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da Anonima
Non capisco la gente, io sono di un altro pianeta, ho idee e valori diametralmente opposti, un'educazione rigida lo ammetto, ma solida.
Questa superficialità che mi vedo attorno e che in anni di solitudine non avrei mai immaginato così dilagante ( per non parlare dell'ipocrisia), mi urta, mi fa contorcere le budella.
E le brave persone tutte messe al rogo, emarginate, non considerate o derise e additate come "sfigate, problematiche".
Essere diversi è davvero un problema.
Forse sono gli ambienti che frequento io, non culturalmente elevati ad essere marci? ne dubito fortemente...non credo che per essere gentili, rispettosi, onesti, occorra essere particolarmente dotati intellettualmente.
Ma mi chiedo: come fate a innamorarvi, a costruire relazioni, a mettere al mondo dei bambini con questi presupposti? io neanche riesco a entrare in sintonia con una persona, figuriamoci!
Mi chiedo perché le persone che frequento si accontentano di rapporti così scadenti. e la meritocrazia? vogliamo parlare di quella? Più sei capace, attenta, volenterosa e più rimani all'oscuro... perché non ostenti, non ti fai vedere solo quando occorre e puoi averne un tornaconto, tu SEI e NON APPARI! ma nonostante questo mai un grazie, mai un piccolo elogio, una soddisfazione, mai nemmeno una minima considerazione...
E tu pian piano prendi naturalmente le distanze e inizi pian piano a trattare gli altri con lo stesso metro...non più persone ma sterco.
Chi leggerà il mio sfogo magari penserà che sono presuntuosa... semplicemente posso permettermi di essere me stessa forse perché posso sopportare anche la solitudine più totale.
Non voglio adeguarmi e nessuno può cambiarmi. Se questo vuol dire "essere persone adulte" io resterò comunque bambina.
Sola magari, per tutta la vita, ma senza usare le persone come se fossero oggetti! per me solo sentimenti autentici, posso anche passare il resto delle mie giornate a parlare da sola e deliziarmi della natura e dell'energia che questa mi ha dato.
E non dimentichiamo i bambini (cresceranno é vero) ma intanto un loro abbraccio mi fa dimenticare i brutti momenti, perché loro non pensano a un tornaconto loro amano e basta e io adoro la loro spontaneità. I bambini amano e si fidano ciecamente, soprattutto amano.
22 aprile 2022
Categoria: Carta Bianca
da Dave
cara amica, non sai quanto io mi ritrovi in questo tuo "sfogo". Anche io come te, mi sento diverso, perchè ancora credo nei veri sentimenti, nell'amore, nell'onestà, generosità etc etc. Ho 43 anni, ho sempre pensato che l'amore vero fosse una cosa "per poche persone". Mi sono infatti innamorato veramente solo 3 volte in vita mia, tutte le volte sono stato tradito e gettato via con superficialità e cattiveria. L'ultima volta addirittura mi sono sposato, per trovarmi ora ad dovermi separare perchè LEI andava a letto con chiunque le facesse un complimento. Come dici tu, siamo circondati da superficialità. Siamo destinati veramente a stare da soli, almeno con noi stessi forse possiamo stare bene. E i bambini, sì...quando avrei voluto crearmi una famiglia, ci ho provato sposandomi, ma non non mi hanno permesso di crearmi questa mia famiglia. Anzi, mi hanno distrutto la possibilità di crearmela... Ti sono accanto, veramente.
23 aprile 2022
da Anonimo
Brava belle parole..rimani così.
23 aprile 2022
da Anonimo
Il mondo è una giungla, si sa..la tendenza è scavalcare, primeggiare,ostentare, parlare sopra..è come essere in una specie di perenne gara, che nei millenni si è trasformata dalla corsa per il cibo, per le provviste, per la sopravvivenza, a una corsa all apparenza, allo stare "sopra" agli altri o quantomeno allineati..che sia nella casa, nella macchina, nella famiglia, nei figli, ecc..questo modo di fare rende apparentemente vincenti in societa, anche se a ben guardare nasconde poi un mare non tanto di superficialita (anche), ma di insicurezze, fragilita,paure, solitudini. E poi, in tutto cio, ci è chi alla "gara" mediatica sembra non voler neanche partecipare, sono rare eccezioni ma ci sono: persone tendenzialmente piu oneste, che mantengono un etica che non le fa affossare gli altri per primeggiare, non la fa vantare in pubblico, ecc..questo modo di fare tende a creare uno sfogo come quello scritto da te, in cui la persona si sente vinta, non ultima alla gara ma con la rabbia di chi in fondo non ha neanche partecipato..che non vuole proprio scendere a compromessi..il mio consiglio, se posso, è quello di cambiare tu percezione per prima: non vedere le tue virtú come una specie di difetto. si notano in te molte virtu ma pare quasi che tu stessa non apprezzi I valori quali onestá,rettitudine, ecc. Inizia invece a portarli in societa come un punto di vera forza, e senza giudicare se possibile gli altri porta avanti il tuo modello.Se resisti (ci vuole resistenza, quello si) alla fine contribuirai a creare una societa piu giusta, perdendo il senso di amarezza e vaga sconfitta che adesso traspare dalle tue parole. Insomma gira la tua ruota:a parita di sensazioni, non puoi modificarle ma puoi invertirle il senso, io sono dalla tua parte e faccio il tifo per te. In bocca al lupo
24 aprile 2022
da Autrice
Mi fa piacere sapere che questo mio sfogo é valso a far sentire meno solo qualcuno...
Dave non posso capire appieno le sofferenze che hai passato perché ho solo 25 anni e non mi sono mai legata a nessuno, ma apprezzo molto quello che hai scritto e sapere che ci sono persone come te fa bene al cuore.
Mi dispiace enormemente per quello che hai passato e per il fatto di non aver potuto avere una famiglia (é anche un mio grande desiderio per quanto sembri irraggiungibile).
Spero che la tua vita prenda una svolta diversa, te lo meriti dopo tutti i tradimenti sopportati e le delusioni.
La solitudine spaventa ma stare con persone che non danno valore a un rapporto é anche peggio perché la solitudine diventa interiore.
Ti auguro con tutto il cuore di trovare finalmente la persona giusta, grazie infinite!
24 aprile 2022
da Autrice
Anonimo quello che sostieni é veramente giusto e in certi momenti mi ritrovo in quello che hai scritto.
Soprattutto tanta rabbia quando mi accorgo che dare l'esempio serve a poco e che io stessa sono portata a uniformarmi per soffrire meno.
Il problema fondamentale però non é che mi sento sconfitta: impotente forse ma sconfitta no...sto già portando avanti il mio modello in società, come dici tu, ma solo in ambito lavorativo ( svolgendo un lavoro rivolto alle persone é indispensabile rimanere saldi sui propri principi) e l'effetto é quello di non piacere a molti colleghi che vorrebbero fare invece il lavoro in modo più sommario, per non dire in modo disumano in certi casi.
Ma fin qui tiro avanti e la vedo quasi come una missione, cercando di pensare ai miei compiti e al mio lavoro, sperando che qualcosa cambi.
Ma finito il lavoro? é qui il vero problema.
Non mi ritrovo in questa società, in questo mondo. Sentire certi discorsi, notare come le persone non si fidino le une delle altre (neanche in rapporti di amicizia o addirittura di coppia) mi lascia un amaro in bocca...
Qualunque interazione io abbia nel corso della giornata influisce sul mio umore perché io mi approccio agli altri con l'entusiasmo di una bambina e ne esco scornata. Ecco perché sembra che mi vergogni degli aspetti positivi e dei valori che elogio...mi rendono fragile...non voglio cambiare ma nemmeno soccombere.
Preferirei vedere un mondo diverso nel quale non sono altro che una delle tante persone che pensano "se questo lo facessero a me come mi sentirei?"
Non sono perfetta lo so e lo ammetto ma molto molto diversa questo si.
Detto ciò ci sono persone migliori di me e le conosco ma che purtroppo hanno le loro vite e i loro impegni e magari anche molti anni in più, a loro va tutto il mio rispetto.
Il mio sfogo comunque riguarda di più l'ambito sentimentale e quello delle amicizie.
Come si suol dire meglio soli che male accompagnati.
Grazie della riflessione.
24 aprile 2022
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