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da G. per Il mondo
Dal margine estremo alla capitale, ho cambiato vita, persone, terra. Io non sono cambiato, non ci riesco, vivo e sento, molto più degli altri forse, forse molto meno. Il rumore di uno spillo passa indifferente nella folla caotica, come non fosse mai esistito. Allora perchè mi rimbomba nelle orecchie? Anche stavolta mi guardo intorno, sono ben voluto, le persone si affidano a me, sono contento di dare appoggio e conforto, ma alla fine non è cambito nulla, do tutto me stesso, in cambio ricevo niente. Chi semina vento raccoglie tempesta. Io semino fiducia, gentilezza. Forse un giorno raccoglierò amore. Forse, un giorno. Tutti mi dicono "ti meriti la felicità", "spero che troverai ciò che cerchi". Invero, credo solo che mi salutino da lontano mentre vago con la mia zattera alla deriva. Quanti posti visiterò, quante vite cambierò, quanto ancora avrò la forza di cercare, prima di arrendermi? Ma è così e non può essere cambiato, affrontare l'oceano su una barchetta di carta.
5 aprile 2005
Categoria: Pensieri
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