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da *Lilith*
Diletta bimba mia
Diletta bimba mia.
Riccioli bruni
t?incoronano il viso
e il verginale tuo mantello
t?avvolge in una luce stellare.
Una sfera d?oro
tu tieni fra le dita
e mai la lasci cadere:
mai la lasci andare.
Non temere, mia diletta
l?atro bosco né la foschia
che tutto in sé contiene:
la luna t?accompagna e
t?é guida:
tu non temere.
Cadenzando i tuoi passi
a quelli del vento,
tu decanta alla notte
il tuo tardo vagare ...
e mai, per nulla, non esitare.
Diletta bimba mia,
che tanto tu t?affanni,
volgi i tuoi occhi
al fluir gentile del placido ruscello
e guarda in esso le stelle
riversarsi
nel tranquillo suo andare.
Porgi la tua sfera
d?oro
al cielo siderale,
avanza nel buio della selva
e scaccia via lo sgomento
che ora t?assale:
rammenta, la luna
t?accompagna, t?é guida...
non ti fermare.
L?alba è vicina
e il tempo ormai,
tuo infedele compagno,
il suo bacio ti ha negato.
Dinanzi, ora,
hai il crepuscolo e la luce
farsi avanti
e alle tue spalle,
ancora,
la notte, tua regina,
cedere il passo, piano.
Adesso, mia piccina,
scegli il tuo cammino.
Innanzi ti si schiude la vista
al sentiero illuminato
e alle tue spalle, bambina,
la notte dorme,
profonda.
Diletta bimba mia,
molto hai vagato...
Or bene, volgi il tuo sguardo,
lontano.
16 novembre 2004 - Taranto
Categoria: Poesie
da Anonimo
è dolcissima...
18 novembre 2004
da *Lilith*
Grazie.
E' una poesia scritta "in chiave"...
anche a me piace... significa molto per me.
*Lilith*
26 novembre 2004
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