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da Me
Ho bisogno di un consiglio. Allora, lavoro da due anni come supplente in una scuola primaria, su sostegno. Il problema è che quest'anno proprio non mi trovo, ho difficoltà anche a rapportarmi con le colleghe e i genitori del bambino che seguo, vedo e sento cose e ragionamenti strani in quella scuola, e mi trattano tutti male senza motivo, perfino quei mocciosetti(chiedo scusa per il termine ma non riesco a trovarne uno adatto per definirli), appena arrivano a scuola mi guardano squadrandomi con aria di beffa, e ridendo tra loro, come se mi prendessero in giro. Certo è che sicuramente c'è lo zampino delle mie colleghe e forse anche dei genitori, che me li hanno messi contro per invidia e gelosia, e io non sopporto più nessuno. Il consiglio che chiedo a voi, a questo punto, dato che mi prende a male lavorare in quella scuola e in quel modo, è : come posso fare per farmi licenziare oppure farmi mettere dal dirigente su cattedra posto comune, anche se con poche ore, o su potenziamento e farmi cambiare team docenti? Davvero, non ce la faccio più e vorrei arrivare a giugno in modo rilassato, tranquillo e sereno.
3 gennaio 2025
Categoria: Aiuto
da Pulce
Si chiama mobbing. Io fossi in te mi tutelerei in tutti i modi e denuncerei colleghi, presidi e genitori
5 gennaio 2025
da Gio'
Mamma mia che brutta situazione. È proprio vero che la scuola è cambiata, secondo me queste persone che cercano di mettere zizzania e intimorire i colleghi con questi mezzucci subdoli dovrebbero proprio essere cacciati dal mondo della scuola. È vero che il mestiere dell'insegnante è "una missione", in un certo senso, ma fino a un certo punto. Oggi l'insegnante, sia curriculare che di sostegno, è tenuto per le palle da genitori che pretendono soltanto, pretendono che debbano prendere in carico i loro figli e i loro problemi, pretendono di parcheggiare i figli a scuola anche con la febbre pur di stare liberi tutto il giorno a fare i cazzi loro, e parlo per esperienza. Conosco tante persone che fanno questi discorsi, del tipo che non possono tenere i figli a casa con loro perché devono uscire, devono fare shopping, devono essere libere di andare a fare viaggi ecc. Se volete essere liberi non vi sposate e non fateli proprio i figli, non sono loro a chiedervi di essere messi al mondo!! Scusate lo sfogo ma quando ci vuole, ci vuole! Io sono una mamma, sono insegnante, ma se mio figlio si comporta male a scuola non lo assecondo, se mio figlio non vuole fare i compiti io mi ci metto vicino e in un modo o nell'altro cerco di seguirlo, di stargli addosso, di non assecondare i suoi capricci. Se mi racconta qualcosa, io sento prima una campana e poi verifico sentendone anche altre. L'insegnante non è babysitter, non è psicologo, non è "amico" (dei genitori), non è assistente. È insegnante e come tale deve essere trattato e pagato e non deve fare nulla di più, né di meno. Per non parlare di tutta la burocrazia che c'è, tutte quelle scartoffie inutili che non servono a niente. Solo tanto lavoro in più, inutile, e che crea solo stress
5 gennaio 2025
da Annette
Io mi metterei in malattia fino alla fine della scuola, così poi vediamo se sei te il problema o sono loro che sono frustrati e insoddisfatti e che non sono in grado di fare il loro di lavoro, scaricando sugli altri responsabilità che dovrebbero essere anche le loro!! Quando sento certe cose divento una iena, tutti questi deficienti e incapaci che fanno i fenomeni ma in realtà non capiscono un ca**o lasciano davvero il tempo che trovano. Vivete e non rompete il ca**o agli altri!!!
5 gennaio 2025
da Marco
Vorrei esprimerti tutta la mia solidarietà e suggerirti di non dare importanza ai tuoi colleghi e ai genitori, di concentrarti solo sul tuo lavoro e su di te, cercando di evitare contatti con loro il più possibile. Deve essere molto spiacevole interagire e lavorare con elementi simili, per non usare un termine più offensivo, per cui tieni duro e non mollare!
5 gennaio 2025
da XXX
Quanta cattiveria, hai tutto il mio appoggio e tutta la mia solidarietà. Sto vivendo una situazione simile alla tua(sono insegnante di sostegno), e per loro sono "insegnante di serie B", per cui devo sottostare, secondo loro, ai loro capricci e assecondare le loro pretese e prepotenze. Secondo me servirebbe a loro il sostegno, ma "psichiatrico", anche se dubito che si possa fare qualcosa per certi "casi umani" che ci sono in giro e che adesso ce li ritroviamo anche nella scuola a fare nonnismo. Per fortuna io il prossimo anno cambierò scuola, essendo di ruolo farò domanda nella mia città di residenza. Tu cerca di essere forte e fare buon viso a cattivo gioco (se vogliono essere presi per il c**o, tu prendili per il c**o fino a quando resterai li). Una volta finito l'anno scolastico, cambia scuola (se sei precario/a), nel senso depenna proprio quella scuola dove non ti trovi bene e fagli tanta cattiva pubblicità, in modo da evitare eventuali iscrizioni di alunni o gli stessi problemi che stai riscontrando tu ad altri colleghi. Prevenire è meglio che curare.
5 gennaio 2025
da R.
Ti capisco, stessa situazione. Per fortuna il mio contratto scade a fine febbraio che rientra il docente per cui sono stato chiamato a fare supplenza. Resisti fino a giugno, e poi denuncia tutto e tutti
5 gennaio 2025
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