Pensieri

da Gabriele per Lettori

Lontani

Improvvisamente il tuo sorriso fa accendere di una luce infinita ogni singolo muscolo del tuo volto. I tuoi occhi splendenti... si sono avvicinati a me come le ali di una farfalla, poggiandosi nei miei occhi e colorandoli dei mille colori dei fiori.
Niente di più dell?amore reso strano dall?assenza. Racchiusa in un abbraccio di niente, la notte continuamente cerco. Se solo fosse musica il tuo viso potrei guardarti in un interminabile ascolto. Ho contato i secondi del non vederti disegnandoli sul palmo delle mani come graffi indelebili potenti e crudeli più del ricordo.
Invisibile allo specchio mi cerco, ma sbiadisco la mia immagine. Ti appare sfocata si mostra «Dove sono finito?» mi sono chiesto mentre farfalle senz?ali non si posavano mai, forse, forse... quando ci rivedremo mi racconterai di magie, del tempo, del respiro del mare, e del profumo del vento e dell?aria che respiri lassù, ma quando, quando? E magari mi parlerai dell?infinito, dell?orizzonte dei suoi tramonti... spero mi racconterai di quanto ti sono mancata, nonostante io sia riuscita a vedere le cose attraverso i tuoi occhi e forse mi spiegherai perché non dovrò più mancarti...
Ti scrivo in terrazza, le ginocchia puntate contro la ringhiera. Qui fuori c?è il rumore del traffico, lo stai sentendo anche tu lassù? O ti è più familiare il suono della mia voce? Lo spero... il foglio è in bilico nella ringhiera e immagino me e te ai due angoli opposti, lontani, irraggiungibili. Non so quanto resisterò a non sfiorare il nostro in condivisibile quotidiano, ma credo che non mi arrenderò! E ti immagino lì, nella tua stanza.
L?amore è fragile, è un gioco di prestigio, ingannami ti prego, tagliami in due, fammi sparire via.
Vieni freddo, torna dentro.
Accendo le luci. E sera, i miei gesti, ormai senza di te sono poco sereni. Dammi qualcosa che non muore mai... fai tutto il contrario che ti sussurra la ragione. Ascolto solo il tuo bisogno assoluto, ora.
Accogli l?urgenza dell?attimo, lascia andare le tue insicurezze, abbraccia l?ignoto con le tue paure e i tuoi dubbi, osa amare e vivere libero... Come? Sii te stesso!
Sii pronto a perdere tutto per qualcos?altro... forse qualcosa che davvero non muore mai, non morirà mai... cosa? Il mio amore per te!
Le parole a volte son nulla. Come nulla è il vento che se pur forte passa e se ne và. Le parole a volte son tutto. Come tutto è aria che poi compone il vento e che rimane anche se tutto se ne va.
Allora considerami aria.

9 gennaio 2005 - Foggia

Categoria: Pensieri