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da Agne per Dario
Due tra le stelle più luminose del cielo, dovendosi assentarsi, supplicano i suoi occhi di vler brillare al loro posto sin che abbiano fatto ritorno.
E se i suoi occhi fossero in quelle sfere, e le stelle sul suo volto? L e sue guance luminose farebbero allora vergognare quelle stelle, come il giorno fa impallidire la luce di una torcia.
E i suoi occhi, in cielo, scorrerebbero nella regione dell'aria con un tale splendore che gli uccelli, credendo finita la notte, riprenderebbero a cantare.
Guarda come appoggia la guancia alla sua mano: potessi essere io il guanto di quella mano, e poter così toccare quella guancia!
Romeo e Giulietta- scena II
William Shakespear
P. S. x scriverti qst dedika mi sn anke spaccata un dito nella porta quindi mi devi ringraziare tre volte :-DD
tvtttttb Agne
11 marzo 2005 - Modena
Categoria: Frasi di libri
da Dario
Oh lei potrebbe insegnare alle torce a bruciare luminose!
Sembra che tenga addosso la maschera della notte
come un ricco gioiello sull?orecchio di un?Etiope;
una bellezza troppo ricca per l?uso, troppo cara per la Terra!
Mostra così uno spirito gelido che si unisce ai corvi,
come fa una donna nei confronti dei suoi compagni.
Questo è fatto, guarderò il posto dove si trova,
e toccandola sia benedetta la mia rozza mano.
Romeo e Giulietta - "la maschera"
William Shakespeare
Scusa se ti risp. adesso ma come ti dissi ho dovuto portare il computer ad aggiustarlo e solo adesso l'ho riavuto, in tempo x risp. Fra poco arriva pasqua, tu verrai qui a napoli, e io partirò per roma...ke sfortuna!! vabbè cmq spero almeno di risentirci in chat! t.v.t.t.t.b.
Daddy
21 marzo 2005
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