Sfoghi

da dave per lei

Come la fenice risorgerò dalle mie ceneri e diventerò più forte di prima, sempre più forte.
Non posso credere a ciò che mi hai fatto. Avevi tutto, avevamo tutto, non ti mancava nulla. Non lavoravi più da tempo, e se anche lavoravo solo io non ti ho mai fatto mancare nulla. Anzi. Ti davo forse anche troppo. Non ci si comporta così, non quando si è sposati per lo meno. Te ne sei andata in punta di piedi, senza dire nulla, lasciando tutte le tue cose a casa, i vestiti, le scarpe, i tuoi/nostri cani a cui tenevi così tanto.
Per cosa? Per chi? Per un poco di buono, che come te non lavora, che probabilmente ha il tempo di stare con te 24 ore su 24???
Ma se stai così tanto bene, perchè vieni di nascosto a fare la doccia a casa e a cambiarti? Forse credi di essere in vacanza, in un hotel.
Pensi che a me faccia piacere vedere le tue cose messe sotto sopra, nella nostra camera da letto. I tuoi vestiti, la tua biancheria intima, quella più sexy, usata e butta a terra da mettere a lavare….
Ok, ho chiesto la separazione. Per fare in fretta ed evitare problemi ad entrambe le parte, ho chiesto quella consensuale. Ma perchè la tiri tanto per le lunghe? Sono passati 20 gg ed ancora tu ed il tuo legale dovete rispondere al mio.
Lo capisci che sto male? Ho sempre davanti agli occhi la scena di tu e lui insieme, e tu che sbandieri ai 4 venti questa nuova “vita”/felicità. Su tutti i social. Non 6 ancora separata che scrivi già “fidanzata ufficialmente con…..” Ed io non posso dire nulla, almeno è quello che mi vogliono far credere gli avvocati, almeno al momento. Ti ho bloccata e cancellata ovunque, per cercare di stare meno male, ma è difficile, tanto difficile.
Sò anche che non meriti questo mio dolore, dopo tutto quello che mi hai fatto passare in tanti anni. 15 anni di paranoie, gelosie assurde, una personalità egoista, egocentrica, forse borderline. Ma ti sono sempre stato vicino, ho sempre sopportato, anche solo per avere un giorno o due di serenità accanto a te. Dormire abbracciato a te, coccolarti, cercare di farti sentire protetta, al sicuro da un mondo fuori che il più delle volte fa schifo.
Ma non è servito. Mi dicevo sempre “lasciala, devi lasciarla, ti sta distruggendo”, ma non ce la facevo, ti amavo troppo. Ti ho conosciuta che avevo 24 anni, tu 21. Eri la mia bimba. Ora non lo sei più, non so più chi sei o cosa sei. Forse sei un mostro, forse lo sei sempre stata.
Sono passati solo 20 giorni. Presto i soldi finiranno. Voglio vedere cosa fare in due che non avete voglia di far nulla, se non andare in giro e sicuramente scop…..
Sono sicuro che presto verrai a cercarmi. Ma questa volta non sarò lì. Spero nel frattempo che le carte della separazione saranno firmate. E tu da me, non avrai più nulla.

4 luglio 2019

Categoria: Sfoghi

da Anonimo

Le hai dato sempre il conforto materiale, quando forse lei avrebbe apprezzato meglio da te una felicità un po' diversa. E forse anche tutta quella tua così paziente sopportazione e protezione è stata, come dire, un po' eccessiva...tu adesso lo descrivi come amore, certo, ma potrebbe anche essere un metterla un po' troppo facile. Si può amare in tanti modi, e non tutti così ostinatamente remissivi e protettivi.
Certo tutto sembra ovvio con il senno di poi, e non voglio neanche giustificare ciò che lei sta facendo ora...solo provare a chiarire un po' meglio cosa potrebbe esserci dietro. Del resto non c'è neanche bisogno di giustificarlo, visto che questa strana felicità che lei a quanto pare sta cercando con lui non potrà certo durare a lungo...ben presto sarà punto e daccapo, questo è poco ma sicuro!

4 luglio 2019