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da Distrutto
Ho perso i capelli, ho messo su parecchi kg, non riesco a concentrarmi sulla tesi per laurearmi alla magistrale (sono fuori corso da due anni...). Chi mi ha distrutto psicologicamente e socialmente invece ha una vita sociale e una carriera lavorativa più che soddisfacenti, mentre io sono ancora paralizzato e depresso per ciò che mi hanno fatto le stesse persone che ora se la passano alla grande. Vorrei piangere, ma sono talmente distrutto che non riesco a fare nemmeno quello. Ho sempre pensato che il dolore serve per fortificare, e per un po’ di tempo è effettivamente stato così; ma questo dolore è troppo lacerante per poter dire che vale la pena provarlo, anche a distanza di tempo (sono passati due anni da quando mi hanno distrutto psicologicamente, con tutte le inevitabili ripercussioni sugli aspetti sociali, professionali e anche corporei). Vorrei anche io, come molte persone, credere nel Karma che fa il suo giro, ma purtroppo non riesco ad essere superstizioso, nemmeno in questi momenti di puro dolore, e comunque non penso che potrei crederci causa della mia personale esperienza di vita. Vorrei poter credere in un Dio che mi aiuti dall’alto, lo vorrei con tutto me stesso, non immaginate quanto, ma vale anche qui lo stesso discorso fatto per il Karma. Purtroppo o per fortuna sono una persona tendenzialmente razionale e decisamente poco suggestionabile, ma nei momenti intensi di dolore desidererei davvero tanto potermi autosuggestionare in qualche modo per difendermi da questa attanagliante sofferenza, che mi perseguita da quasi due anni ormai. Se non Dio, se non il Karma, se non il destino o la provvidenza (ammesso che esista anche uno solo di questi concetti astratti), qualcuno mi aiuti, per favore, non ce la faccio più a vivere così, aiuto...
1 giugno 2019
Categoria: Sfoghi
da Milena
Non so quale sia la causa di tutto questo però da estranea mi sento di dirti questo: per farcela devi credere in te stesso, avere pazienza perché ci vorrà del tempo (dipende da te e dall'entità del danno) e vedrai che se davvero vuoi uscire da questo periodo ce la farai. Ora sei distrutto ma quando ne uscirai sarai più forte di prima perché avrai raggiunto quella forza che ti serve per affrontare quello che hai affrontato e da allora saranno solo "graffi".
Auguri!
1 giugno 2019
da Stellina
Ciao, purtroppo non posso capire a pieno la tua situazione, ma voglio comunque tentare di risponderti. Io sono soltanto al secondo anno della laurea triennale ed ho il costante terrore che andrò fuori corso, perché ho molti esami lasciati indietro, causa forti disturbi d'ansia ed un peso psicologico che mi porto dietro da anni.
A me è successo un po' il tuo "contrario": nel senso che, ho perso molti chili nel giro di poco tempo, e quindi anche il fisico ne risente seriamente in termini di stress e stanchezza. E capisco bene anche cosa significa non riuscire a piangere: quando si è bloccati emotivamente, vengono meno anche quelle; ed è frustrante, perché pare che uno non abbia neanche il potere di sfogarsi.
Riguardo al dolore, ho sempre pensato che sia distruttivo; anche se, forse, chi ha sofferto sviluppa una sensibilità diversa ed apprezza di più le "piccole cose belle della vita". Ma, ad un certo punto, sorge spontanea la domanda: quando arriva questa felicità?! Quando finisce tutta questa sofferenza?! Io mi sento così, ogni giorno sorrido a chi incontro, ma la falsità di quel sorriso mi fa in qualche modo soffocare. Mi sento spesso dire: <<Prima o poi la ruota gira>>... Ma, quando? Ho aspettato anche troppo, sarà forse colpa mia per averci sperato; ma io sono rimasta qui e gli altri, quelli che mi hanno fatto del male senza scrupoli e senza scuse, sono andati grandiosamente avanti. Per questo non ci credo, mi sono ridotta ad una visione assai più pessimistica. A volte, nei momenti di disperazione, prego; ma ho sempre dei dubbi che qualcuno dall'alto mi ascolti effettivamente, o comunque penso che abbia cose molto più importanti di cui occuparsi piuttosto che la mia misera vita. Per questo, adesso credo solo in una cosa: la forza di volontà. Ho capito che, per quanto il dolore sembri insopportabile e la situazione in cui ci troviamo ci appaia insormontabile, non bisogna mai piangersi addosso. Perché quello è ciò che gli altri vogliono che tu faccia, vogliono che ti arrendi. Allora, tu non dargli questa soddisfazione. Raccogli le tue ultime forze (poi, vedrai che non saranno affatto le ultime), rialzati, datti una pacca sulla spalla e stringiti forte, rimboccati le maniche, se è quello che vuoi rimettiti in forma e, torna a sorridere allo specchio, anche se ti sembra ridicolo. Devi capire che ciò che conta sei tu, sì, TU sei importante ed è per te stesso che devi lottare. Sei arrivato alla fine, non ha senso lasciarsi andare proprio ora; il tuo traguardo non è poi così tanto lontano, anche se magari così ti sembra. Non devi mostrare che ce l'avrai fatta a chi ti vuole/ti ha voluto male, ma a te stesso; perché tu non dipendi da loro; tu sei la tua persona unica e speciale. La gratificazione maggiore è sempre quella personale, in fondo.
Adesso, rilassati questo fine settimana, fai qualcosa che non ti faccia pensare per un po' ai tuoi problemi. Poi, la prossima settimana, mettiti a lavorare a quella tesi; mettici tutto il tempo di cui hai bisogno, curala, ma portala a termine ad ogni costo. Forza, ce la farai sicuramente! Ah, e non dimenticare di volerti bene! Un abbraccio.
1 giugno 2019
da dafne
Ciao, ho letto il tuo messaggio e ho provato una grande tristezza, io ho vissuto sulla mia pelle delle grosse ingiustizie ma non ho permesso agli altri di distruggermi, io sono piu' importante di loro, ora... come consiglio ti dico di confidarti con qualcuno, sfogati, scrivi, cerca di ricordarti che stai facendo del male solo a te stesso, non preoccuparti di loro, si raccoglie sempre cio' che semina, loro avranno cio' che meritano a volte ci vuole solo del tempo, ma tu nel frattempo riprendi in mano la tua vita, non farti piegare, e se sei troppo a terra parla con uno psicologo, ti puo' aiutare a uscire da questo tunnel nero.Ce la farai, tu sei una bella persona, non dubitarne mai.ciao Dafne
2 giugno 2019 - Varese
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