Lettere

da Giulia per Cesco

L'altra notte mi apparve un angelo, il mio angelo. Era bello, vestito di luce e il suo sguardo dava sicurezza. - Perché piangi? - sussurrò. - Nulla - risposi - è solo un forte male al cuore che non mi fa dormire. - Stai pensando a lei? - mi domandò sorridendo. - E' il mio primo pensiero quando mi sveglio e l'ultimo quando mi addormento - dissi sottovoce. - Cosa posso fare per te? - mi chiese. - Trasformarmi in vento - dissi. L'angelo mi trasformò in vento. Volai molto, prima di giungere a lei e, quando arrivai, attraversai i suoi morbidi capelli. - Angelo - dissi - ora vorrei essere pioggia. L'angelo mi accontentò. Mi trasformò in tante piccole gocce e bagnai le sue calde labbra. - Angelo, vorrei essere me stesso e corrergli incontro! L'angelo mi guardò per qualche istante e poi disse piano: - non posso. - Perché? - ribattei io. - Perché è scritto che sia così.. Cominciai a piangere. L'angelo mi accarezzò e non pronunciò parole. - Non c'è modo perché io possa stare con lei tutta la vita? L'angelo mi fissò, sorrise e mi trasformò in un ricordo. Io volai nel suo cuore e lì vissi PER SEMPRE.

23 maggio 2005 - Roma

Categoria: Lettere