Ti ho chiamato per renderti partecipe della notizia, ma non ti sei smentito, e ancora una volta hai rifiutato le mie chiamate.. come sempre fingerò che tu sia in ascolto.. stamattina è un giorno che ricorderò a vita. sapevo che non sarebbe stata una giornata qualsiasi, ed ero emozionata. l'appuntamento era per le 11: 00, ma già a 10: 15 ero lì. il corridoio mi sembrava lunghissimo, ma forse era solo perchè avevo voglia di arrivare. anche l'attesa mi è sembrata protrarsi x un'eternità.. sai, mentre aspettavo ho scambiato qualche parola con altre ragazze, anzi con le donne che erano presenti, perchè data la mia età ero la più giovane. qualcuna era accompagnata dalla madre, ma è stato triste vedere che la maggiorparte di loro era accompagnata dal proprio compagno, mentre io ero l'unica sola. ho ostentato sicurezza ma avevo solo una gran voglia di piangere, di alzarmi e andare via.. te lo dicevo ale che sono fragile, e tu che mi tiravi in giro perchè mi ritenevi estremamente forte e determinata.. quando è toccato il mio turno una scarica mi ha percorso la schiena, e non saprei descrivere cosa mi sia passato per la testa in quel preciso istante. quando ci siamo visti al mare ero dell'idea di non voler conoscere il sesso del bambino, ma stamattina la curiosità ha preso il sopravvento.. è una bambina.. dovevi vedere le sue manine, mi ha fatto una tenerezza enorme, avrei voluto urlare la mia felicità, ma una volta uscita mi sono sentita male all'idea che la mia felicità sarebbe stata passeggera. tu non eri al mio fianco, e non ci sarai quando nascerà.. ma una cosa te la prometto: forse non cambierai idea, ma la bambina avrà il tuo nome.. ho deciso di chiamarla alessandra, così ogni volta che pronuncerò il suo nome mi ricorderò di te amore. di quel ragazzo che mi ha fatto tanto innamorare, ma che forse è ancora troppo immaturo per diventare padre.
8 novembre 2004
Categoria: Vita