ad essere cosi, è come se sottometessi la mia natura, come se la stessi tradendo arrogandomi un tratto caratteriale che proprio non può appartenermi.È utile rimanere lucidi e freddi a volte.Anzi è fondamentale in determinate occasioni, in certe circostanze.Eppure io resto convinta dell'idea che quando una persona ti piace profondamente, lo slancio emotivo che questa ti suscita riesce a sciogliere il ghiaccio relazionale che a volte ci si impone, o che ci appartiene come nel tuo caso.Ci si apre e ci si lascia sciogliere gli iceberg interiori perche è il tuo stesso corpo che si scalda, ogni tuo organo sente adrenalina e endorfine che si scatenano insieme, il resto diventa banale e cambia poco che ci sia o no.Voglio dire, ti nasce qualcosa che si sugella con le tue stesse viscere e tutto questo non si può relegare, controllare o nascondere.Non sto parlando di sentimenti o magari d'amore.Parlo di quando l'altra persona ti piace ed il sole, il cielo, il tempo o l'aria diventano cose secondarie rispetto alla guerra che ti nasce sottopelle.NOn cè nulla di romantico nella natura che apre il suo vestito di nebbia e se lo lascia scivolare addosso, che si spoglia innocente nello spazio che ci abita fra lo stomaco e il cuore.È la natura che ci fa accendere o spegnere e tu dopo un po' hai cominciato a farmi spengere perche non soltanto non ci capiamo, ma perche in te non è stato compiuto nulla di tutto quello che ti ho descritto, nessuno si è spogliato dentro di te, nessuno ti ha permesso di essere te stesso e di smetterla di arroccarti su atteggiamenti da asentimentale.Tu sei fatto cosi, e ci mancherebbe che io voglia fartene una colpa, questo sei tu, la tua persona e il tuo carattere sono questi qui.Ed io osservo perplessa il tuo essere, questo tuo non riuscire ad uscire da una barriera di carta, questo tuo chiuderti, stringerti,coccolarti in uno spazio dentro qui io non riesco ad entrare.E mi è passata la voglia di provare ad entrarci lo stesso violando i tuoi confini.Perché senza uno sprazzo di vera passione(non quella di cui parli tu che è solo acqua rispetto al vino)non ho motivi per braccarti, per volerti, per spo**armi le mani cercandoti.Mentirei se dicessi di non aver tentato, perche mi hai affascinata parecchio sin da subito, ma il tuo fascino era cosi splendente perché lo avevo inventato io, a letto o seduta in un autobus.Tu non esisti davvero, tu sei un'altra persona dal bellissimo giovane uomo che mi è comparso davanti un pomeriggio di dicembre.Mi eri sembrato una caverna oscura, un viaggio imperdibile verso qualcosa di rosso porpora.il viaggio è gia giunto al termine però, mi sono fermata nell'anticamera di un'anima gelida o forse peggio, ne ho solo osservato il freddo da fuori, rabbrividendo di vuoto.
14 gennaio 2016
Categoria: Carta Bianca
da Anonimo
Si fa presto a giudicare... gli altri...
14 gennaio 2016
da uva
Devo sparire allora ?
15 gennaio 2016
da Anonima
Bellissima non so chi sei ma direi a pelle non mi piaci
16 gennaio 2016
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