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da Anonimo
Da quando è morto mio padre, non ho più amore né luce nel cuore.
Odio tutti.
Sono diventata sospettosa, guardinga, arrabbiata e confusa.
Non tollero più nessuno e odio tutti i pregiudizi della gente deficiente.
Aggressiva si...
E non credo tornerò mai più come prima
Fredda. Distaccata. Mentale.
Fatemene una colpa dai.
Che così continuerò a fregarmene all' infinito... di voi.
19 settembre 2024
Categoria: Sfoghi
da Anonimo
Mi dispiace molto per la tua perdita. Vorrei invitarti a ricordare però che l'odio e l'aggressività sono emozioni profondamente negative, e vale la pena di spendere il proprio tempo e impegno per superarle. Naturalmente qualsiasi dolore e rabbia che provi in questo momento sono comprensibili e legittimi: cerca di non giudicarti troppo severamente e di essere paziente con te stessa, ma non rinunciare mai del tutto a riaprirti agli altri e a ritrovare la luce e l'amore nel tuo cuore. Può darsi che ti possa essere utile anche l'aiuto di un professionista, quanto meno nell'elaborare il lutto in modo il più possibile salutare per te stessa. Pian piano e a piccoli passi, potresti ritrovare un equilibrio interiore e riacquistare fiducia negli altri. Ti auguro di riuscire a superare questo momento difficile e di ritrovare la serenità.
19 settembre 2024
da Autrice
Grazie.
Sto pensando in realtà di fare qualche lavoro su di me energetico. Tipo Reiki... credo sia più efficace.
Era uno sfogo... ovviamente non ho sempre sentimenti così cupi... però sono purtroppo molto intensi.
Grazie x avermi letto e x il sostegno morale.
20 settembre 2024
da Autrice
PS. Devo aggiungere a mia discolpa, che dopo la morte di mio padre, ho purtroppo incontrato gente un po' di 💩💩.
Sembra che l Universo lo faccia apposta ad affiancarti gente del genere, quando invece avresti bisogno di calore, ascolto, comprensione ed affetto
Invece...tanta banalità, tanto menefreghismo, egoismo e a volte purtroppo anche cattiveria.
Ovviamente ho fatto tabula rasa di sta gente...ma sul lavoro devo fingere (e mi costa dannatamente) una serenità che in realtà non ho per niente.
Comunque grazie...ci lavorerò sopra.
Beh ci sono anche persone care, pochissime, ma ci sono.
Sarà un duro lavoro e lungo...presumo, x riconquistare quella felicità e serenità di tre anni fa.
È vero che sono diventata più "forte" ma non vorrei essere a vita, depressa o cinica così.
20 settembre 2024
da Autrice
Socializzare x me è diventata una tortura.
Come scalare l Everest.
Se penso che era il mio punto di forza e che sapevo relazionarmi con qualunque tipo di persona... mi arrabbio.
Sono diventata l esatto contrario di quella che ero.
E non mi piace. Nemmeno un po'.
20 settembre 2024
da Anonimo
Grazie a te per le risposte, capisco come possa essere davvero difficile incontrare persone tanto insensibili anche in un momento così delicato! È quindi ancora più comprensibile che tu possa sentirti alquanto arrabbiata, sospettosa e distaccata.
Devo ammettere che non conosco molto nello specifico il Reiki, ma vorrei invitarti anche a non trascurare del tutto la possibilità di un approccio maggiormente strutturato, che cioè possa eventualmente comprendere un vero e proprio percorso di terapia. Ciò che più conta indubbiamente è ritrovare l'equilibrio interiore e riacquistare fiducia negli altri, ma questo può essere un processo graduale con tanto di alti e bassi. Potrebbe servirti un bel po' di pazienza e impegno per ritrovare finalmente quella serenità e felicità che tanto desideri, e il sostegno di un professionista può quindi rivelarsi molto prezioso nel potenziare il tuo impegno individuale.
Sono certo comunque che quelle persone care che tuttora hai nella tua vita potranno esserti di grande sostegno in questo tuo percorso. Concentrati su di loro e sulla tua crescita personale: senza imporre a te stessa di socializzare più di quanto ti senti realmente pronta, e senza aver paura di lasciare andare chi invece non ti fa bene. Poco alla volta, riuscirai a riconquistare quella tua capacità di relazionarti con gli altri che apprezzavi in passato.
Ti auguro di superare questa fase difficile. Continua a lavorare su di te con determinazione e non esitare a chiedere aiuto anche a professionisti, se dovessi sentirne il bisogno. Sono sicuro che ce la farai!
21 settembre 2024
da Elle
Ciao autrice,
penso di capirti.
Da quando mio padre non respira più, da quando è chiuso in quella grande struttura comune ove vi sono coloro che non respirano più e coloro che oltre a non respirare piú sono cosumati, io sono diventata fredda, rido poco o niente, non mi dispiace piú della morte di nessuno e penso a quanta gente cattiva ha trattato male mio padre. Di alcune cose ci accorgiamo dopo la vita di qualcuno a cui in fondo teniamo, alcune volte per questo si cambia, la disillusione prende il sopravvento, ci si trova così più coscienti, per questo anche più soli e sentiamo di doverci difenderci in qualche modo. Un abbraccio
28 ottobre 2024
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