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da Giulia
Era da più di un anno che non scrivevo niente su questo sito, quasi me n'ero dimenticata.
Ho iniziato a scrivere questa dedica dopo un attacco di nostalgia rileggendo quelle vecchie.
Dunque, è il 2019.
Quest'anno ho ricevuto l'ennesimo rifiuto da parte del ragazzo che mi piace.
Di contro, ho conosciuto un ragazzo su Instagram che sarebbe potuto essere la mia occasione per avere finalmente un'esperienza di natura intima con qualcuno, ma che io ho puntualmente rifiutato.
Inizialmente credevo fosse per paura.
Ma poi mi sono resa conto che è perché non volevo accontentarmi.
Sono un tipo di persona a cui piace stare da sola, con cui è difficile entrare in contatto e conoscere, perché la maggior parte del tempo mi tengo le cose dentro e non le condivido con nessuno.
Se devo parlare con un ragazzo devo avere conversazioni brillanti, dialoghi che mi intrighino, anche solo per messaggio.
L'avvenimento ha comunque aumentato la mia autostima. O meglio, mi ha fatto rendere conto di poterne avere una.
Tra circa due settimane sarà il mio diciottesimo compleanno.
Non credevo che avrei avuto così tanta ansia, ho aspettato questo momento da quando avevo sedici anni.
Eppure solo ora capisco tutto ciò che comporta.
Non so se sono pronta.
Sono ancora indietro rispetto a tutto: sesso, rapporti sociali, politica, economia, vita.
Mi sento impreparata, e arrivare impreparata è il mio incubo peggiore.
Mi fa sentire inadeguata e scoperta.
Indifesa.
Ho deciso di fare una festa, ho invitato una ventina di persone.
Non che abbia così tanti amici, alcuni di loro sono conoscenti e altri fidanzati dei miei amici.
Sapete cosa avrei voluto fare al posto della festa? Andarmene via.
Partire per qualche giorno e andarmene in una città d'arte da sola, a guardare i musei, disegnare, passeggiare, visitare.
Stare per conto mio e fare ciò che mi piace.
Ma per i miei genitori era troppo "da vittima" il voler stare da sola il giorno del compleanno.
Il problema di questa maledetta festa è che la passerei preoccupandomi costantemente di cosa penseranno gli invitati, al fatto che non ho invitato abbastanza persone, al fatto che finirà troppo presto, al fatto che sembrerò una sfigata.
Il tutto comporta più paranoie di quelle che già abitualmente mi faccio, cosa che avrei voluto evitare almeno il giorno del mio compleanno.
Visto che la cosa non sarà possibile non mi resta altro che adeguarmi.
Ancora una volta il 2018 è stato deludente, comunque.
Non ho rispettato nessuno dei miei buoni propositi, e credo che quest'anno non farà differenza.
Le cose vanno meglio, eccezion fatta per alcuni picchi in cui cado in uno sconforto che mi terrorizza.
Non ho il controllo di ciò che provo, come se all'improvviso non trovassi più nemmeno una ragione per andare avanti.
Mi spaventano quei momenti, inizio a piangere e provo l'orrendo desiderio di farmi del male perché me lo merito, e non riesco a pensare ad altro.
Non sono pazza, non ancora, non credo.
Si può essere malati di depressione?
Forse dovrei fare delle ricerche, oppure farmi vedere da qualcuno.
Non da uno psicologo, ho sempre odiato gli psicologi.
Forse mi basterebbe semplicemente smettere di pensare.
Fosse facile lo avrei fatto anni fa.
La scuola invece va abbastanza bene, mi sto impegnando ed è comunque piuttosto dura, ma me la cavo.
Sono anche certa di ciò che vorrò fare dopo il liceo, cosa che molti dei miei compagni ancora non sanno.
Ho davanti a me una vita intera, vorrei solo non sentirmi così sola e inadeguata.
Ma quella credo sia una sensazione che non passerà presto.
Ci sto facendo l'abitudine, piano piano mi sto abituando a sopportare, a gestire questi attacchi che mi colgono alla minima parola sbagliata, a fare in modo che nessuno se ne accorga e che tutti rimangano fuori da tutto questo.
Sto anche pensando solo al presente, cosa di cui sono molto soddisfatta.
Pensare al futuro è dannoso, e l'ho imparato a mie spese.
Ora, sempre pensando al presente, dovrei andare a studiare.
E' stato liberatorio, mi mancava scrivere qui.
14 gennaio 2019
Categoria: Sfoghi
da dave79
cara Giulia, frequento questo sito da più di 15 anni e anche io lo adoro. Purtroppo i social moderni ne hanno un po' sminuito l'importanza e la frequentazione ma scrivere, leggere o rispondere in questo sito è la cosa che più mi piace. Innanzitutto volevo solo dirti di non di preoccuparti. Per ogni cosa c'è il suo tempo, non crucciarti se pensi di essere inadeguate o indietro rispetto ai tuoi coetanei. Non lo sei affatto. E ti dirò di più, scrivi veramente molto bene cosa oggi giorno non indifferente e veramente difficile da trovare in ragazzi giovani come lo sei tu.
Per il resto, beh posso dirti che alla tua età mi sentivo un po' così anche io. Pochi amici, si contavano sulle dita di una mano, ma quelle amicizie ancora oggi ci sono e sono le piu importanti. Per tutte le altre esperienze, sesso compreso, sono cose che prima di tutto ti devi sentire, devi essere pronta, e trovare la persona giusta perchè è un ricordo che devi portarti dietro tutta la vita e deve essere un bel ricordo e non una cosa fatta solo perchè "gli altri l'hanno già fatto".
Io pur essendo un uomo, la mia prima esperienza l'ho avuta che avevo quasi 19 anni, e con quella persona ci sono stato insieme per i 4 anni successivi. E, anche se non è andata bene fra di noi, e' un ricordo che conservo nel cuore.
Non pensare troppo, concentrati sullo studio, raggiungi i tuoi obiettivi e non avere fretta di bruciare le tappe. Vedrai, tutto il resto verrà da sè. Un abbraccio
16 gennaio 2019
da GIANLUCA
cara giulia, imbattendomi per caso su questo sito mi sono incuriosito ed ho cominciato a leggere. guarda caso la prima e unica lettera che mi ha colpito è stata la tua. tu forse non te ne rendi conto appieno, ma hai scritto delle cose bellissime, dei pensieri che denotano una profondità di animo e sensibilita'fuori dal comune per una ragazza di 18 anni e per molti versi mi ricordano il sottoscritto alla tua eta'(purtroppo per me già passata da più di un pezzo). che dirti, fatti coraggio e non mollare maiiii, che ognuno di noi ha tempi diversi per ogni cosa, ascolta tutti ma non farti influenzare da nessuno e vedrai che quando meno te lo aspetti la tua vita subirà una involuzione positiva clamorosa. non ti conosco ma chi se ne frega e perciò ti dico: ti voglio bene giulia.
16 gennaio 2019 - Latina
da Ariel
Ahimè é dura avere 18 anni... ma ricorda vengono una sola volta nella vita e vanno festeggiati Auguri !!!!
19 gennaio 2019
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