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da Anonimo
Tanti anni sono passati, l'ultima volta che ti vidi, ricordo il saluto con i tuoi occhi vivaci e tristi riflessi nei miei, riflettevano amore.
Perché ci siamo perduti? Le emozioni che mi facevi provare erano vita,
e solo tu ed io ne conoscevamo il segreto.
Fatti l'uno per l'altro stesso modo di connettersi, stesso modo di sentire. Tu c'eri li, con me sempre. Quel giorno in macchina, io guidavo, parlavamo ed io stavo bene. Mi hai chiesto chi fossi tu per me e ti diedi una mini descrizione del tuo modo. Particolare, chiuso, quasi in apparenza, un emozionarsi in modo sterile. Dentro, segretamente, un mondo d'amore come il mio. Sempre più nascosto, avidamente celato dal ruolo sociale, l'ho letto, quel tuo mondo, istintivo, infantile, cosciente del limite di non essere in grado di amare profondamente. Sfuggente, a rincorrere qualche appagamento emotivo, alla ricerca della superficie piu chiara e bella senza complicanze e facile da gestirsi. Ho cercato ovunque di ritrovarti, ma ogni tentativo è rimasto vano. Si annebbiano i ricordi ma le emozioni no. Sei un sogno? No, tu esisti ed io amo ciò che mi hai fatto provare.amore.
7 ottobre 2016
Categoria: Lettere
da una
belle parole...
9 ottobre 2016
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