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da Anonimo
Scrivo per sfogarmi, ma non leggo, perché so che mi potrebbe venire il nervoso con le notizie di oggi, leggendo di ingiustizie, falsità, scorrettezze, e non potrei nemmeno rispondere.
E ho un caro parente, ma non solo uno, che non può ascoltare discorsi tristi. Devo dimenticare tutto il passato, dimenticare da nemmeno citare, come non fosse mai esistito. Come mi era stato chiesto, per la sua tranquillità. Ma è molto triste, molto avvilente, molto distruttivo anche questo. È come non esistere, forse peggio, non solo per me, ma anche per tutti gli altri.
Non esprimere sé stessi, cmq il proprio pensiero originale, cmq appunto quindi diverso, non è solo perdere sé stessi, è perdere il valore oggettivo, anche per tutti.
Cmq se non avessi espresso liberamente su di me, non si sarebbero mai sapute, né compreso, certe cose, sulle varie vicende, mie, della famiglia in genere, e di tutto ciò, e chi, a cui si era venuti in contatto. Mai si sarebbe potuta sapere almeno parte della verità, della natura delle persone, mie comprese, delle vicende, mai si sarebbe nemmeno attinto a nuovi spunti, aspetti, sui fatti, sulle realtà.
Avrei potuto rispondere ad infinite cose, tutte, quelle che mi riguardavano, su tutti gli aspetti, citando di aspetti che non si erano mai pensati, considerati, citati, saputi, che ugualmente non si potranno sapere mai. Mai valutare veramente, correttamente.
10 marzo 2024
Categoria: Sfoghi
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