In un laboratorio viene condotto un esperimento unico nel suo genere: un neurone cresciuto in un cervello di una donna viene trapiantato dentro il cervello di un uomo comune.
Il neurone, ripresosi dallo shock del viaggio, arriva nel cervello ospite, si guarda intorno e si rende conto che è in un grande spazio vuoto, dove è tutto buio e c'è un silenzio angosciante.
Preoccupatissimo, chiede timidamente, sottovoce: "Ehi... C'è qualcuno?"
Silenzio!
Sempre più ansioso e spaventato alza il tono: "Iuuhuu! C'è nessuno qui?"
Nessuna risposta. Nessun segno di vita!
Distrutto e tremante, si accascia al suolo e comincia a piangere (classico femminile). "Resterò solo, qui, per il resto della mia vita..."
All'improvviso, un rumore... dei passi... arriva qualcuno... ed è un altro neurone! Emozionatissimo, il poveretto balza in piedi e corre incontro al nuovo arrivo, abbracciandolo commosso.
"Ehi... calmati amico mio, calmati. Che fai qui? E perchè piangi?"
"Io... sono arrivato adesso... pensavo che non ci fosse nessuno e che sarei rimasto solo per sempre..." "Ma che sciocchezza! Stai parlando di un cervello maschile, quindi non troverai nessun'altra comunità più affollata di neuroni di questa! Noi siamo moltissimi, estremamente attivi e con legami stretti stretti e fitti fitti tra tutti noi."
"Oh... grazie a Dio, che bello! Come sono contento! Ma... allora dove siete tutti? Qui il cranio è vuoto."
"Oh, nulla di strano, è sempre così: c'è una festa giù dabbasso... Io sono risalito solo per cercare dell'altra birra..."
10 maggio 2005
Categoria: Barzellette