Ho creduto davvero di amarti, alcune volte lo credo ancora. Mi sei piaciut* da subito, ma è stato da principio qualcosa di impossibile, vuoi il tuo carattere, vuoi il mio, vuoi la situazione generale, per noi non ci sono mai state le condizioni ideali per conoscerci. Non è il destino, io non ci credo... è tutt'altro. Sono le nostre paure e le nostre personalità che non ci permettono di avvicinarci. Sono dispiaciut*, e lo sono perché non vorrei perderti, ma non so più che fare, come pormi rispetto a questo legame che si è creato tra di noi e che adesso si sta dissolvendo, non so che pensare, che fare, non lo so... sapessi di non amarti e di non desiderarti lascerei perdere, ma mi manchi anche se non ti vedo da tempo e se non ci siamo mai sfiorati, perché è così raro incontrare qualcuno che mi abbia fatt* sentire come hai fatto tu, sebbene tutto il resto, tutte le tue stranezze, il tuo volermi irritare e a volte ferirmi, insomma quelle cose che fai tu. Ho pensato tante cose negative di te, ma in fin dei conti mi è chiaro che anche tu provi un disagio, non so quale e perché, ma è chiaro, quindi alla fine non ce l'ho con te per come sono andate le cose, per come mi hai fatt* sentire, per i tuoi comportamenti assurdi e del tutto inconsueti, per le offese e le richieste fatte con prepotenza. Alla fine penso che col tempo ci perderemo, probabilmente entrambi non dimenticheremo quello che si è creato tra noi, ma ho abbastanza la sicurezza che sia qualcosa di destinato a spegnersi. Probabilmente non siamo in grado di amare e di lasciare da parte paure, pregiudizi, contesti pesanti vari, come dire... non lo so, forse in sostanza non abbiamo coraggio, almeno in ambito affettivo amoroso, e forse pensiamo troppo, Ciao.
19 settembre 2020
Categoria: Lettere