Solitudine

da °Claudio°Bleyes per lpiantpiu bella

Non sapremo mai le perverse strade dietro le quali si gioca il nostro destino. Di sicuro, resta a noi la responsabilità di scelte, almeno lo crediamo, è vero che ho dato un calcio al nostro amore, non credere che sia una questione di orgoglio, ne tantomeno di un capriccio da ragazzino, forse direi egoismo, un egoismo di chi è solo, conosco la solitudine, quel vuoto echeggiattente che ti riempe la mente di nulla. Hai ridato la luce e il calore a una buia stanza, il mio cuore, di questo ti sono grato, ma non posso accettare di mia volontà, di ritornare a vivere quella solitudine, costante, sera dopo sera, notte dopo notte, rotta solamente da quei pochi attimi che il destino potrebbe donarci. Ognuno di noi ha i propri problemi o limiti, a volte siamo costretti a prendere decisioni che cambiano radicalmente la nostra vita e di chi ci sta affianco, conosco la sofferenza di tali decisioni e conosco quella delle conseguenze.
A dividerci non sono ne distanza ne il tempo, solo la sofferenza di una solitudine reale, protratta nel tempo, indeterminata nel futuro, senza una linea d'orizzonte, senza la possibilità di veder sorgere il sole, una eterna notte dove le parole sono le stelle, i ricordi sono la luna e qualche cometa sono i bei momenti passati insieme. L'amore è come una pianta, cresce bella e rigogliosa alla luce del sole, dove risalta i colori dei suoi fiori, il sapore dei suoi frutti e dare ossigeno a tutto il mondo che la circonda. Mai vorrei vivere un'amore come un arbusto pallido ed arido, lo vorrei invece come la natura vuole, vivo nel suo massimo splendore. Che senso ha sopravvivere, meglio vivere, se non ora nella prossima stagione, il prossimo anno, il prossimo secolo... se mai? pazienza... non era forse la mia epoca, almeno ho sognato e nessuno mi ha calpestato. Felici feste e un augurio di una splendida alba.

23 dicembre 2004 - Bologna

Categoria: Solitudine