Ora potresti chiamarmi...Non c è più nessuno nella mia vita. Scelta difficile ma dovevo proteggermi. Situazione dolorosa ma era tempo di farlo. Non ti prometto che sarà semplice tra noi. Non posso perché ho imparato che le certezze possono essere spesso fuorvianti. Credo di essermi evoluta, in meglio ma non spetta a me dirlo. Lati del mio carattere dissipati altri arrotondati. Ciò che di buono c'era è restato e ho cercato di amplificarlo maggiormente. Se vuoi, se ci tieni davvero, sono qui per chiudere con te una parentesi oppure riaprirla...una follia, quest'ultima lo so...ma il tarlo del rimpianto non riesce a tacere. Riprovarci? Non lo so, non lo sai forse neanche tu...ma se vuoi parlarmi, sono libera e nella totale trasparenza perché ho chiuso ciò che dovevo chiudere. Ora il sole entra dalla mia finestra. Non nascondo i miei sentimenti se vorrai ascoltarli...ci sono cose che non ti ho detto, che ho taciuto, convinta che non sarebbe servito a nulla. Una di queste è che non potrò mai dimenticare certi pomeriggi in cui ho creduto di essere una sola persona con te...mi sono restati dentro. Quella sensazione di essere ridotta a metà mi ha tormentato per anni e il mio corpo ha deciso di mostrarlo al resto del mondo. Ero distrutta. Un'anima a metà, così come il mio corpo, ma non è servito per farti tornare indietro. E questo non lo posso scordare. Neanche un messaggio per sapere come stavo. Ho promesso mille volte in passato che non sarei tornata indietro ma il dito sfuggiva su quel maledetto telefono e ti ho inviato qualche messaggio. Le tue risposte, seppur educate, mi hanno fatto soffrire di nuovo. E ogni volta si riapriva il baratro di dolore e i miei occhi non hanno più lacrime per guardare all'interno di quel buco nero. Non lo se leggerai mai questa dedica. A volte, ho creduto tenacemente di scorgerti tra le parole e silenzi di questo sito per poi accorgermi che mi faceva ancora più male. Allora ho smesso di scrivere e torno a farlo oggi, 2 settembre 2018 per dirti che se vuoi, puoi. Senza sotterfugi, alla luce del sole. Mi rimetto ancora in gioco ma con la consapevolezza di non voler più soffrire o condurre battaglie perché non me lo posso più permettere. Serenità, ecco cosa ho imparato ad amare e cercare negli ultimi anni. Quiete dello spirito...è questo ciò che cerco insieme a qualcuno con cui condividere il mio mondo interiore, vasto come ben sai...ma in punta di piedi, nei silenzi che tanto amo...Sto cambiando casa...l'ho comprata in un luogo dove spero di ritrovare me stessa...con un piccolo giardino dove guardare ogni sera il tramonto attraverso la valle...e le statue colorate che mi comprasti tanti anni fa...insieme ad altri oggetti che sono restati con me da quando sei andato via...Sfioro quel cartoncino rosso dove è impresso il tuo augurio per il mio compleanno e ogni volta mi chiedo perché non abbiamo condiviso questa vita. Mi dico che non ero niente per te...e che doveva andare così...ma spesso mi accorgo che non riesco a parlare con nessuno...nessuno che possa capirmi come accadeva con te...
2 settembre 2018
Categoria: Lettere