Ho 37 anni, vivo da solo, non ho più una famiglia, conosco persone ma non riesco a considerarli amici, non ho una ragazza, ho un lavoro che non mi piace, una faccia che non mi piace, una vita che non mi piace. Non l'ho chiesto io di venire al mondo, mi ci hanno messo due incoscienti dopo una serata in discoteca dall'altra parte dell'oceano. Fatto il danno, si sono sentiti in dovere di mettere su famiglia senza averne la capacità, inutile dire che è tutto naufragato in un completo disastro. Gli unici ricordi che ho della mia "famiglia", sono come incubi che ogni tanto tornano a farmi visita quando penso. Ho sempre detto a me stesso che sarei morto da solo e dimenticato da tutti, come è giusto che sia per un errore di una notte, ma più invecchio e più cresce dentro di me il desiderio di provare quello che la gente chiama "affetto". Anche solo per 15 giorni, vorrei essere la prima e la cosa più importante per qualcuno. 15 giorni, il tempo di darmi una possibilità di deludere, il tempo di sentirmi accettato quel tanto che basta per ricaricare le batterie e continua a trascinarmi fino alla lapide. Almeno una volta nella vita, vorrei poter dire che sono stato l'ex di qualcuno, aver contato qualcosa per una persona. Qualcosa nella mia mente si sta esaurendo, non so cosa sia, ma sta arrivando a 0, qualcosa che avrebbe dovuto durare fino a 100 anni ma che invece ho già sprecato prima dei 40. Magari questo fantomatico "affetto" può rallentare questo indicatore in caduta libera verso lo 0, o forse è solo una falsa speranza. Non lo so.
10 settembre 2019 - Udine
Categoria: Sfoghi